Il Castello di Montegibbio si innalza su un poggio, una collina che domina il paesaggio sottostante, a circa 6 chilometri da Sassuolo. L'impianto del fortilizio è quello di un castello-recinto, le cui mura abbracciano la sommità della collina cingendo una corte, cui si accede dopo una breve salita. Nella sua irregolarità si adatta alla sommità del colle, ripetendo la tipologia della corte chiusa propria del mondo feudale. Per sapere lo stato architettonico del castello alla fine del 1600, è utile osservare il dipinto dedicato alla “Madonna in gloria con Sant’Antonio, Santa Lucia e Sant’Alberto” che si trova nella Chiesa dedicata a S. Pietro, nel quale appare uno scorcio di paesaggio, definito "il Castello".
Dell'architettura medievale oggi è rimasto solo il mastio, che conserva ancora l'originario portale sopraelevato, seppur alterato. All'interno del borgo, cui si accede attraverso un portale che venne realizzato in pietra arenaria e laterizio, si trovano alcuni fabbricati rustici, il Palazzo Signorile, la Chiesa di San Pietro e la canonica. Gli interni del Palazzo, tutti affrescati con temi e motivi di gusto medievale, sono ancora arredati con mobili, tendaggi, lampadari e suppellettili originali. Delicate decorazioni Rococò rallegrano i corridoi d’accesso all’ultimo piano.
All’interno della corte, nel maggio 2003, è stata inaugurata l'Acetaia comunale di Sassuolo, curata dai custodi dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena - Comunità di Sassuolo. I Custodi si avvalgono della competenza e dell'esperienza della Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto. La visita all'acetaia è sempre possibile durante il corso dell'anno, su appuntamento.
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