Dall’alto dei suoi 436 metri, Montebello (frazione di Torriana, Rimini) domina la valle del Marecchia e dell'Uso, offrendo al proprio visitatore un affascinante panorama. La sua poderosa Rocca ha ben due secoli di storia da narrare: fu non a caso posta a guardia di una via, quella che risale la Valmarecchia (l’antica “Via Maior”) di grande valore strategico poiché rappresentava il collegamento principale con il Montefeltro e con la Toscana, e rappresenta senza dubbio uno degli edifici storici più interessanti della Signoria malatestiana di tutto il territorio romagnolo.
Il castello ha la particolarità di poggiare le sue fondamenta proprio sul picco del un monte. È un complesso in cui è possibile leggere ancora con chiarezza gli interventi subiti nel corso di secoli, da quelli più strettamente militari a quelli finalizzati all'adattamento in dimora nobiliare. Il mastio e parte della fortezza sono ancora quelli risalenti all’originale struttura, databile intorno all'anno 1000. L'ingresso è dato da due archi a sesto acuto che si aprono nel cortile dell'edificio, il quale è composto da due parti ben distinte: la parte a ponente, la più antica, è rimasta fedele all'originario disegno architettonico medievale; la parte a levante presenta invece caratteristiche più propriamente residenziali.
In realtà la primissima costruzione in muratura della Rocca è di epoca romana (III secolo): una torre a pianta quadrata ora inserita nella struttura del castello. L'insediamento altomedievale successivo portò in eredità il nome latino “Mons belli” (Monte della guerra). La residenza signorile risale invece alla seconda metà del 1400, quando ai Malatesta subentrarono i Conti Guidi di Bagno, tuttora legittimi proprietari. Ai saloni dei pranzi e delle feste contenuti al suo interno, si affiancano dunque ancora oggi la torre difensiva e le celle militari.
La visita alla Rocca riserva molte sorprese per i tesori e i segreti che vi sono custoditi. Vi si trovano mobili di gran pregio che vanno dal 1300 al 1700, panoramica unica su circa 500 anni di storia del mobile italiano. Bella la collezione di forzieri e cassapanche tra cui spicca una cassa dipinta risalente, si dice, alle crociate. Cunicoli misteriosi, passaggi oscuri, pozzi profondissimi e strani accadimenti hanno alimentato la leggenda di un fantasma, una bimba di circa 5 anni, figlia del feudatario, scomparsa nei sotterranei del castello nel 1375. La Rocca negli anni '70 è stata oggetto di un ampio intervento di rifacimento.
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