sabato 2 ottobre 2010

Castello di Monastero Bormida


Castello di Monastero Bormida

Cenni storici
Originariamente il castello era un monastero e la attuale torre era il campanile. Nel corso del XV secolo fu aggiunta una prima struttura difensiva dai marchesi del Carretto a cui fecero seguito successive ristrutturazioni ed ampliamenti, come l'arco di epoca medioevale che unisce il castello alla torre. La torre, alta 27 metri in stile lombardo, presenta fregi ed archetti pensili realizzati in mattoni e pietre. Oggi il castello ha una facciata seicentesca e mantiene sul retro la loggia cinquecentesca che è anche visitabile. La famiglia Carretto a metà del XIX secolo cedette la proprietà alla famiglia Della Rovere a cui seguì la famiglia Polleri di Genova che la vendette al comune, attuale proprietario.
Antistante al castello la caratteristica alzata a ponte e per accedere all'interno è necessario attraversare la vecchia porta di ingresso nell'antica cinta muraria.

Caratteristiche della visita
La visita inizia percorrendo il perimetro esterno del Castello per comprendere la collocazione e la storia della struttura nei secoli. Quindi si entra all'interno, nei piani nobili, le cui stanze, trasformate nel XVII secolo presentano pavimenti a mosaico e soffitti a vela e a crociera affrescati a motivi floreali e geometrici. I saloni ospiteranno il museo contadino, di prossima apertura. La visita prosegue con i camminamenti sulla cima e si conclude nelle spaziose cantine.

Curiosità
Nasce a Monastero Bormida Augusto Monti, il "professore" per antonomasia. Impegnato nella battaglia per il rinnovamento della società italiana, collabora a "La voce", "Nuovi doveri". A Torino nel 1924 è professore di italiano e latino al liceo classico D'Azeglio e diventa maestro di allievi eccezionali: Cesare Pavese, Massimo Mila, Giulio Einaudi, Leone Ginzburg, Salvatore Luna, Giancarlo Pajetta, Franco Antonicelli, Vittorio Foa, Tullio Pinelli. Augusto Monti nel tempo libero scrive "La storia di papà" - il suo capolavoro che divenne "I Sansossi"
Monumenti cittadini: Ponte romanico sul fiume Bormida, imponente struttura a schiena d'asino con piccole cappelle che anticamente erano posti di guardia. Il ponte di Monastero era l'unico transitabile tutto l'anno a partire dalla bassa valle. Chiesa parrocchiale antistante il Castello
Prodotti tipici: La polenta ottenuta dal "meria d'eut file" (il granturco con file di otto chicchi) e "el muliné ed Vesme" (il mugnaio di Vesime). "La puccia" un piatto unico tipico di langa e riscoperto dalla pro-loco di Monastero: una soffice polentina cotta in brodo di verdure (cavoli e fagioli) e insaporita da un soffritto di lardo e cipolla. Un volta cotta si condisce con burro e formaggio
Sport: Rete di sentieri per appassionati di trekking con itinerari di qualche ora fino a una intera giornata.
Il ponte Romanico è il punto di partenza dei sentieri Santa Giulia e delle 5 Torri. Info: +39 0144 88012 (Comune); Piazzola adibita al parcheggio camper
Eventi: Mercoledì delle Ceneri - Canto della Quaresima, cerimonia rituale che rappresenta l'ultimo addio della gente al Carnevale.
2' domenica di marzo: Sagra del Polentone. Dal 1573 questo evento nasce da cerimonie propiziatori. Secondo una leggenda il Marchese Del Carretto sfamò con polenta, frittata di cipolle e salsiccia un gruppo di calderai stremati dalla fame, che regalarono al paese l'enorme paiolo di rame in cui viene tuttora cotta la gigantesca polenta.
3 domenica di luglio - Fiera di San Desiderio, istituita con decreto del re Carlo Alberto, è appuntamento per mediatori, allevatori, macellai e appassionati del mondo contadino

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