giovedì 30 settembre 2010

Rocca Calascio [L'Aquila - Italia]


L'Abruzzo possiede un vastissimo patrimonio di castelli, tanto da meritarsi l'appellativo di 'libro aperto' sulla storia dell'incastellamento e dello sviluppo dell'architettura fortificata. Le valli e le scenografiche montagne sono spesso impreziosite da villaggi fortificati, rocche, castelli e torri che incidono fortemente sul paesaggio. Questo insieme storico-naturalistico riesce ancora oggi, come in poche altre parti d'Italia e forse d'Europa, a riportarci indietro nel tempo, grazie anche alla semi-inaccessibilità e dei secoli di isolamento patiti da questi insediamenti. Il posto d'onore spetta a Rocca Calascio...

Clicca per ingrandire la foto:
[immagini © Paolo Ramponi 2002]
... che con i suoi quasi 1500 metri di altitudine è il castello più alto d’Italia e fra i più elevati d'Europa, oltre che uno dei più antichi centri abitati dall'uomo in Abruzzo.

E' una delle fortificazioni che maggiormente si fonde con l'impervio territorio roccioso che lo circonda, costruito interamente in bianchissima pietra calcarea e posto a cavallo di una cresta a dominio della valle del Tirino e della piana di Navelli. Da qui si può godere di una spettacolare panorama su Campo Imperatore e il Gran Sasso. Il suo ruolo principale era quello di controllare il più importante percorso tratturale aquilano che passava sotto le sue mura.

Il maschio centrale di forma quadrata, oggi parzialmente scapitozzato, sembra essere stato una torre d'avvistamento altomedievale, se non addirittura romana. L'ingresso è posto a circa 5 metri da terra. Attorno ad esso si è sviluppata una cinta muraria quadrata dotata di singolari torrioni circolari ad ogni angolo, fortemente scarpati ma privi di apparato difensivo a sporgere.

Le sue non grandi dimensioni rendevano Rocca Calascio adatta solo a scopi militari e ad ospitare un esigua guarnigione, per questo ai suoi piedi si sviluppò il borgo, ben presto cinto anch'esso da mura, per difendere la popoalzione dalle scorrerie di invasori e pirati, che dalla costa sempre più spesso interessavano anche le valli più remote.

La Rocca e collegata al borgo da un ponte in legno, un tempo retrattile. Nel 1703 un disastroso terremoto ha danneggiato il castello ed l'abitato di Rocca Calascio: furono ricostruite solo le case nella parte più bassa e molti abitanti preferirono trasferirsi nella sottostante Calascio, paese di recente origine.

La parte alta è disabitata dagli ultimi anni '50, anche se ultimamente qualche casa è stata restaurata e in una di queste oggi possiamo trovare un rifugio-ristorante-ostello.

Anche il castello è stato oggetto di restauri e consolidamenti, tanto che oggi è pienamente e gratuitamente fruibile. Molti di voi lo ricorderanno come il castello diroccato nel film Lady Hawke.

Attenzione però, alcune aggiunte in cartapesta e legno eseguite per esigenze cinematografiche possono trarre in inganno l'osservatore meno attento.

In ogni caso un'escursione fino alla Rocca di Calascio è quanto di più suggestivo un amante dei castelli può trovare, allo stesso livello dei ben più pubblicizzati Castelli Catari della Linguadoca.

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