Sia
una funzione continua, allora
assume massimo e minimo nell'intervallo
.
è una funzione continua, essa trasforma insiemi compatti in insiemi compatti. Dato che
è un intervallo chiuso e limitato per il teorema di Heine-Borel, è un compatto e quindi anche la sua immagine mediante
sarà un compatto. Di conseguenza, il codominio di
ammetterà massimo e minimo.
e individuiamo una successione
tale che
per
. Questa successione certamente esiste, infatti, se ciò non fosse vero nessuna successione convergerebbe ad s, in altre parole, per qualunque yn si avrebbe che
, e d'altra parte, essendo
allora
per cui avremmo
cioè
in contraddizione con le ipotesi.
Scegliamo, inoltre, una successione
tale che f(tn) = yn.
Per il teorema di Bolzano - Weierstrass (tn) ha una sottosuccessione
che converge verso
.
Per la continuità di f abbiamo
per
.
D'altra parte
per
.
Quindi per l'unicità del limite abbiamo s = f(x2), cioè la funzione ha in x2 un massimo assoluto.
Similmente si dimostra anche l'esistenza di un punto x1 dove la funzione assume il valore minimo.
una funzione continua, allora
assume massimo e minimo nell'intervallo
.Dimostrazione con la nozione di compattezza
Poiché
è una funzione continua, essa trasforma insiemi compatti in insiemi compatti. Dato che
è un intervallo chiuso e limitato per il teorema di Heine-Borel, è un compatto e quindi anche la sua immagine mediante
sarà un compatto. Di conseguenza, il codominio di
ammetterà massimo e minimo.[modifica] Dimostrazione con successioni di punti
Poniamo
e individuiamo una successione
tale che
per
. Questa successione certamente esiste, infatti, se ciò non fosse vero nessuna successione convergerebbe ad s, in altre parole, per qualunque yn si avrebbe che
, e d'altra parte, essendo
allora
per cui avremmo
cioè
in contraddizione con le ipotesi.Scegliamo, inoltre, una successione
tale che f(tn) = yn.Per il teorema di Bolzano - Weierstrass (tn) ha una sottosuccessione
che converge verso
.Per la continuità di f abbiamo
per
.D'altra parte
per
.Quindi per l'unicità del limite abbiamo s = f(x2), cioè la funzione ha in x2 un massimo assoluto.
Similmente si dimostra anche l'esistenza di un punto x1 dove la funzione assume il valore minimo.

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