Il rinoceronte nero (Diceros bicornis Linnaeus 1758) è un mammifero perissodattilo della famiglia dei Rinocerontidi originario delle aree orientali e centrali dell'Africa, compresi Kenya, Tanzania, Camerun, Sudafrica, Namibia e Zimbabwe. Nonostante questo rinoceronte venga chiamato nero è in verità di colore grigio, bruno o bianco. Il suo nome swahili è kifaru
Alla specie venne dato questo nome per distinguerla dal rinoceronte bianco (Ceratotherium simum). Ciò è sbagliato, però, perché queste due specie non sono facilmente distinguibili tra loro dal colore. La parola white, bianco, usata per indicare il «rinoceronte bianco», deriva dalla parola afrikaans che significa largo, in inglese wide, e non bianco.
Il Rinoceronte bianco (Ceratotherium simum Burchell, 1817), detto anche Rinoceronte camuso, è un mammifero perissodattilo della famiglia dei Rinocerontidi, di cui è il più grande rappresentante. Inoltre, dopo le due specie di elefanti, è il più grosso animale terrestre.
La sua colorazione non è bianca ma grigiastra, e dipende anche dal fango nel quale si rotola: la pelle è infatti dello stesso colore del rinoceronte nero. La denominazione «bianco» deriva da un'errata traduzione dell'aggettivo Afrikaans wyd ("largo") che era stato attribuito dai colonizzatori afrikaner al pachiderma, ed in particolare alle sue labbra.
Mediamente questa specie ha una lunghezza testa-tronco di 320-370 cm, un'altezza al garrese di 190-200 cm e un peso di 2900 kg; qualche maschio può raggiungere una lunghezza di 5 metri e un peso di 3600 o 4000 kg, ma si tratta di casi molto rari. Il corno anteriore può arrivare ad essere lungo anche 170 cm. Le labbra sono di foggia quadrata, e lo rendono dunque un pascolatore.
Il rinoceronte indiano (Rhinoceros unicornis, Linnaeus, 1758) è un grosso mammifero perissodattilo che vive in Nepal ed in Assam, in India. È confinato alle praterie di erba alta ed alle foreste delle colline ai piedi dell'Himalaya. Il rinoceronte indiano può correre alla velocità di 40 km/h per brevi periodi di tempo ed è anche un buon nuotatore. Ha udito ed olfatto eccellenti, ma ha vista relativamente scarsa.
Le sue dimensioni sono uguali a quelle del rinoceronte bianco africano. In natura i maschi completamente sviluppati sono più grandi delle femmine, pesando 2200-3000 kg. Le femmine di rinoceronte indiano pesano circa 1600 kg. Il rinoceronte indiano è alto tra i 173 ed i 204 centimetri e può misurare 396 centimetri di lunghezza. Il record venne registrato da un esemplare dal peso di circa 3500 kg.
Il grande rinoceronte unicorne ha un unico corno; questo è presente sia nei maschi che nelle femmine, ma non nei giovani. Il corno, come le unghie umane, è costituito da cheratina pura ed inizia a svilupparsi a circa 6 anni di età. Nella maggior parte degli adulti il corno raggiunge una lunghezza di 25 centimetri[7], ma sono stati registrati anche corni di 57,2 centimetri. Il corno si incurva all'indietro verso il naso. È generalmente di colore nero. Negli animali in cattività è frequentemente logorato ed è ridotto ad uno spesso moncone[1].
Rinoceronte indiano al Metro Toronto Zoo.
Questi rinoceronti dall'aspetto preistorico hanno una spessa pelle di colore bruno-argento che diventa rosacea nei pressi delle grandi pieghe che ricoprono il corpo. I maschi sviluppano spesse pieghe sul collo. Gli arti anteriori e la schiena sono ricoperti da escrescenze simili a verruche. Hanno pochissimi peli, ad esclusione delle ciglia, delle orecchie e dei ciuffi sulla coda[1].
In cattività, quattro esemplari sono vissuti più di 40 anni ed un esemplare ha raggiunto i 47.
Il Rinoceronte di Giava o della Sonda
Abita le foreste tropicali, del parco nazionale di Ujung Kulon, all'estremità occidentale di Giava. Si tratta del rinoceronte a maggior rischio di estinzione e in assoluto fra gli animali in più grave pericolo. All'inizio dell'età moderna dovevano esservene almeno 100.000 sparsi in un'area tra il Sikkim e Giava. Oggi ne restano 65 o 70 nel parco nazionale di Ujung Kulon (nel 1970 erano una trentina) e forse 3 o 4 in una remota area del Vietnam, parte di un gruppo casualmente scoperto qualche anno fa.
Il 23 dicembre 2008, durante una spedizione in Indonesia, un gruppo di scienziati ha avvistato alcuni cuccioli, di circa 6 o 7 mesi d'eta, in una spiaggia vicino ad una foresta tropicale. I 4 esemplari avvistati, impauriti dalla presenza umana, sono subito scappati verso due rinoceronti adulti di circa 35 e 36 anni che si trovavano all'interno della foresta e che pensavano di essere i loro genitori. La scoperta di questi piccoli ha acceso la speranza di riuscire a salvare questa specie, considerata in pericolo critico dal WWF
Il rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis G. Fischer, 1814), uno dei cinque rinoceronti esistenti, è una specie della famiglia dei Rinocerotidi. È l'unica specie del genere Dicerorhinus. Con un'altezza al garrese di 120 - 145 centimetri, una lunghezza di 250 centimetri e un peso di 500 - 800 chilogrammi, è di gran lunga il rinoceronte più piccolo. Come le specie africane, è dotato di due corni; quello sul naso, di maggiori dimensioni, è lungo solitamente 15 - 25 centimetri, mentre l'altro è quasi sempre ridotto a un moncone. Gran parte del corpo è ricoperta da una peluria marrone-rossastra.
Questo animale un tempo abitava le foreste pluviali, le paludi e le foreste della nebbia di India, Bhutan, Bangladesh, Myanmar, Laos, Thailandia, Malaysia e Indonesia. In tempi storici si incontrava anche nelle regioni sud-occidentali della Cina, specialmente nel Sichuan [5][6] . Ora è gravemente minacciato e in natura ne rimangono solamente sei popolazioni di maggiore entità: quattro a Sumatra, una nel Borneo e un'altra nella Malaysia peninsulare. Il numero degli esemplari è difficile da valutare, poiché è una creatura solitaria che si sposta molto attraverso il proprio areale, ma è stato stimato che ne rimangano meno di 275 [2] . Il declino del rinoceronte di Sumatra va attribuito in prevalenza al bracconaggio per i suoi corni, di grandissimo valore nella medicina tradizionale cinese, valutati sul mercato nero non meno di 30.000 US$ [7] . Inoltre questa specie ha sofferto molto per la perdita dell'habitat: le foreste in cui viveva, infatti, sono state abbattute per ricavarne legname o per fare spazio alle coltivazioni.
Al di fuori del periodo del corteggiamento e dell'allevamento dei piccoli, il rinoceronte di Sumatra si rivela una creatura solitaria. È la specie di rinoceronte più loquace e inoltre comunica con i conspecifici calpestando il suolo con i piedi, piegando piccoli alberi o depositando escrementi. Conosciamo molto meglio le abitudini di questo rinoceronte rispetto a quelle del parimenti minacciato rinoceronte di Giava, soprattutto grazie ai 40 esemplari mantenuti in cattività allo scopo di salvaguardare la specie. Il programma di allevamento in cattività, però, venne considerato un disastro perfino dai suoi promotori; la maggior parte degli esemplari morì e il primo piccolo nacque solo dopo 20 anni: un calo demografico ancora peggiore rispetto a quello registrato in natura.
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