domenica 26 settembre 2010
Continente MU
Le descrizioni più particolareggiate dei continenti perduti e delle persone sono state fatte dallo scrittore e teosofo W. Scott-Elliott, che ha scritto due cronistorie pubblicate nel 1896 e nel 1904. Elliott raccontò che gli atlantidesi vivevano in una società semi-totalitaria dominata da una classe che sapeva sfruttare una serie di prodigi tecnologici.
Viaggiavano a centosessanta chilometri orari, su aeronavi che andavano con un carburante chiamato vril, una sorta di forza vitale che agiva da propellente, in modo simile alla reazone che avrebbe ora un motore a reazione moderno. Elliott, nel suo libro “La storia di Atlantide” e “La Lemuria Perduta”, descrisse l’aspetto dei lemuri, molto più alti della media, con la pelle molto scura.
Nel suo scritto Elliott racconta di come abbia scoperto della fine di Lemuria, caduta sotto l’esplosione dei vulcani. Le persone perirono a causa del fumo, del fuoco e dei detriti e Atlantide fu sommersa da un’onda gigantesca. Con i suoi scritti si trovano care che spiegano la posizione dei continenti nel passato.
Il lavoro che Elliott fece nei suoi due testi teolosofici vennero poi uniti in uno solo, nel 1925, con il nome di entrambi. Elliot sosteneva che le informazioni su Atlantide gli arrivassero da poteri occulti, ovvero messaggi psichici che, attraverso gli eoni, potevano venir captati. In realtà non ha mai precisato quali dati derivasse da questo e quali, invece provenissero dalle teorie e parole di madame Blavatsky.
Secondo le carte, le si possono vedere all’indirizzo http://www.erbzine.com/mag11/1122.html, Atlantide era un continente vastissimo, non l’isoletta che molti considerano o di cui oalrano, se un continente del genere, si fosse inabissato, sarebbe impossibile non trovarlo sul fondo dell’oceano.
La sua costa si estendeva praticamente per tutta la costa del Sud America e arrivava quasi a toccare l’Africa, per questo, lo studio di popolazioni americane e africane avrebbe portato al ritrovamento di animali e caratteristiche simili. Per questo Maya e popolazioni egiziane avrebbero molte cose in comune e si ritrovi del greco nella lingua maya, almeno così sostiene Scott-Elliott.
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