Sulla sommità di una collina situata tra il territorio della Val di Chiana e la splendida Val d’Orcia sorge il Castello di Sarteano attorno al quale si sviluppa ad arco il borgo del paese che conserva ancora un impianto medievale.
Delle quattro cinte murarie antiche - l’ultima delle quali arrivava ad abbracciare l’intero borgo – resta integra quella edificata dalla Repubblica di Siena intorno alla metà del XV sec; essa abbraccia il mastio centrale ed è completata, nel lato di levante, da due torrioni circolari raggiungibili attraverso il camminamento di ronda. L’intervento architettonico ad opera di Siena è siglato dal lunettone sovrastante il ponte levatoio nel quale campeggia la lupa senese e la sovrastante balzana.
Il Castello conserva ancora alcuni elementi costruttivi che ne sottolineano l’importanza dal punto di vista difensivo rendendolo pressoché inespugnabile. Infatti lo spessore delle mura alla base del mastio centrale è di circa sette metri e, in corrispondenza del primo ponte levatoio, sono visibili i resti di un antico fossato che veniva riempito di materiali incendiabili in caso di assedio. Un altro elemento particolarmente interessante, oltre alla quasi totale assenza di finestre, è che l’unico ingresso esistente fino al 1699 era costituito da una scala adiacente alla cinta muraria che attraverso un ponte levatoio immetteva all’interno del primo piano del mastio, in tal modo il nemico poteva essere facilmente esposto al tiro dei difensori. Di particolare interesse è il portone originale in ferro al termine del ponte levatoio che reca incisi gli stemmi delle famiglie dei capitani che hanno abitato il cassero.
Il mastio centrale si compone di quattro piani e la sommità è coronata da un terrazzamento dal quale si può ammirare l’intera Val di Chiana, i laghi di Chiusi, di Montepulciano il Trasimeno ed infine il Monte Cetona. In ogni piano sono ancora visibili resti di camini, rudimentali gabinetti e lavandini costruiti in travertino.
La scala a chiocciola segreta collega direttamente l’ultimo piano del Castello con il pianterreno ed è un elemento molto interessante poiché costituiva l’ultima via di fuga in caso di assedio; infatti, attraverso un camminamento sotterraneo oggi scomparso, essa conduceva in aperta campagna.
Le più antiche notizie riguardanti il Castello risalgono al 1038 e si riferiscono ad un atto di cessione stipulato all’interno delle mura del Mastio Centrale. A partire dal 1379 Sarteano e il suo Cassero si unirono in accomandìgia con Siena. Data l’importanza strategica della sua posizione di confine, il Castello subì attraverso i secoli numerosi assedi, tra i quali quello di Cesare Borgia del 1503. Dopo la resa di Siena, avvenuta nel 1555, anche Sarteano con il suo Castello furono occupati dai Medici i quali resero inoffensiva la Rocca interrandone parzialmente alcune delle sue strutture di difesa. Nel 1617 il Granduca Cosimo II donò il Castello in proprietà perpetua a Brandimarte Fanelli e a tutti i suoi discendenti in linea mascolina.
La proprietà del Castello rimase alla Famiglia Fanelli fino al 1998, anno in cui fu acquistato dal Comune di Sarteano. Dopo un lungo restauro, dal Maggio 2006, il Castello è stato aperto al pubblico, per informazioni rivolgersi alla cooperativa che gestisce la struttura: soc. coop. Clanis Service (telefono 0578 20530).
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