Il primo documento storico riguardante Castel Ivano è del 1187 d. C. e riguarda il Signore di Ivano. Per i primi quattrocento anni circa della sua storia, il maniero risente dell’influenza veneta: nel 1027 d. C. viene assegnato al Vescovo di Feltre, per investitura di Corrado il Salico. Molti sono stati i nobili casati che hanno abitato questo maniero (i dalla Scala di Verona, i Visconti, i Veneziani, ecc.), ma uno fra tutti, quello dei da Carrara, a tutt’oggi si fa ricordare, perché sul mastio ha impresso il suo stemma, ancora visibile. Si tratta del carro stilizzato, risalente al 1375 circa, e diventato il logo attuale del castello. Successivamente ricade sotto l’orbita tedesca, prima come feudo pignoratizio e poi come feudo perpetuo dato alla famiglia Wolkenstein dal casato d’Austria. Agli inizi del ventesimo secolo, con l’approssimarsi della Prima Guerra Mondiale, i Wolkenstein abbandonano il castello dopo avervi abitato per oltre duecento anni, e la proprietà passa alla famiglia Staudacher, attuale proprietaria. Il nucleo originale del castello, risalente al 590 d. C. circa, è costituito dal mastio. La primitiva cinta muraria della fortezza fu innalzata tra l’XI ed il XII secolo. A partire dal XIII secolo, furono costruiti diversi edifici addossati al muro di cinta ed un’ulteriore cinta muraria, con funzione inizialmente difensiva e successivamente abitativa, che hanno portato ad una struttura simile a quella che vediamo oggi. L’ingresso più antico era verso il paese di Ivano e si accedeva al castello attraverso una torre di guardia, tuttora esistente, e su cui sono ancora ben visibili gli stemmi di alcuni casati. Oltrepassato l’ingresso si giunge al fossato che protegge la parte nord del castello e al portone con lo stemma dei Wolkenstein, da qui si giunge al cortile esterno con una fontana e un'acacia storica che si può datare alla fine del '500. Da questo cortile si accede alla grande sala del vecchio fienile, alla cappella seicentesca e ad alcune abitazioni. Proseguendo si giunge al cortile interno caratterizzato dai due edifici collegati da loggiati.
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