giovedì 23 settembre 2010

pastore maremmano


Il pastore maremmano è una razza canina italiana che ha origine già molto prima della nascita di Cristo. Già nell’antichità veniva usato per la difesa dei greggi soprattutto nell’Italia meridionale e in particolare nella regione dell’abruzzo dove la pastorizia arrivava ed arriva ancora oggi al suo maggiore apice; infatti il nome originale di questa razza è “pastore abruzzese”. Soltanto a partire dagli anni ’50, dopo l’elezione della regione Maremma come culla della razza verrà chiamata comunemente “pastore maremmano”.
Dotato di grossa mole, testa grossa a forma di cono tronco, occhi non evidenti leggermente a mandorla. Orecchie pendenti piccole e triangolari, dentatura a forbice stretta, tartufo prettamente nero, pelo bianco, leggermente ondulato che porta alla formazione, nei maschi, di una criniera leonina all’altezza del collo. Per quanto riguarda l’altezza nei maschi si aggira tra i 69 e i 74 centimetri mentre per le femmine tra i 65 e i 69 centimetri. Il peso per i maschi si aggira tra i 50 e i 55 chilogrammi mentre per le femmine tra i 40 e i 45 chilogrammi.
Perspicace, coraggioso e deciso, fiero ed orgoglioso dimostra anche attaccamento al padrone e a ciò che lo circonda viene usato per la guardia di proprietà, non ha bisogno di addestramenti, anzi, potrebbero influenzare la sua crescita naturale. È consigliata la supervisione di un adulto nel caso che venga a contatto con bambini. Preferisce un’alimentazione a base di cibi naturali e vivere all’aperto. Sopporta tutte le condizioni climatiche anche se preferisce una temperatura fredda. I difetti più ricorrenti della razza del pastore maremmano sono: assi del cranio-facciali convergenti, coda portata sul dorso, tartufo depigmentato, pelo ricciuto, sfumature nere. Questa razza è riconosciuta dalla ENCI (ente nazionale cinofilia italiana).

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