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martedì 4 dicembre 2018

Diritto dei Media e Dati Personali


La protezione dei dati personali
 Prima della nascita dell'individuo  puo' rilasciare dati personali es.
Vengono raccolte le analisi.
Analizzare le tracce del passato
Dati Storici riconducibili alla ricostruzione della vita di un individuo.

La protezione dei dati si puo' definire come bisogno di riservatezza es non far vedere informazioni sul propio conto.

Il Diritto alla protezione dati è frutto di una accresciuta sensibilità giuridica.
Con l'avvento delle nuove tecnologie sono aumentate sia le modalità di spionaggio che di controllo.
il Diritto di riservatezza è diventato oggetto di attenzione prima in America poi in Europa.

Il Diritto dei Dati Personali /Pravacy Nasce in america nell'800 si sviluppa per tutto il 900 e scoppia nel 2000 con la diffusione del web.
Con le nuove tecnologie (internet ) c'e' piu facilità di prendere dati personali/privati 
 Un tema d'interesse è quello tra stampa e dati sensibili:
Conflitto tra Libertà di Stampa e protezione dei dati Personali:la stampa deve informare senza però divulgare dati sensibili mantendo l'equilibrio tra riservatezza informazione .

La Protezione dei Dati Personali nell Unione Europea CEDU (Convenzione Europea dei Diritti Fondamentali dell'Uomo Art. 8 CEDU Diritto al Rispetto della Vita Privata.
Il Rispetto di tale diritto si impone anche nella autorità pubblica.
La Convenzione 108 del 1981
E il trattamento automatizzato dei Dati Viene sottoposto a regole specifiche di Garanzia.
sia sull' organizzazione di dati che il trasferimento degli stessi.


Il Trattato di Maastricht
Connette la protezione dei dati personali al Primo pilastro (Economie)
Il mercato unico dell'EU
Nel 1995 si avvia la Direttiva Ufficiale della Protezione dei Dati Personali.
La Direttiva stabilisce i principi e criteri che gli stati membri devono rispettare. e attuare.
Gli stati membri dell UE hanno tutti un garante indipendente dai governi.
Il Garante vigila sulle leggi e verifica che si attuino le direttive.


La Diffcile normazione del web.
Il Web 2.0
Caratterizzato da Dinamiche d'informazione, conoscense,condivisioni,localizzazione,incrocio dei dati.

Differenti visioni su eventuali leggi sul web. c'è chi dice che non occorrono norme adatte,c'è chi è favorevole alle norme e chi opta per una autoregolamentazione attraverso codici di condotta.

Legge 574 del 1993 Crimini Informatici e la loro evoluzione nel web. 2.0
reati quali cyber pedofilia,clonazioni di carte di credito ecc.

Il diritto di riservatezza nel codice Pravacy
96/2003 e il suo mutamento all'era Digitale.

il diritto della pravacy nasce negli usa considerato un diritto passivo che viene reso attivo nell'era attuale web 2.00
I Problemi della scarsa gestione della pravacy in rete misure scarse per la solvaguardia della propia attivitàa.
Ritardo educativo degli utenti della rete
ed un utilizzo consapevole dei nuovi media derivante da una deresponsabilazzione individuale.

 L'Attività del Garante della Pravacy nel web. Svolge controlli nei blog Social netowrk ,siti


Problema della scarsa gestione attiva della Pravacy sulla rete. e misure di salvaguardia della propia attività
Ritardo Educativo degli utenti e un utilizzo consapevole dei nuovi media.

Le Varie Tipologie di raccolte di dati personali e concetto di dati personali.
Es. il trattamento sulla videosorveglianza
Identificazione diretta attraverso nome cognome e data di nascita.
Indentificazione indiretta attraverso Carte di Credito,Impronte Digitali,scanzione dell'iride .

I Dati Personali tipologie: Dati sensibili  sono tutti definiti dati personali che attengono alla persona ,riservati quali es opinioni politiche,orientamento sessuale religione,sindacati (che si possono trovare le trattenute sulla busta paga).
dati sanitari,etnia
Dati Giudiziari es il casellario Giudiziario.
Sanzioni Amministrative
o indagato imputato a processo penale.
l'Art 3 della Costituzione Italiana tutela che non venga fatta distinzione  di orientamento di religione idee ecc.
I dati personali possono essere anche immagini e suoni
Dati Ultrasensibili Dati Biometrici.
Dati geografici es Gps
Dati di nascituri e defunti.


Il Trattamento dei dati Personali Art. 4 Comma 1
d lgs 16/2003

1 Raccolta Fase Preliminare
2 Elaborazione modifiche
utilizzo e organizzazione dei dati.
3 Circolazione diffusione
pubblicazione

Fase residuale a scopi di cure,giornalistiche,giudiziarie,condominio ecc.


I Soggetti della Privacy
e l'informativa e il consenso
Le Figure del trattamento dei dati della privacy sono
1 Il Titolare
2 il responsabile(facoltativo)
3 L'Interessato
Il Titolare assume le decisioni relative alle finalità del trattamento.
il potere decisionale Art. 4 Codice della Privacy

Il Rappresentante es. rappresentante nazionale di un titolare straniero

Trattamenti di dati mediante strumenti situati in Italia
Il Responsabile del Trattamento è una persona fisica o giuridica  preposta dal titolare.
Il resp è necessario in strutture estese regolate dal mandato art. 1703 C.C.
Il mandato puo' essere revocato.
-l'incaricato deve essere una persona fisica  dipendente o lavoratore autonomo.
o esterno la sua nomina è obbligatoria.
Deve riportare deve essere redatto per iscritto i dati Banche dati su quali puo' accedere
La Figura dell' incaricato è obbligatoria.
La nomina dell' incaricato è a tempo indeterminato.
puo essere revocabile.

L'Interessato puo' essere solo persona fisica
è la persona su cui si riferiscono i dati personali.
sono escluse persone giuridiche

Illeciti sanzioni pecuniarie
mancate informazioni dell incaricato del trattamento.
Violazioni di sicurezza

Gli Elementi indispensabili dell' informativa e il consenso dell' interessato
L'Informativa prevista dall ' art. 13 d. lgs 196/2003
e i suoi elementi indispensabili
-Finalità e modalità del trattamento
Deve specificare la natura obbligatoria e facoltativa del conferimento dei dati.
Deve contenere un eventuale rifiuto.
Specificazione dei soggetti
a i quali i dati sono comunicati
I diritti dell' interessato art.7 del cod. della pravacy
deve contenere il titolare, il responsabile e o rappresentante. del titolare es straniero

il Consenso deve essere Libero, Specifico   informato;
2) libero;
3) specifico;
4) informato;
5) verificabile;
6) revocabile


Tutele dell'interessato in ambito del trattamento dei dati personali. Diritti delle interessato cod 196 titolo 2 cod pravacy .   Interessato quale titolare dei diritti art. 4 comma 1 codice pravacy.

Il diritto alla comunicazione dei dati in forma intelligibile l'interessato ha diritto alla forma che risulta Chiara leggibile e chiara di scrittura. Il diritto ad ottenere indicazioni sull origine dei dati. Il diritto a conoscere le finalità e modalità del trattamento. Il diritto a conoscere la logica applicata (informatica) 
diritto a ottenere gli estremi identificativi del titolare del responsabile se designato.
Comma 3 art. 7 dispone il diritto all aggiornamento alla rettificazione e alla integrazione.
diritto alla cancellazione dei dati alla trasformazione,e al blocco
Il diritto all' opposizione al trattamento dei dati e alle condizioni d'esercizio.

Forme e modalità d'esercizio dei dati.
l'istanza puo' essere fatta informa orale che scritta.
7/8 Cod. della pravacy
Il Riscontro del titolare senza ritardo da parte del titolare responsabile
Art. - disciplina il diritto ai dati riguardante persone defunte.

 La Natura Giuridica e i Poteri dell' autorità Garante è indipendente
è composta da 4 mebri 2 dalla camera e 2 dal senato
 Con durata di 7 anni non rinnovabile.
I provvedimenti del garante possono essere impugnati d'innazi al tribunale.
I poteri del garante puo' intervenire anche in assenza di ricorsi o sanzioni.
es. aver appreso un caso da un organo di stampa e avviato un istruttoria.
Il presidente garante Ue ha durata di 2 anni è puo' aggire nella corte di giustizia europea
Compiti del garante ai sensi del art 154 dlgs 196/2003
Trattameti dei dati personali e denuncie
Il Garante puo' avviare atti autotrattivi Provvedimenti  generali (come tematiche sulla videosorveglianza e investigatori privati
I provvedimenti vengono pubblicati sulla gazzetta ufficiale.

Lezione 9

Provvedimenti inebitori  vietano un trattamento come quello di blocco di dati personali 
Gli strumenti 

Gli strumenti di tutela amministrativa 
Il reclamo 
Segnalazione
Ricorso
Non si possono richiedere risarcimenti al garante. Ma si potranno richiedere successivamente al tribunale ordinario.
Il ricorso può essere utilizzato solo per i diritti  citati dal art 7 codice privacy

Il ricorso Può essere se la risposta del titolare è insoddisfacente o non rispetta i termini senza intertpellare preventiva se persiste  il pregiudizio immutato e irreparabile.  Possono presentato ricorso solo se non presentato già in tribunale giustizia ordinaria
Il ricorso va presentato e deve contenere gli estremi del titolare/ rappresentante,delegato
Estremi identificativi e la data inoltrata al ricorso si allega la copia di procura e versamenti dei diritti di segreteria.Può essere inviato con raccomandata o firma digitale o di persona.
Il ricorso può essere inammissibile nei casi es soggetti non legittimi o casi senza interpello art.7 o pure nei casi di pregiudizio.
Il procedimento relativo al ricorso disciplinato dal art 149 codice privacy
Il garante può disporre perizia
La decisione può disporre in via provvisoria il blocco di tutto o in parte dei dati. Il garante nel caso  di accettazione motivata ordina la cessazione del trattamento dei dati personali indicando al titolare le misure per adeguare.
La mancata presentazione entro 60 gg equivale a rigetto.
Il reclamo e un atto circostanziale che avvisa una violazione. 
La segnalazione ha un contenuto in caso di assenza di prove probatorie un controllo 
Le segnalazioni anonime non vengono considerate dal garante

Eccezioni il procedimento sansonatorio inzia con una contestazione deve essere notificato entro 90 gg 



Lez.10 il controllo del lavoratore norma 4 jobact più articolato codice privacy 113-114
I divieti sul controllo a distanza si applicano generalmente sia sul lavoro pubblico che privato. Il divieto non riguarda solo il datore ma anche i dipendenti di non filmare registrare . L'art 4 permette il controllo  ma previo autorizzazione dei sindacati. L'art 4 vieta l'uso di dispositivi per il controllo dei lavoratori a eccezione solo per uso di esigenze organizzative e produttive  per la sicurezza del lavoro,per la sicurezza del patrimonio aziendale. E i luoghi devono riportare una cartelistica   che informano l'uso dei dispositivi stessi.
Posta elettronica e Internet i datori di lavoro hanno l'onere di specifare la modalità di utilizzo della posta elettronica e di Internet il controllo del datore è lecito solo se il datore rispetta i principi di pertinenza e non eccedenza. I tempi di conservazione es delle email
Le discipline relative la videosorveglianza 
Il trattamento di dati personali da parte di persone fisiche da parete di persone è soggetto al codice della privicy solo in caso di comunicazione sistematica e diffusione di dati.
Gli interessati devono sempre informati prima di accedere a aree videosorveglianza.

Videosorveglianza a distanza

regolamento  europeo in materia di protezione dei dati personali 2016/679
Sostituisce la direttiva 45/96 e sostituisce il codice della privacy.
Dati sensibili e dati giudiziari
Categorie particolari di dati personali.
La Pseudominiazione (i dati non possono essere attribuiti al riconoscimento se non con altri dati che vanno separati.
Ambito di applicazione territoriale
Le nozioni di stabilimento il trattamento va applicato nell'UE

Parf 2 extra ue
2 criteri offerta di beni a prestazione di servizi alle persone interessate nell' Ue
Monitoraggio del comportamento dei soggetti all' interno dell' Ue.
Principio di responsabilizzazione accountbilyty
I soggetti del trattamento e il compito il data protection officer
È un professionista che controlla le norme in piena indipendenza
Obbligo di designazione del data  
In 3 casi trattamento di enti pubblici .trattamenti che richiedono il monitoraggio dell'interessati
Se l'attività di dati concedono dati personali è obbligatorio il data protection
Il consenso e il nuovo regolamento definizione
Libero
Specifico e inequivocabile
E informabile irrevocabile
Libero senza coercizione

Non è ammessa la forma tacita
Specifico per ogni tipo di finalità
Verificabile
Revocabile
Diritti delle interessato
Diritto di accesso 
Diritto all oblio
Diritto di limitazione
Diritto di portabilità dei dati diritto di opposizione
Con un mese di tempo per la risposta
Nel nuovo regolamento:
Le sanzioni sono piu pesanti e con divieto di cumolo .
 



giovedì 25 ottobre 2018

Impresa Rete

I Vantaggi della crescita per linee interne sono:
• costi della gerarchia (management, strutture manageriali), 
• costi dei sistemi di pianificazione e controllo, in un'azienda manageriale bisogna attivare 
dei servizi di controllo (piani strategici, sistemi software, ecc..).
• inefficienze delle strutture aziendali, strutture troppo grandi, errori decisionali frequenti, 
ecc..
La nozione di impresa rete
L'impresa rete rappresenta un'eventuale punta estrema della crescita per via esterna.
Nel modello di impresa rete, si afferma il ruolo di un'impresa centrale , che, anziché internamente, 
allaccia relazioni di stretta collaborazione e di stretta cooperazione con altre aziende 
giuridicamente autonome.
Ecco che allora stiamo parlando di un impresa rete, dove si individua un'impresa centrale, che fa da 
regia o da architetto. Questa ha un compito di general manager, di impostazione, pianificazione, 
controllo concomitante e di verifica quanto viene realizzato per poi correggerlo e portarlo negli 
obbiettivi condivisi. Le relazioni non sono relazioni gerarchiche, ma sono relazioni di 
collaborazione e stretta cooperazione.
L'architettura dell'impresa rete
Viene così a crearsi un sistema di aziende (sistema del valore) con strategia, obiettivi economici e 
regole di coordinamento comuni, sotto la regia dell'impresa centrale.
Un caso e quello del mondo dei teatri, che mancano nella grande capacità della realizzazione di 
eventi, ebbene se si crea una rete di teatri, sarà possibile realizzare spettacoli più facilmente, 
ospitare cast più importanti, poter avere una facilità di scambi internazionali.
Si riconoscono diversi ruoli nel sistema organizzativo a rete:
• l'azienda centrale, detiene tipicamente le competenze strategiche fondamentali, quindi 
l'azienda che è in grado di scrutare lo scenario esterno i segmenti di clientela che possono 
essere serviti, ecc...
• l'azienda nodale, sviluppa una propria coalizione di aziende, riproducendo su scala minore 
il modello reticolare,
• l'azienda satellite, collabora stabilmente con l'azienda centrale o con l'azienda nodale, 
accettandone la leadership per acquisire risorse e capacità competitive altrimenti 
inaccessibili

Esempi di reti aziendali: franchising e subfornitura
Il franchising rappresenta un sistema di affiliazione commerciale imperniato sulla figura di 
un'impresa affiliante (franchisor) che mette a disposizione il proprio marchio ampiamente noto e 
diffuso, a beneficio di molteplici imprese affiliate (franchisees) che operano con propri punti 
vendita in aree urbane o in zone territoriali riservate.
Il franchising lo troviamo nei beni e servizi di largo consumo, si pone come quasi integrazione 
orizzontale per vie esterne. Diventa molto più flessibile, anziché aprire punti vendita di proprietà, 
aprire punti vendita in franchising.
Franchising e Subfornitura
Si tratta di aziende giuridicamente autonome ed 
anche economicamente abbastanza autonome. Gli 
affiliati sono imprenditori che accettano una serie 
di regole per appartenere al sistema e beneficiare 
del sistema. Il sistema di rapporti contrattuali che 
si sviluppa tra questi operatori, è molto simile al 
mercato, che però lo chiamiamo “quasi mercato”, 
perché ci sono delle regole che vanno a 
condizionare il sistema di scambi all'interno della 
rete. L'affiliante impone dei vincoli contrattuali, 
perché la gestione è integrata sotto un unico 
marchio. Il compito dell'affiliante è quella di 
essere un regista dell'intero sistema, quello di dettare le strategie comuni e di affermare un marchio 
unitario per l'intero sistema di franchising. Il franchisor è quello che fa gli investimenti in 
pubblicità, volte ad affermare il marchio. Il marchio è la bandiera del sistema, gli affiliati non hanno 
una propria individualità verso il sistema, la clientela riconosce il marchio. I vincoli contrattuali 
sono l'accettazione degli standard (prodotti, architettura, ecc..). I vantaggi stanno nel accedere 
immediatamente in un sistema già avviato. L'affiliante quindi ha anche il ruolo di controllo degli 
affiliati, a tutela degli altri affiliati. Un affiliato che decide di essere infedele, perde tutti gli 
investimenti che ha sostenuto, perché il punto vendita è standardizzato secondo il sistema rete. 
I vantaggi economici dell'affiliante sono una crescita economica per via esterna, gli affiliati fanno 
gli investimenti, un grande risparmio dei costi organizzativi, la moltiplicazione e l'aumento dei 
ricavi.
Nelle reti di subfornitura, l'impresa più forte sul piano organizzativo, contrattuale e tecnologico 
opera come grande e principale cliente di innumerevoli imprese di minori dimensioni (sub fornitori 
e terzisti), che sono legalmente autonome ma che per questa particolare condizione di dipendenza
vengono di fatto a trovarsi sotto il controllo e il coordinamento dell'impresa principale.
La subfornitura è molto diffusa nel settore 
meccanico, dove abbiamo un grande cliente, che è 
un assemblatore, il quale ha una capacità 
commerciale e logistica, il suo compito è quello di 
gestire una gestione logistica produttiva integrata 
per vendere il prodotto alla clientela. La 
produzione è decentrata all'esterno (per evitare di 
diventare ipertrofica) regolata da dei contratti, con 
vincoli imposti. Il subfornitore fornisce i

Il controllo direzionale

Il controllo direzionale può essere definito come l'attività svolta dalla direzione aziendale per 
assicurare, attraverso l'utilizzo di informazioni rilevanti allo scopo, le condizioni di efficienza, di 
efficacia, di qualità e competitività aziendali, integrando le competenze professionali detenute 
nello svolgimento dei propri compiti.
Controllo direzionale, management control, è il controllo eseguito dalla direzione, dove control è la 
guida . Il ruolo manageriale è un ruolo autonomo, con scopo di assicurare sulla base di una risorsa 
ben precisa, rappresentata dalle informazioni rilevanti, cioè l'informazione utile, l'informazione è la 
risorsa prima del controllo, con controllo decisionale intendiamo decidere in base alle informazioni, 
operare nella consapevolezza. Tutto questo per assicurare performance di efficienza, quindi di 
utilizzo di mezzi senza sprechi, efficacia, quindi il perseguimento degli obbiettivi aziendali 
(fatturato, redittività, ecc..), la qualità intesa come soddisfacimento della clientela, competitività, 
quindi di dominanza rispetto i concorrenti. 
Questa mappa vuole mettere in evidenza, come le 
decisioni manageriali siano riconducibili a perseguire 
obbiettivi, e l'efficienza attiene all'utilizzo delle risorse  
e l'efficacia dei risultati aziendali.
Le funzioni del controllo direzionale sono:
• guida e indirizzo dell'attività dei responsabili, 
strumento di orientamento e non di vincolo, 
dell'attività dei manager.
• supporto per le decisioni da deliberare, 
fornisce la strumentazione per far si che le decisioni siano corrette, quindi decisioni robuste 
fondate su tecnicità, e anche un supporto per poter capire se queste decisioni siano 
coordinate con le informazioni.
• Monitoraggio sull'andamento dell'attività, la consapevolezza di come l'attività si sta 
svolgendo, quindi la possibilità di monitorare
• Coordinamento delle diverse attività dei differenti responsabili ai vari livelli, nelle 
aziende complesse le decisioni sono un costrutto decisionale, e quindi necessita di 
coordinamento decisionale
• Valutazione delle prestazioni manageriali, in quanto la valutazione del manager può 
essere fatta in maniera soggettiva, o obbiettiva su base di dati documentati.

Il controllo direzionale è il livello di controllo di attività di pianificazione e controllo che si rivolge 
al management intermedio (managerial control). 
Il management è infatti la risorsa umana chiamata a gestire le fasi di implementazione delle
strategie e a questo scopo è per l'appunto indirizzato il controllo direzionale. 
Quindi il controllo direzionale è un momento di saldatura con la pianificazione strategica, e da un 
punto di vista gerarchico il controllo direzionale è attribuito al manager.

Pianificazione strategica Aziendale

Le strategie emergenti
La formazione delle strategie consiste nel favorire percorsi liberi e creativi di individuazione di 
nuove iniziative, dette strategie emergenti (Mintzberg).
Per formazione s'intende la costruzione di un'idea strategica in maniera informale, che non lascia 
tracce scritte, mentre quando parliamo di formulazione, intendiamo l'applicazione di una 
metodologia per la definizione di un piano strategico attraverso una serie di tappe inserite in 
percorso metodologico e di documentazione. 
Le strategie emergenti, sono iniziative che portano un'azienda al successo e che vengono 
contraddistinte dal loro basso grado di formalizzazione. Questa struttura è una strategia 
personalistica, che non lascia tracce ex-post, quindi è una strategia molto rischiosa.
Le strategie emergenti sono strategie implicite non trasferibili nello spazio e nel tempo se non 
oralmente e in modo incompleto, elaborate secondo meccanismi intuitivi o casuali non di tipo 
logico formale.
Le strategie emergenti possiedono e mantengono il loro indiscusso valore di propulsione della 
creatività e dell'innovazione se intese come approcci parziali, quindi come fasi di processi 
sistematici e di più ampio respiro come quelli di pianificazione strategica formale.
Senza voler rinunciare all'energia creativa delle strategie emergenti, queste dovranno essere validate 
in quante inserite in un contesto formale.
La formulazione delle strategie
Il processo di generazione delle strategie attraverso il supporto della pianificazione strategica 
formale viene denominato formulazione delle strategie, per distinguerlo dal processo diverso, a 
nostro avviso non alternativo ma complementare, di generazione intuitiva, detto formazione delle 
strategie.
Il processo di pianificazione formale
La pianificazione strategica formale può essere definita come un processo sistematico e condotto 
con rigore metodologico, che impegna e coinvolge tipicamente il vertice aziendale.
L'attore della pianificazione strategica formale, è tipicamente il vertice aziendale, in quanto ha 
l'autorità e la legittimazione di assumere decisioni importanti per l'impresa. La pianificazione 
strategica formale, inoltre, è un processo sistematico, in quanto condotto in maniera coordinata di 
tutti gli elementi decisionali in gioco in una visione sistemica e un rigore metodologico.
La pianificazione strategica è la parte della gestione strategica, di cui rappresenta l'ispirazione, il

Impresa Multidivisionale

Le strategie di diversificazione
La varietà di prodotti e servizi richiesta dall'ambiente esterno ha favorito la diffusione di strategie 
di diversificazione produttiva.
La clientela chiede sempre più varietà, diversificazione del prodotto , ecc...
Il vantaggio economico perseguito è quello delle cosiddette economics of scope o economie di 
raggio d'azione (anche dette economie di scopo): sono soprattutto ricerca di vantaggi economici 
attraverso l'aumento del raggio d'intervento, dilatandosi su più business, quindi su un ventaglio.
Possiamo individuare due attività (X e Y), che 
rappresentano due costi differenti, sotto ad una stessa 
impresa, più vantaggiosa rispetto ad una gestione separata.
Le economie di scopo si fondono sull'utilizzazione 
congiunta di risorse immateriali (intangible assets) per 
diverse produzioni. Ritornando alla Resourced Based 
Theory, alla disponibilità di risorse strategiche di risorse 
immateriali, quini intangibili e facilmente trasferibili da 
un business all'altro. Ma facciamo degli esempi:
• ricerca di base, ad esempio un'azienda farmaceutica, che attraverso la ricerca, può avere dei 
guadagni attraverso diverse linee (linea fertilizzanti, erboristeria,ecc..).
• know-how ed esperienze tecniche, quindi il sapere applicato che può essere spalmato su 
più attività. Ad esempio se pensiamo ad un'azienda che ha sviluppato certe capacità 
organizzative, dove la capacità di realizzare impianti, ad esempio un'azienda per la 
costruzione di basi petrolifere, il suo know-how riguardante la costruzione di complesse 
strutture, può essere applicato in altri campi, ad esempio realizzazione di industrie.
• la tecnologia, ad esempio un'azienda che abbia una tecnologia ingegneristica meccanica 
molto sviluppata in grado di applicare le sue competenze tecnologiche in diversi business 
(dalle macchine utensili, impacchettamento, imbottigliamento, ecc..). 
• il marchio affermato su vasta scala, ad esempio una grande griffe della moda, che utilizza 
lo stesso marchio per vestiti, orologi, accessori,ecc...
• il canale commerciale, ad esempio un'azienda che ha sviluppato un canale commerciale, 
può utilizzarlo per altre produzioni
• la capacità organizzativa, il management depositario del sapere, che quindi può essere 
utilizzato per l'organizzazione di eventi manifestazioni, ecc..
La struttura multidivisionale riflette tipicamente le esigenze della diversificazione, creando 
un'articolazione per divisioni di prodotto ciascuna ampiamente autonoma nelle strategie di 
business, con un coordinamento a livello centrale attraverso strategie globali di corporate.


La struttura multidivisionale è più onerosa delle altre, almeno per due ragioni:
• produce l'insorgere di nuovi ruoli di alta direzione: i capidivisione, i quali sono dirigenti 
che hanno uno staff, che fanno sorgere dei costi organizzazione
• moltiplica molte funzioni, al limite tante volte quante sono le divisioni (più uffici 
marketing, del personale, ecc..).
Ciascuna ASA, che raccoglie un complesso di business relativamente omogenei, concorre al 
generale equilibrio aziendale.
Le ASA possono far nascere l'esigenza di una configurazione organizzativa più complessa, con 
responsabili di general management in capo a ciascuna Asa, si vengono cosi a determinare assetti 
organizzativi complessi, dove ogni Asa diventa anche un'unità organizzativa denominata Strategic 
Business Unit (Sbu), con un responsabile dell'unità.
Il grafico illustra una struttura multi Asa, la 
quale si può riconoscere dalle 3 Sbu, che oltre 
avere diversi sistemi di produzione, abbiamo 
una diversa testologia e mercato. Ecco che le 
strategie di ogni Asa sono diverse, la direzione 
generale decide a chi affidare più o meno 
capitale.
Un Esempio di società Multidivisionale è la Sony

mercoledì 24 ottobre 2018

Stakeholder

Portatori d'interesse o Stakeholder
Stakeholder primari, o stakeholder in senso stretto, ossia tutti coloro che hanno proprietà, diritti, interessi o aspettative nell’attività di un’azienda e senza il cui sostegno l’organizzazione cesserebbe di esistere: gli investitori e gli azionisti, i dipendenti, i clienti, i fornitori, ma anche i governi e le istituzioni che forniscono le infrastrutture, i mercati, le leggi e i regolamenti.
Stakeholder secondari, o stakeholder in senso ampio, cioè persone e organizzazioni che non sono essenziali per la sopravvivenza dell’azienda, ma che possono comunque influenzare o essere influenzati in qualche aspetto dei prodotti, delle operazioni, dei mercati, del settore e dei risultati di un’impresa; si pensi, ad esempio, all’influenza esercitata da taluni gruppi di pressione che con la loro attività sono in grado di sensibilizzare e orientare l’opinione pubblica rispetto all’operato delle imprese.
Il termine stakeholder richiama (e per certi versi si contrappone idealmente con) quello di stockholder. Se con quest’ultimo si intende il detentore di titoli rappresentativi del capitale di rischio dell’impresa, con il termine stakeholder si indica colui che ha una qualche “posta in gioco” (stake) nel processo decisionale dell’organizzazione medesima. Il termine si afferma di pari passo con una teoria aziendale, la cosiddetta stakeholder theory o teoria degli stakeholder, una strategia manageriale che pone le basi per il superamento dei paradigmi teorici allora vigenti e, in particolare, quello della cosiddetta stockholder theory.
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