Le prime notizie del castello risalgono intorno all'anno mille quando la dimora storica era sotto la signoria dell'astigiano Raimondo Turco nato nel 1003 e morto nel 1092. Nei vari secoli fu centro di numerose contese fino a quando divenne proprietà di Casa Savoia e subì numerose ristrutturazioni per riparare i danni delle guerre e del tempo. Dopo essere stato possedimento di Angelo Veroli fino al 1929, venne acquistato dal conte montenegrino Hector Petrausch ed assunse l'attuale struttura.
Alla morte del Petrausch passò di proprietà al Sig. Barberis che fece molte ricerche con scavi sotterranei, per trovare il tesoro dei Farnese. Da molto tempo infatti circolava voce che un immenso tesoro fosse sepolto nei sotterranei del castello, soprattutto da quando si scoprì che sotto il maniero vi erano rovine di costruzioni precedenti assai estese e con numerosi cunicoli e sotterranei. Il signor Barberis, continuò le ricerche a suo tempo già iniziate dal proprietario precedente con l'aiuto di un ingegnere milanese che disponeva di un rilevatore elettronico di sua invenzione. La sensibilità dell'apparecchio ha permesso di fare un inventario visivo di questo tesoro. Nei sotterranei si trovano infatti decine di barilotti da soma pieni di monete d'oro e d'argento. Vi sono poi scrigni pieni di rubini, smeraldi, oro e brillanti.
Nel giardino del castello parte una galleria che penetra nella collina per una trentina di metri sino ad un antico pozzo. Il tesoro dovrebbe essere in fondo al pozzo nel quale si trova una scala a chiocciola che poi venne demolita per impedire che si raggiungesse la cripta.
Gli scavi di ricerca furono portati avanti per qualche tempo, anche con persone del posto, furono trovate parecchie monete d'oro, ma il rischio di cedimenti nelle gallerie consigliarono di interrompere l'attività.
Attualmente il castello è sede dell'Ente Concerti Castello di Belveglio, promosso e diretto dall'artista milanese Prof. Marlaena Kessick , nuova proprietaria del castello dal 1973.
Caratteristiche della visita
La visita comprende la sola concerti dal soffitto Settecentesco, i resti del ponte levatoio e la cappella gentilizia dell'Ottocento.
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