La Situazione Patrimoniale di equilibrio
di un’azienda quando sono presenti rapporti corretti tra impieghi e
fonti di finanziamento, rapporti ottimali fra capitale proprio e
capitale di terzi, rapporti opportuni tra attivo immobilizzato e attivo
circolante.
Nello specifico i debiti a medio e lungo termine devono essere di importo inferiore agli impieghi a medio e lungo termine, i debiti a breve termine devono essere di importo inferiore agli impieghi a breve termine, l’azienda deve essere sufficientemente capitalizzata ossia dotata di mezzi propri, deve essere elastica e flessibile per questo motivo è importante che le immobilizzazioni non incidano notevolmente sul totale degli impieghi.
L'equilibrio patrimoniale dipende, oltre che dalla capacità di ripristinare la ricchezza consumata per effetto della gestione, anche dalle operazioni compiute con soggetti portatori di interessi istituzionali direttamente volte a modificare l'entità del patrimonio. Esso esprime l'attitudine dell'azienda ad accumulare e mantenere un ammontare di ricchezza (patrimonio) che sia congruo rispetto agli investimenti necessari allo svolgimento delle sue finalità istituzionali. L’azienda utilizza vari strumenti finanziari a sua disposizione nello svolgimento della propria attività e nel perseguimento della mission. In ogni caso è importante che i flussi delle entrate e delle uscite siano sempre coordinati per scadenza.
L'equilibrio patrimoniale ha carattere strutturale, in quanto si riferisce all'ordine compositivo dei
beni aziendali, visti come un complesso unitario colto in un dato istante della gestione.
vincoli di complementarità dei beni aziendali destinati congiuntamente a scopo produttivo fa si
che si debba prevenire a un giudizio sintetico mediante il quale il complesso dei beni viene
espresso come aggregato unitario di valori, tenendo conto anche delle relazioni reciproche
esistenti. Aggregato unitario di valori è un concetto misurazione complessiva e sintetica, del
complesso dei beni aziendali. Che rende quindi il capitale d'impresa, come un concetto di fondo di
valori e espressione del potere di acquisto di un'azienda.
Il capitale complessivo, espresso a valori, esprime un potere d'acquisto complessivo o capitale
lordo di funzionamento, a disposizione dell'impresa per i suoi scopi produttivi.
La condizione patrimoniale di equilibrio prospettico si configura in una dinamica correlazione tra
finanziamenti- capitale proprio e di credito – e investimenti, aventi carattere strutturale.
Il capitale lordo è ottenuto grazie alla copertura di capitali attinti da mercati, quindi capitali passivi
Nello specifico i debiti a medio e lungo termine devono essere di importo inferiore agli impieghi a medio e lungo termine, i debiti a breve termine devono essere di importo inferiore agli impieghi a breve termine, l’azienda deve essere sufficientemente capitalizzata ossia dotata di mezzi propri, deve essere elastica e flessibile per questo motivo è importante che le immobilizzazioni non incidano notevolmente sul totale degli impieghi.
L'equilibrio patrimoniale dipende, oltre che dalla capacità di ripristinare la ricchezza consumata per effetto della gestione, anche dalle operazioni compiute con soggetti portatori di interessi istituzionali direttamente volte a modificare l'entità del patrimonio. Esso esprime l'attitudine dell'azienda ad accumulare e mantenere un ammontare di ricchezza (patrimonio) che sia congruo rispetto agli investimenti necessari allo svolgimento delle sue finalità istituzionali. L’azienda utilizza vari strumenti finanziari a sua disposizione nello svolgimento della propria attività e nel perseguimento della mission. In ogni caso è importante che i flussi delle entrate e delle uscite siano sempre coordinati per scadenza.
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