mercoledì 13 aprile 2016

Yowie Il Bigfoot d'Australia

Bigfoot spesso è sinonimo di uno sfuggente primate sconosciuto alla scienza moderna – tuttavia ci sono altri modi di considerarlo.
Per quanto fantastica possa essere l'idea di un primate non identificato, questa diventa ancora più misteriosa al momento che esploriamo altre teorie.
Le cognizioni relative a tale creatura sono onnipresenti – dallo Yeti dell'Himalaya, al Sasquatch del Nord America, fino alla leggendaria creatura conosciuta in Australia con diversi nomi tra cui dulugal, uomo peloso, yahoo, yowie o gorilla australiano.
Ci concentreremo principalmente sullo yowie dell'Australia, discutendo delle teorie inerenti la sua forma insolita. La fisica quantistica ha sollevato molte domande attinenti alle forme che la materia può assumere, all'esistenza di altre dimensioni e al ruolo della coscienza umana nell'influire con la realtà fisica. Alcune teorie inerenti lo yowie possono sovrapporsi con queste domande, mentre altre si concentrano maggiormente su come gli esseri umani percepiscono le cose sconosciute intorno a loro.
Tuttavia, inizieremo con un tipico racconto.Film consigliato sul Bigfoot clicca Qui
IL PERITO CHARLES HARPER (1840-1930): UN INCONTRO TERRIFICANTE
Charles Harper ha lavorato come perito nelle montagne costiere e nelle gole del Nuovo Galles del Sud in Australia per circa cinquant'anni. Il suo racconto sullo yowie è stato pubblicato dal Sydney Sun il 10 novembre 1912. È incluso nel libro The yowie: In search of Australia's bigfoot (Lo yowie: alla ricerca del bigfoot australiano) di Tony Healy e Paul Cropper.
Harper racconta: «In varie parti del distretto meridionale di questo Stato sui pendii costieri e in diversi momenti che si protraggono per un lungo periodo, ho incontrato degli uomini (del tutto attendibili), che senza esitazione affermano di aver visto questo animale peloso dalla forma umana a breve distanza da loro. Erano così terrorizzati dall'apparizione di questo essere e dal verso spaventoso che ha emesso da lasciare immediatamente il loro lavoro di taglialegna e darsela a gambe, abbandonando la loro attrezzatura».
L'incontro che Harper aveva fatto nel corso di un incarico che aveva portato lui a addentrarsi nel deserto con un team di uomini e di cani, venne descritto così: «Un enorme animale simile ad un uomo era in piedi a meno venti metri dal fuoco, grugnendo, facendo smorfie e battendo le sue enormi zampe a forma di mano sul petto. La creatura si è soffermata in quella posizione per un po' di tempo, sufficientemente a lungo da permettermi di imprimere la sua immagine nel mio cervello».
Harper ha descritto le lunghe braccia e le cosce dello yowie, queste ultime sproporzionate rispetto alle gambe intere. Ha detto: «La testa e il viso erano molto piccoli, tuttavia molto umani. I suoi occhi erano grandi, scuri, penetranti e molto infossati. Aveva un'orribile bocca adornata con due grandi e lunghi canini che quando teneva le mascelle chiuse sporgevano sopra il labbro inferiore». La creatura è corsa via a quattro zampe e anche Harper e i suoi uomini sono scappati abbandonando il loro lavoro.
LETTERALMENTE SCIOCCANTE
Nella città di Springwood nella regione delle Blue Mountains, ad ovest di Sydney, i residenti hanno segnalato numerosi avvistamenti. Per esempio, Jerry e Sue O'Connor hanno raccontato agli autori Healy e Cropper di aver sperimentato ripetuti incontri con lo yowie nella loro proprietà. Hanno riferito di aver visto vicino alla loro casa dei grandi e pelosi uomini-scimmia che hanno lasciato delle orme e dato dei colpi sulle pareti.
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Gli O'Connor hanno anche riferito di una sorta di fenomeno elettrico che accompagna gli incontri. Spesso è incentrata sui reni una sensazione nauseante, hanno detto. Healy e Cropper hanno spiegato: «A volte crea un effetto di bruciore, più spesso si avverte una sensazione di freddo gelido come l'azoto liquido. A volte provoca una sensazione di paralisi, lasciando alle persone appena la capacità di parlare. A volte provoca loro una forte sensazione di sete. Questa sensazione di 'elettricità' talvolta sveglia le persone dal sonno profondo. Sono indubbiamente gli yowie che in qualche modo 'proiettano' questa sensazione».
In un posto sulla proprietà degli O'Connor dal quale gli yowie sono apparentemente attratti ci sono un contatore elettrico e una scatola dei fusibili. In America, il ricercatore del bigfoot Stan Gordon ha notato che a quanto si dice anche il bigfoot è attratto dai contatori elettrici.
Gli aborigeni australiani hanno detto che le probabilità che lo yowie appaia sono maggiori durante una tempesta, ovvero con la presenza della carica elettrica dei fulmini.
UN ESSERE MENO REALE
Il fatto che lo yowie abbia un qualche tipo di carica elettrica, sembra che distingua lui ancor di più dai semplici primati. I fisici moderni riconoscono l'eventuale esistenza di numerose altre dimensioni e come queste dimensioni possano interagire con la nostra è ancora ben lungi dall'essere compreso. Alcuni sostengono che lo yowie possa esistere in un'altra dimensione o altro regno.
Per quanto strano possa sembrare, Sue O'Connor ha raccontato di essersi connessa telepaticamente con lo yowie e in questo modo di aver compreso che queste creature esistono in un'altra dimensione. Healy e Cropper, avendo interagito con gli O'Connors per cinque anni durante la loro ricerca, erano convinti che fossero molto sinceri nei loro racconti. Hanno detto che gli O'Connors hanno giurato sulla tomba della loro figlia che ciò che hanno riferito è vero e che hanno dato entrambi la disponibilità a sottoporsi alla macchina della verità.
Healy e Cropper scrivono: «L'idea che questi giganti pelosi siano di un'altra dimensione, per quanto possa apparire sgradevole alla maggior parte dei ricercatori – e a dire il vero alla maggior parte dei testimoni oculari – potrebbe certamente spiegare alcuni degli aspetti più stravaganti del fenomeno dei vari yowie, bigfoot e yeti. Potrebbe spiegare la loro apparente invulnerabilità alle pallottole, la loro capacità di indurre una debilitante paura negli uomini e nei cani, la loro capacità di produrre un fetore soffocante come quello di cavi elettrici bruciati, i loro occhi che a volte si infiammano e a volte no... la loro ripetuta prossimità agli spiriti malvagi, la forma dei loro piedi apparentemente molto malleabile, la loro assoluta inafferrabilità e molte altre caratteristiche sconcertanti».
Anche gli aborigeni hanno descritto loro in questo modo. Un aborigeno di nome Percy Mumbulla ha detto agli autori: «I dulugal vivono in un altro regno».
Bobby Tiger, leader di una tribù di nativi americani che vive nelle Everglades della Florida, ha detto a Healy che i sasquatch sono «decisamente materiali quando sono qui... lasciano tracce, uccidono animali... ma possono scomparire del tutto». Tiger ha aggiunto: «Quello che la [nostra, ndt] gente sta in realtà dicendo, è che questi esseri sono di un'altra dimensione... potrebbero essere delle creature che non siamo destinati a scoprire».
Healy e Cropper hanno concluso: «Forse lo sfuggente uomo peloso è, come il dottor McCoy di 'Star Trek' potrebbe dire, “vita – ma non quella vita che conosciamo”».
APPARIZIONI
Il criptozoologo Jonathan Downes ha detto di aver visto una volta un uomo-scimmia nell'Inghilterra settentrionale, mentre era nel 2003 con cinque amici a Bolam Lake nel Northumberland. Downes ha detto che un primate non avrebbe potuto trovare sostentamento in quella foresta. «Credo che sia qualcosa di natura parapsicologica... qualcosa definito da leggi della fisica che non comprendiamo».
Anche John Keel, autore di The Mothman prophecies (Le profezie delle Uomo falena), sostiene questa opinione, come citata da Healy e Cropper: «[Le loro orme, ndt] a volte riportano l'impronta di tre o quattro dita e questo è fisicamente impossibile per un primate... rincorrono le auto e portano via il bestiame... urlano come spettri e nonostante la loro altezza, corpulenza e peso... svaniscono nel nulla quando si avviano le ricerche».
Potrebbero essere «apparizioni paranormali o parafisiche», ha detto Keel.
PSICOSI O ISTERIA DI MASSA
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I popoli nativi canadesi parlano del windigo (l'ortografia varia), una creatura mostruosa e solitaria associata alla pazzia.
Nella storia, le loro leggi tribali sostenevano che le persone insane turbate da cattivi spiriti dovevano essere uccise, altrimenti sarebbero potute diventare dei cannibali windigo. La psicosi del windigo è  come «una specifica sindrome culturale di alcuni indigeni canadesi che consiste nell'illusione di trasformarsi in un mostro cannibale chiamato windigo o wittigo. L'affetto da questa psicosi sperimenta anche agitazione, depressione e timori riguardo l'incapacità di controllare gli impulsi sadici».
L'isteria di massa si riferisce in parte ai deliri collettivi, specialmente a quelli incitati dalla paura di minacce. Forse nelle zone con un alto numero di avvistamenti dello yowie, l'isteria di massa potrebbe essere parte della spiegazione.
INCERTEZZA EPISTEMOLOGICA
Il genere umano ha sempre segnalato avvistamenti di creature insolite. Nelle mappe medievali, di fianco alle comuni e pratiche informazioni sui porti e sulle coste, si vedono spesso raffigurazioni di uomini con la testa di cane, ciclopi, mostri marini e altro.
Alcune delle creature mitologiche si dice che siano le descrizioni delle persone o degli animali stranieri. I primi esploratori potrebbero aver trovato questi stranieri così incomprensibili che le loro descrizioni di queste persone potrebbero essere state interpretate in modi bizzarri.
Potrebbe qualche incomprensione del genere essere collegata alle leggende sullo yowie?
Graham Joyner, ricercatore di quello che lui chiama il 'gorilla australiano', ha discusso in un programma sull'emittente nazionale australiana Abc delle incertezze che i primi coloni potrebbero aver avuto nel descrivere una creatura sconosciuta.
Ha citato le opinioni del filosofo tedesco Immanuel Kant, come ulteriormente sviluppate dal filosofo Umberto Eco. «L'ignoto è spesso visto in relazione al conosciuto», ha riassunto Joyner. Ad esempio, quando Marco Polo vide per la prima volta un rinoceronte, questa creatura era a lui completamente sconosciuta. Tuttavia, era a conoscenza del mitico unicorno e suppose che il rinoceronte dovesse essere un grottesco unicorno. Allo stesso modo gli Aztechi avevano considerato i cavalli dei conquistatori spagnoli come grandi cervi.
Dal punto di vista di Joyner il gorilla australiano, sebbene sfuggente, è una creatura reale mentre lo yowie è una creatura mitica. Lui ritiene che i ricercatori di oggi tendano ad adattare delle prove inspiegabili agli esempi ben noti. Giustificano le prove del gorilla australiano, una creatura a loro sconosciuta, mettendo lui in relazione con esseri e fenomeni con i quali hanno familiarità – persino quando, a detta di Joyner, è un eccesso non plausibile.
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Articolo in inglese: What’s the Connection Between Australia’s Bigfoot (Yowie) and Quantum Physics?
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