mercoledì 29 settembre 2010

Castello di S.Leolino

Il castello di S.Leolino sorge su un colle di quasi 600 metri d'altezza lungo la strada che collega Londa alla frazione di Vierle, nella valle del torrente Moscia. Nel medioevo tutta la zona era feudo dei conti Guidi di Battifolle i quali eressero più di una fortificazione a controllo dell'importante via di comunicazione che da qui portava in Casentino.

Di questi castelli S.Leolino è quello che conserva ancora i resti più imponenti, gli altri sono o definitivamente scomparsi o trasformati in ville senza più tracce delle antiche fortificazioni. La presenza della roccaforte di S.Leolino è testimoniata fin dal 1100 e la sua importanza è confermata dal fatto che dava il nome anche alla contea circostante, che nel 1367 fu lasciata in feudo dalla repubblica Fiorentina al Conte Guido, figlio del conte Ugo di Battifolle.


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Ancora mura fra la vegetazione.
In seguito alla ribellione del conte stesso contro Firenze, L'area ritornò sotto il controllo Fiorentino e fu assegnata  al Vicariato di Poppi. Temendo un ritorno dei signori sconfitti i castelli di Vicorati e S.Leolino, i più importanti, vennero distrutti nel 1375 e non risulta siano stati in seguito riadattati per fini bellici.

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L'accesso ai sotterranei.
La situazione restò immutata fino al circa la metà del XVII° secolo, quando il feudo passò per diritto di successione a Ortensia di Francesco Guadagni, che per amministrare il territorio fece erigere un palazzo a poca distanza dal castello, già diruto.

Detto palazzo fu poi trasformato in villa dai successivi proprietari Dufour-Berte. Le rovine del castello sono molto suggestive e rendono bene l'idea della sua potenza passata. Stupendo è il potente torrione a forma poligonale con angoli smussati che ancora si erge fra gli scarsi  resti delle mura, uno dei più alti e rari esempi di fortificazione medievale di siffatto aspetto.

I locali sotterranei del castello sono stati invasi dall'acqua filtrata da una falda, creando una specie di lago e aumentando così la particolarità del luogo. La leggenda vuole che da qui partisse un cunicolo scavato nella roccia collegato agli altri manieri vicini.

L'area dove sorge il castello è privata e recintata, essendo parte dei terreni della sopracitata vicina villa. Non sono libera,mente visitabili ma, se fortunati, è possibile convincere il contadino che ha in cura i terreni a lasciarvi esplorare le suggestive rovine.
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