Il Castello di Carpineti svetta nella parte alta della Provincia di Reggio Emilia, ammirabile sia percorrendo il fondovalle del Secchia che quello del Tresinaro. Nonostante i secoli il mastio è ancora pressoché integro e si innalza su uno degli sproni rocciosi del crinale Fosola Valestra del monte Antognano. La rocca venne collocata strategicamente in questa posizione, con funzione prettamente difensiva. Il Castello venne realizzato sotto il dominio di Atto Adalberto, bisnonno di Matilde di Canossa. Nonostante la rovina e l'abbandono a cui il Castello è stato sottoposto negli ultimi due secoli, è ancora possibile leggere ancora buona parte delle strutture originali e difensive dei suoi edifici.
La struttura del complesso è riferibile a quella di un "castello-recinto" con una cinta a pianta irregolare prossima ad un trapezio. All'estremità del lato corto meridionale si trova un piccolo ambiente absidato che si configura come un torrione rotondo attraverso il quale si entrava nel castello. All'interno emerge una torre isolata a pianta quadrata, costituita da masselli di pietra ben squadrati. Le finestre con arco a pieno centro, poste sulle fronti meridionali e occidentali, insieme a quella sul prospetto settentrionale, fanno propendere per una datazione non posteriore al XIII secolo. Gli apparati difensivi murari del primo cerchio di mura racchiudono la chiesa di S. Andrea e il cimitero cinquecentesco; più internamente il Castello possiede una seconda cinta muraria con descrizione delle strutture difensive, che racchiude il cortile interno con una cappella dedicata a S. Maria Annunciata, il palatium, la cisterna e il mastio. Del castello oggi rimangono poderosi ruderi dominati dalla torre quadrangolare diroccata alla sommità. L'intera struttura è stata restaurata dal 1990 ai primi mesi del 1999. Il castello di Carpineti è situato su un importante crocevia di sentieri escursionistici: il sentiero Spallanzani e il sentiero Matilde
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