Sistema montuoso dell'Europa centrale che si allunga ad arco per ca. 1300 km dalla confluenza della Morava nel Danubio (Slovacchia) fino alle Porte di Ferro del Danubio (Romania), racchiudendo la pianura ungherese e bordando a E la Transilvania "Per la cartina geografica vedi pag. 492 del 5° volume. " . "Per la cartina geografica vedi il lemma del 5° volume." I Carpazi collegano le Alpi (da cui sono separati dal bacino di Vienna) ai Balcani e la loro formazione è legata al corrugamento della catena alpina; formatisi alla fine del Mesozoico e nel Cenozoico, furono interessati nel Pleistocene da una glaciazione limitata: fratture e sprofondamenti delle parti marginali provocarono la fuoruscita di materiali effusivi, così che le rocce effusive, quasi assenti nelle Alpi, hanno qui una rilevanza notevole. All'ossatura di rocce cristalline si accompagnano, lateralmente, formazioni arenacee e fliscioidi, meno resistenti e quindi più facilmente erodibili; per questo i Carpazi presentano elevazioni di molto inferiori a quelle delle Alpi (pochissime cime superano i 2500 m) e una morfologia più dolce. Il sistema montuoso fa da spartiacque tra il Mar Baltico e il Mar Nero, convogliando le acque al primo attraverso la Vistola e al secondo attraverso il Danubio e i suoi affluenti Váh, Nitra, Hron, Tibisco, Mures, Olt, Arges, Siret, Prut. I Carpazi vengono distinti solitamente in tre sezioni: Carpazi Occidentali (sezione nordoccidentale), Carpazi Orientali (sezione centrorientale) e Carpazi Meridionali (o Alpi Transilvaniche, sezione sudorientale) . I Carpazi Occidentali (o Slovacchi), dalla confluenza della Morava nel Danubio fino al passo di Užok (889 m), presentano un arco esterno che inizia presso Bratislava (Repubblica Slovacca) con i Piccoli Carpazi (Malé Karpaty, 768 m) e prosegue nei Carpazi Bianchi (Bílé Karpaty, 970 m), nel massiccio di Javorník (1071 m), negli Alti Beschidi (Babia Hora, 1725 m) e nei Bassi Beschidi, attraversati dai passi di Dukla (502 m) e di Łupków (657 m); e un arco interno, costituito dalle aspre e ardite vette dei Tatra Occidentali (monte Bystrá, 2248 m), degli Alti Tatra, culminanti a 2655 m s.m. nel picco Gerlach (Gerlachovský štít), la cima più elevata di tutto il sistema, e dei Bassi Tatra (monte Ďumbier, 2043 m). A SE del passo di Užok si estendono i Carpazi Orientali (o Moldavi), costituiti dai Carpazi Selvosi (monte Goverla, 2061 m) in cui si apre il passo di Jablonica, o Porta dei Magiari (931 m), dai monti Rodna (2305 m), dai monti Călimani (2102 m) e dai monti Harghita, cui si addossano a W numerosi rilievi vulcanici fortemente mineralizzati. Il passo di Predeal (1040 m) e la valle del fiume Prahova dividono per tradizione i Carpazi Orientali da quelli Meridionali; secondo alcuni autori, invece, i Carpazi Meridionali si possono far iniziare dal passo di Oituz (869 m). Costituiti essenzialmente da rocce cristalline, i Carpazi Meridionali hanno un aspetto più massiccio e superano i 2500 m s.m. nei monti Moldoveanu (2543 m), Negoiu (2535 m), Parîngul Mare (2518 m), Peleaga (2509 m), ecc. Qui il modellamento glaciale è stato più intenso e più forte è l'azione erosiva dei fiumi che scendono alla Valacchia (l'Olt ha addirittura tagliato la catena, catturando un antico affluente del Mures). La catena nel suo insieme è considerata l'ultimo rifugio europeo per alcune specie animali minacciate (orso bruno, lupo, lince) e un importante serbatoio di biodiversità. Una convenzione per la protezione e lo sviluppo sostenibile dei Carpazi è stata sottoscritta nel 2003 da tutti i sette Stati attraversati dalla catena (Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Ucraina, Serbia e Romania). In slavo, polacco e russo, Karpaty; in ucraino, Karpati; in romeno, Carpati; in ungherese Kārpātok; in tedesco, Karpaten (ant. Karpathen).
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