Le strategie di diversificazione
La varietà di prodotti e servizi richiesta dall'ambiente esterno ha favorito la diffusione di strategie
di diversificazione produttiva.
La clientela chiede sempre più varietà, diversificazione del prodotto , ecc...
Il vantaggio economico perseguito è quello delle cosiddette economics of scope o economie di
raggio d'azione (anche dette economie di scopo): sono soprattutto ricerca di vantaggi economici
attraverso l'aumento del raggio d'intervento, dilatandosi su più business, quindi su un ventaglio.
Possiamo individuare due attività (X e Y), che
rappresentano due costi differenti, sotto ad una stessa
impresa, più vantaggiosa rispetto ad una gestione separata.
Le economie di scopo si fondono sull'utilizzazione
congiunta di risorse immateriali (intangible assets) per
diverse produzioni. Ritornando alla Resourced Based
Theory, alla disponibilità di risorse strategiche di risorse
immateriali, quini intangibili e facilmente trasferibili da
un business all'altro. Ma facciamo degli esempi:
• ricerca di base, ad esempio un'azienda farmaceutica, che attraverso la ricerca, può avere dei
guadagni attraverso diverse linee (linea fertilizzanti, erboristeria,ecc..).
• know-how ed esperienze tecniche, quindi il sapere applicato che può essere spalmato su
più attività. Ad esempio se pensiamo ad un'azienda che ha sviluppato certe capacità
organizzative, dove la capacità di realizzare impianti, ad esempio un'azienda per la
costruzione di basi petrolifere, il suo know-how riguardante la costruzione di complesse
strutture, può essere applicato in altri campi, ad esempio realizzazione di industrie.
• la tecnologia, ad esempio un'azienda che abbia una tecnologia ingegneristica meccanica
molto sviluppata in grado di applicare le sue competenze tecnologiche in diversi business
(dalle macchine utensili, impacchettamento, imbottigliamento, ecc..).
• il marchio affermato su vasta scala, ad esempio una grande griffe della moda, che utilizza
lo stesso marchio per vestiti, orologi, accessori,ecc...
• il canale commerciale, ad esempio un'azienda che ha sviluppato un canale commerciale,
può utilizzarlo per altre produzioni
• la capacità organizzativa, il management depositario del sapere, che quindi può essere
utilizzato per l'organizzazione di eventi manifestazioni, ecc..
La struttura multidivisionale riflette tipicamente le esigenze della diversificazione, creando
un'articolazione per divisioni di prodotto ciascuna ampiamente autonoma nelle strategie di
business, con un coordinamento a livello centrale attraverso strategie globali di corporate.
La struttura multidivisionale è più onerosa delle altre, almeno per due ragioni:
• produce l'insorgere di nuovi ruoli di alta direzione: i capidivisione, i quali sono dirigenti
che hanno uno staff, che fanno sorgere dei costi organizzazione
• moltiplica molte funzioni, al limite tante volte quante sono le divisioni (più uffici
marketing, del personale, ecc..).
Ciascuna ASA, che raccoglie un complesso di business relativamente omogenei, concorre al
generale equilibrio aziendale.
Le ASA possono far nascere l'esigenza di una configurazione organizzativa più complessa, con
responsabili di general management in capo a ciascuna Asa, si vengono cosi a determinare assetti
organizzativi complessi, dove ogni Asa diventa anche un'unità organizzativa denominata Strategic
Business Unit (Sbu), con un responsabile dell'unità.
Il grafico illustra una struttura multi Asa, la
quale si può riconoscere dalle 3 Sbu, che oltre
avere diversi sistemi di produzione, abbiamo
una diversa testologia e mercato. Ecco che le
strategie di ogni Asa sono diverse, la direzione
generale decide a chi affidare più o meno
capitale.
Un Esempio di società Multidivisionale è la Sony
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