La promessa non fu però mantenuta o mantenuta solo in parte, infatti da in un diploma imperiale dell'inizio del XIII° secolo viene confermato il dominio della famiglia dei conti Alberti sul castello di Pogna.
Questa può essere considerata una delle ultime manifestazioni ufficiali del velleitario potere feudale nella zona, che con la distruzione di Semifonte, avvenuta nel 1202, aveva di fatto perduto ogni potere nei confronti del comune fiorentino. La definitiva distruzione di Pogni avvenne nel 1312 ad opera dell'esercito di Arrigo VII e risale a tale data l'abbandono della roccaforte. Nel 1382 le fortificazioni vennero riattivate per l'ultima volta e per un breve periodo dalla signoria di Firenze.
Ancora oggi gli imponenti, ma purtroppo scarsissimi, ruderi svettano su un poggio, detto poggio di Marcialla dal nome del vicino paese, a dominio della valle dell'Elsa. Rimane un'alta torre parzialmente diroccata e alcune strutture murarie sparse, utilizzate in parte dalle costruzioni rurali sorte in seguito ai piedi dei ruderi.
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