lunedì 4 ottobre 2010

Torre dei Segnali di Viarigi



Torre dei Segnali di Viarigi

Cenni storici
L'abitato di Viarigi sorge sulla sommità della collina, nella zona del Basso Monferrato.
L'impianto urbanistico del borgo è costituito da isolati concentrici e a fuso rispetto all'originario castello che un tempo sorgeva in adiacenza della Torre dei Segnali. In origine l'abitato era racchiuso da mura, in parte ancor oggi visibili.
Il toponimo è attestato fin dal 1041. Risultano ancora da esplorare le differenti signorie che si alternarono nel comune viarigino tra l'anno 1000 e il 1316. Di certo, quando nel 1041, l'imperatore Enrico III confermava al vescovo di Asti i possedimenti, compariva anche Viarigi con castello e cappella.
Tra il 1274 e il 1316 l'abitato risulta conteso tra il Marchese del Monferrato e gli alessandrini: si fa risalire alla data del 1316 l'invasione di questi ultimi e la distruzione del castello.
Dopo l'episodio del ‘300 il castello non fu mai più ricostruito, ma presumibilmente la torre denominata "dei segnali" fu integrata e sopraelevata nell'attuale veste architettonica.
La torre è il simbolo del paese, tanto da comparire nello stemma del comune; essa fa parte in origine di una catena di posti di avvistamento e segnalazione, tre Viarigi, Montemagno e S. Salvatore Monferrato. Con quest'ultima, si legge nei testi, "si comunicava a mezzo di fuochi, fumate e specchi".
Nel 1703 passa dal dominio sabaudo nelle mani della famiglia ebraica Sacerdote di Casale per essere poi frazionato in tante piccole proprietà.
Nel 1849 Viarigi, infine, fu stravolto dall'eresia predicata dal sacerdote ossolano Francesco Antonio Grignaschi che sosteneva di essere l'incarnazione del nuovo messia. Del fatto si interessarono direttamente Papa Pio IX e poi S. Giovanni Bosco.


Caratteristiche della visita
La Torre dei segnali è una costruzione in mattoni alta 25 m. e suddivisa in cinque piani. Presenta finestre monofore, una cornice sommitale di tre ordini di archetti pensili e una merlatura a coda di rondine. Ha una copertura con terrazzo praticabile e al suo interno caratteristiche volte a botte e a vela. A lato, il fabbricato del corpo di guardia.
Il monumento più importante di Viarigi, oltre la torre, è la pieve di San Marziano, uno dei più significativi esempi del periodo romanico astigiano. Fuori dell'abitato, la cappella viene datata 1180.
La Parrocchiale Sant'Agata, di origine trecentesca, conserva opere d'arte piemontese: un trittico, ubicato nel coro, raffigurante la Madonna dipinto dalla mano del Gandolfino e la Sacra Famiglia dipinta da Ursula Caccia figlia del Moncalvo.
San Silverio, risalente al 1473, l'aspetto attuale è di stile tardo barocco; pregevoli rimangono il portale ligneo, interamente scolpito e parte dei pavimenti in mosaico. La Casa Parrocchiale, nel concentrico, conserva interessanti giardini terrazzati.

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