lunedì 27 settembre 2010

CALAMARO GIGANTE


Ia specie  Architeuthis, appartenente alla classe dei Cefalopodi, comprende otto specie.
La più grande è il "calamaro gigante" può raggiungere i 25 m di lunghezza e le 2 t di peso, ed è il più grande invertebrato vivente; abita le acque degli oceani, a profondità comprese fra i 300 e i 1000 m e viene predato dai capodogli.
Il primo calamaro gigante vivente che sia stato filmato e fotografato è un "Architeuthis Princeps" di 8 metri, individuato nel Pacifico Settentrionale nel Settembre 2004 da una troupe giapponese formata da Tsunemi Kubodera, del museo nazionale della scienza e Kyoichi Mori che fa parte di un gruppo per l'osservazione delle balene. Il fatto è avvenuto nelle acque delle isole Ogasawara, a 1000 chilometri da Tokyo. Il calamaro è stato attirato da un'esca a 900 metri di profondità e si è impigliato con i suoi tentacoli nella barca dei due studiosi. Solo dopo 5 ore di tentativi di liberare il tentacolo dalla barca il calamaro si è dileguato nei fondali marini.
Fino ad allora la prova dell'esistenza di queste creature era stata confermata solo dai corpi senza vita dei calamari che erano stati ritrovati su diverse spiagge del mondo.
Le immagini del calamaro gigante scattate a 900 metri di profondità.
È stato ipotizzato che le antiche storie dei marinai che parlavano di giganteschi esseri tentacolari (come il Kraken) che si avvinghiavano alle navi non sempre fossero frutto della fantasie.
Alcuni studiosi moderni hanno ipotizzato l'esistenza di calamari giganti in grado di superare i m 30 di lunghezza.
Fonte:wikipedia l'encicopledia libera

Ecco alcuni dei numerosi esempi di Calamari Giganti ritrovati spiaggiati:
-(21 December 2001) Un calamaro di 7 metri di lunghezza spiaggiato.Fonte:www.abc.net.au

-(11 agosto 2003) Appassiona gli studiosi il polpo gigante rinvenuto in Cile Fonte:newtoncorriere.it
Lungo quasi 13 metri e largo cinque, l'organismo marino che si è arenato sulla spiaggia.
Un analogo esemplare rinvenuto solo 107 anni fa.

Cercava balene arenate nell'estremo sud del Cile, e si è invece trovata davanti un gigantesco polpo, scoprendo poi, grazie ad uno zoologo italiano, che l'unico esemplare apparentemente simile era stato visto e fotografato nel 1896 in Florida.
La singolare avventura è accaduta il 23 giugno scorso alla veterinaria Veronica Altayò mentre, insieme alla cineasta Elsa Cabrera ed altri membri del Centro di conservazione dei cetacei (CCC), stava percorrendo la spiaggia di Los Muermos, che s'affaccia sull'Oceano Pacifico ad oltre 1.000 chilometri al sud di Santiago, alla ricerca di balenotteri finiti sull'arenile, come accade sovente in questo periodo.
Improvvisamente è apparsa ai suoi occhi un'enorme massa grigiastra semiputrefatta. Appunto un polpo lungo 12,40 metri, largo cinque ed alto uno e di ben 13 tonnellate di peso. La carcassa dell'animale - secondo gli esperti - potrebbe essere stata gettata sulla spiaggia dalle violente mareggiate che nelle ultime settimane si sono ripetute nella zona.
Ad arguire che potrebbe trattarsi di un Octupus giganteus,ampiamente citato nei trattati di criptozoologia (la scienza degli animali che vivono in ambienti inaccessibili) è stato un esperto in tale particolare branca, lo zoologo italiano Lorenzo Rossi, al quale Elsa Cabrera ha subito inviato un e-mail con foto e misure dell'inedito gigante dei mari. Ed è stato appunto lui, ha fatto sapere la cineasta in una conferenza stampa, a dirle che esiste una sola foto di un polpo simile scattata 107 anni fa in una spiaggia statunitense.
Elsa Cabrera ha anche reso noto che sono già stati inviati campioni del presunto Octupus giganteus ad esperti francesi, facendo però infuriare quelli locali. 'I francesi non ce li restituiranno più', è sbottato Esteban Carreno, esperto cileno in cefalopodi e membro del Museo nazionale di storia naturale di Santiago che ha un laboratorio specializzato su tali specie marine. Cabrera ha promesso che ne farà avere anche a lui.
Intanto, un altro specialista cileno, Juan Carlos Cardenas, dell'organizzazione Ecooceanos, ha assicurato che gli Octupus giganteus vivono a profondità tra i 2.000 ed i 3.000 metri, che è rarissimo che risalgano alla superficie e che, probabilmente, quello scoperto da Veronica Altayò sulla spiaggia di Los Muermos arrivava da oltre la piattaforma continentale del Cile.
Altrettanto misteriosi dei polipi sono i calamari giganti, cefalopodi dotati di dieci tentacoli, nessun esemplare dei quali è mai stato catturato vivo. Sono ritenuti fra le più grandi creature viventi, ma tutto quel che se ne sa è stato acquisito tramite le carcasse che ogni tanto affiorano o approdano sulle spiagge.
I calamari giganti sono il cibo preferito dei capodogli: proprio grazie ai resti trovati nello stomaco e alle cicatrici delle ventose sulla pelle dei cetacei si è potuto stabilire che ne esistono esemplari lunghi oltre trenta metri. Giusto un anno fa venne trovato morto su una spiaggia della Tasmania, in Australia, un calamaro gigante dai tentacoli lunghi 18 metri.
-(anno 2005) Riesenkalmar Germania, ritrovato calamaro giganteArchiteuthis, non è l'unico esemplare ritrovato in queste zone..Fonte:http://www.tintenfische.com


CURIOSITA'
-Anche al Calamaro Gigante, come al suo "cugino" degli abissi Oar_fish, sono stati dedicati alcuni francobolli:
-Un francobollo che rappresenta invece un Kraken:

-Il Santo Calamaro Gigante: Saint Architeuthis opera di Skot Olsen, nel sito di Olsen potete trovare altre raffigurazioni di calamari giganti.
APPROFONDIMENTI
IL KRAKEN
Kraken, di cui si parla soprattutto nella mitologia norrena ma senza che vi sia mai il suo nome, è una gigantesca creatura marina, probabilmente un calamaro gigante.
Si diceva che vivesse nelle profondità del mare per lungo tempo, per poi salire a riposare in superficie. Quando si trovava sulla superficie dell'acqua, i marinai scambiavano la creatura per una catena di piccole isole, a volte anche fermandosi su di lei e allestendo accampamenti, per poi finire affogati una volta che si fosse inabissata. Fu solo in seguito che, nei miti, venne dato a Kraken un lato più romanzato, aggiungendo che essa attaccava solo le navi su cui si trovavano uomini corrotti, lasciando quelle dei giusti intatte.
Si pensa che Kraken abbia tentacoli giganteschi, in grado di ghermire anche le navi più grandi.
Come il serpente Miðgarðsormr dei miti norvegesi, si crede che Kraken riemergerà in superficie alla fine del mondo.
Il danese Erik Pontoppidan pubblicò, nel 1752, una Storia naturale della Norvegia nella quale parla del Kraken, una specie di gigantesco serpente marino li cui dorso è lungo un miglio e mezzo.
The Kraken è anche il titolo di una poesia di Tennyson.
Nel 1983, dalla penna dei fumettisti spagnoli Antonio Segura e Jordi Bernet, nasce una serie intitolata Kraken: atmosfere di terrore con spunti polizieschi e fantascientifici. Nella futuribile megalopoli di Metropol, uno speciale corpo paramilitare guidato dal tenente Dante intraprende una lotta senza quartiere contro il mostro Kraken che si aggira nei sotterranei della città e divora le sue prede in un groviglio di tentacoli.
Fonte:wikipedia l'encicopledia libera

-Un sito per approndire le tipologie di "mostri degli abissi".-seasky.org/monsters/sea

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