mercoledì 29 settembre 2010

Fortezza delle Verrucole

Verrucole sorge al centro dell'alta Garfagnana e il suo castello, anche detto Fortezza, è considerato la più importante vestigia medievale della zona. Tracce di antichissimi insediamenti in loco sono costituiti da numerosi ritrovamenti neolitici, da una necropoli Ligure (presso San Romano), dal percorso della romana Via Clodia, ma le prime testimonianze scritte risalgono al medioevo. Il territorio era diviso e conteso fra due signorie feudali: i conti di Bacciano, del cui castello non esistono più tracce, e dei ben più potenti Gherardinghi, che ebbero la loro sede nel castello delle Verrucole fino al 1285.
L'unica porta di accesso.
Con il declino delle realtà feudali l'area di San Romano divenne per un brevissimo periodo un libero comune, ben presto l'espansione di Lucca nella Garfagnana al fine di controllare i passi e le vie verso il nord dell'alta valle del Serchio portò alla sottomissione del possente castello. Per i secoli successivi Verrucole non conobbe pace: conteso fra Fiorentini, i marchesi Malaspina e gli Estensi fu sovente al centro di aspre battaglie. L'ultima risale al 1520 allorchè, in possesso Estense, fu assediato dall'esercito Fiorentino. Finalmente dalla seconda metà del 1500 i duchi d'Este consolidarono il loro dominio sulla valle ed essa rimase sotto il loro controllo fino all'unità d'Italia.
Come detto tutta la storia dell'alta Garfagnana è passata fra le mura, oggi in rovina, del castello di Verrucole che grazie alla sua posizione su un rilievo di circa 600 metri d'altezza domina le Alpi Apuane, gli Appennini e gran parte del fondovalle. La sua origine medievale è chiara nelle sue forme: originariamente era costituito da due nuclei posti all'estremità del colle, la 'Rocca Tonda' al vertice più elevato a sud e la 'Rocca Quadra' a nord. La Rocca Tonda è anche il nucleo più antico probabilmente dell XI° secolo, costituito da un massiccio mastio di forma ottagonale (che nelle forme ricorda non poco quello del non lontanissimo Castello di Aghinolfo) al quale si accede salendo una ripida scala in pietra, all'interno vi erano le stanze del signore poste su due piani. Si notano ancora i resti delle cucine e di altri locali. Ai piedi della scalinata sorgeva la cappella della quale possiamo ammirare due colonne con capitelli scolpiti. Il mastio è dotato a sud di un recinto merlato che racchiude il cortile interno. Altre due cortine merlate partono verso nord e, adeguandosi perfettamente ai margini dello strapiombo che circonda il rilievo, raggiungono l'estremità opposta.
L'estremità nord dove sorgeva la Rocca Quadra.
Qui sorgeva la 'Rocca Quadra', nucleo prettamente militare del complesso, oggi totalmente scomparso e sostituito da due bastioni fatti costruire dagli Estensi i quali fino alla metà del 1600 mantenevano in loco un castellano con una guarnigione dotata di pezzi d'artiglieria leggera. Questa parte del castello è dotataanche di gallerie sotterranee di contromina, usate anche come polveriere. Come detto i due nuclei sono uniti da due cortine murarie merlate, dotate al centro di due torri a semicerchio, feritoie e di camminamento di ronda. L'area così racchiusa fra le due Rocche costituisce la piazza d'armi, dove trovavano posto anche altri edifici. Nella cortina Ovest si apre l'unica porta di accesso al complesso, sormontata da apparato a sporgere.
Per anni abbandonato e ridotto a un ammasso di ruderi invasi dalla vegetazione, tanto da temere un definitivo collasso delle strutture, il castello di Verrucole è oggi gratuitamente riaperto al pubblico dopo anni di attento restauro che lo hanno riportato alla sua antica scenografica bellezza. Già in lontananza le sue mura, dotate di una merlatura quasi perfettamente intatta, sembrano ordinare al passante di rendere omaggio alla sua potenza. Percorrendo le poche centinaia di metri che dal paese, dove occorre lasciare l'auto, ci portano al castello ci rendiamo conto di quello che può aspettarci una volta giunti alla vetta: una vista mozzafiato su tutta l'area circostante. Personalmente ritengo Verrucole uno degli esempi più belli di castello medievale Toscano nonchè di restauro conservativo perfettamente riuscito e non ho paura a paragonarlo ai famosi castelli Catari della Francia meridionale, precisamente ad un Peyrepertuse in miniatura! (A buon intenditor poche parole).

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