Con il declino della famiglia della Gherardesca e il subentro dei Della Rocca come signori del castello, avvenuto agli inizi del XII° secolo, tutta Rocca S.Silvestro ebbe una forte spinta economica ed urbanistica. La cinta muraria fu riedificata e dotata di una porta di accesso fortificata preceduta da una scalinata in pietra, la residenza comitale fu provvista di una alta torre quadrata e di due cisterne per l'acqua, la chiesa ingrandita e addirittura anche le case del borgo, quasi tutte ad un piano, furono ricostruite seguendo un primordiale piano urbanistico per la razionalizzazione degli spazi. All'interno delle mura l'insediamento fu diviso in settori, a ovest la zona residenziale ed a est quella industriale e artigianale. La nuova ferriera, la forgia e le carbonaie furono impiantate all'esterno delle mura. Nel XIII° secolo si provvedette a rinforzare ulteriormente la cinta muraria e ad innalzare di un piano la maggior parte delle abitazioni.
La diminuzione degli abitanti portò alla trasformazione in aree agricole di gran parte delle zone minerarie e circa alla metà del 1400 Rocca San Silvestro venne definitivamente abbandonata.
Grazie al Dipartimento di Archeologia e Storia delle Belle Arti dell'Università di Siena sul sito sono stati condotti importanti scavi ed è stato realizzato un parco museo minerario e archeologico aperto ai visitatori con percorsi nelle vecchie miniere e a cielo aperto fra le strade dell'antico borgo.
Maggiori informazioni » Parco Archeominerario di San Silvestro
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