re d'Ungheria (1175-1235). S'impadronì del trono alla morte del fratello Emerico esiliandone il figlio Ladislao III (1205). Cercò di assicurarsi l'appoggio della nobiltà con donazioni dei possessi della corona indebolendo il suo regno, che poggiava sui grandi feudatari. Sua moglie Gertrude di Merania fu assassinata da nobili ribelli. Autore nel 1217 di una crociata fallimentare in Terra Santa (la quinta), emanò poi la Bolla d'oro del 1222, detta la Magna Charta ungherese, con la quale concedeva alla nobiltà numerosi privilegi, tra cui l'esenzione dalle imposte.
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