Cenni storici Sorge in posizione elevata nell'abitato del borgo, in un panorama che spazia sino al Mar Ligure. La fortezza è, infatti, collocata in uno strategico punto di transito sulla via di comunicazione fra Albenga e la Valle Tanaro. Il territorio fu feudo, insieme a Caprauna, di Bonifacio del Vasto fin dall'XI sec. I suoi figli lo affidarono ai Marchesi del Carretto di Calvesana, i quali nel 1320 ne infeudarono la famiglia Cepollini, facendolo diventare Castello dei Conti Cepollini. Fu questa famiglia, dopo il 1320, a far erigere il poderoso castello sia per uso abitativo, ma soprattutto come fortezza di controllo per la riscossione delle gabelle sulla merce in transito nella valle. È testimoniata, però, l'esistenza di una prima costruzione fortificata già alla fine del XI secolo. Alto entrò a fare parte dei possedimenti Sabaudi a partire dal 1736. Nel 1796 sia il borgo che il castello subirono gravi danneggiamenti a causa del passaggio delle truppe di Napoleone, che compromisero notevolmente la struttura e la saccheggiarono, dopodiché fu abbandonata per tutto l'Ottocento. Si deve attendere la fine del secolo per assistere alla nuova ripresa dei lavori di restauro, che comportarono l'abbattimento della parte superiore delle torri e la copertura dell'antica merlatura ghibellina con il tetto. Oggi il castello è di proprietà della Diocesi di Albenga. Caratteristiche della visita Pur conservando l'aspetto medievale originario, la costruzione, imponente ma elegante, è oggi uno dei manieri meglio conservati del territorio. Il lato verso la valle presenta al secondo piano una loggia costruita nel XV. Le feritoie delle torri e dell'antica facciata sono tracce di Medioevo mentre finestre, terrazzo e loggia sono dell'epoca residenziale. Gli interni evidenziano un ingresso unico per castellani e servitù attraverso un unico ampio scalone. Curiosità Nei dintorni: Castello di Casotto a Garessio; grotte di Bossea a Frabosa Soprana; passeggiate a cavallo, mountain bike e trekking Prodotti tipici: formaggi: Raschera dop, Murazzano dop, Toma Piemontese dop, Testun, Ormea... Vini: Dolcetto, Ormeasco Doc; altro: rapa di Caprauna, miele e funghi |
sabato 2 ottobre 2010
Castello dei Conti Cepollini di Alto e Caprauna
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
supporta il blog:
Condividi
Nessun commento:
Posta un commento