Il castello è raggiungibile seguendo la SS408 che porta a Siena seguendo le indicazioni.
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Il poderoso cassero con un tratto superstite delle mura. |
Su un poggio nel cuore del Chianti sorge il Castello di Tornano, dotato di uno dei casseri più belli e particolari fra tutti quelli dei castelli medievali di questa zona. Già dai primi anni successivi al mille Tornano era sede di una curtis e il suo nome compare spesso come luogo di stipula di molti contratti nelle carte conservate nella vicina Abbazia di Coltibuono. Il castello fu proprietà del nobile senese Guarnellotto dei Mezzolombardi al quale nel 1167 fu sottratto dall'imperatore Federico I, per essersi ribellato alla sua autorità, e dato a Ranieri de' Firidolfi Ricasoli. Questo solo sulla carta in quanto Guarnellotto, appoggiato da Siena, continuò a mantenere il controllo di Tornano e del vicino castello di Campi, entrambi sede delle sue spavalde imprese.
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Il paesaggio del Chianti visto dal Cassero. |
Solo quando il castello passò nel contado fiorentino, dopo il lodo di Poggibonsi, fu sottratto a Guarnellotto, ma Siena non rinunciò facilmente a Tornano che, grazie alla sua posizione su una collina a controllo del torrente Massellone, era una pedina importante nello scacchiere del Chianti. Nel 1229, dopo un lungo assedio, le armate senesi espugnarono il castello ma solo sei anni dopo ne perdettero definitivamente la sovranità. Nel 1400 Tornano fu fortificato in modo eccellente dai Ricasoli e durante le invasioni Aragonesi riuscì a resistere alle truppe nemiche. Non ci fu invece niente da fare nel 1530 quando le truppe imperiali lo espugnarono.
Oggi, scomparse gran parte delle mura e altri edifici, è il cassero, in pietra con la particolare forma trapezoidale, a dominare il poggio di Tornano. Tutto il complesso è stato restaurato di recente ed ospita una struttura agrituristica di primo livello ed una fattoria.
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