La vera storia di S.Gennaro protettore di Napoli
![](http://www.surrentum.com/wp-content/uploads/2007/11/sangennaro1.jpg)
Pochi sanno che Ianuario era il vero nome di S.Gennaro. Discendeva, infatti dalla famiglia gentilizia Gens Januaria sacra al bifronte dio Giano. Qundi Gennaro (trasformazione napoletana di Ianuario) non era il suo nome, bensì il cognome. Fonti non ufficiali affermano che il suo nome fu Procolo.
(a lato il busto in argento esposto nel Duomo)
Al di la' di questo, che andava chiarito, Gennaro resta, senza dubbio, una delle figure piu' famose nel panorama partenopeo e si puo' tranquillamente affermare che e' noto in tutto il mondo. La vicenda che vide coinvolto Gennaro, avveniva nella prima meta' del III° secolo, in piena persecuzione cristiana da parte di Diocleziano.
A quei tempi, Gennaro, vescovo di Benevento (si, di Benevento e non di Napoli!), insieme a Desiderio e Festo (uno lettore, l'altro diacono) si reco' a Pozzuoli per fare visita ai fedeli. Saputo di questo viaggio, Sessio (diacono dell'odierna Miseno) gli ando' incontro. Quest'ultimo venne, pero', fermato lungo la strada ed arrestato per ordine di Dragonzio, giudice anticristiano.
Saputo dell'accaduto, i tre (Gennaro, Festo e Desiderio) sentirono il dovere di far visita all'amico finito in carcere a causa loro. Dragonzio approfitto' dell'occasione per arrestare anche i tre. La sentenza fu di adorazione forzata degli idoli agli altari pagani. Naturalmente i tre si rifiutarono.
(a lato un busto del Santo di Cosimo Fanzago)
Al rifiuto, Dragonzio sentenzio': divorati dalle belve nell'anfiteatro. Si scateno' la ribellione della comunita' cristiana che ottenne solo la conversione della pena: decapitazione.
A sentenza eseguita, alcuni cristiani si incaricarono di seppellire i martiri e di conservare un po' del loro sangue, rito usuale all'epoca dei fatti. Il sangue di Gennaro fu tenuto in custodia dalla sua nutrice mentre il corpo veniva sistemato prima a Fuorigrotta e poi in quelle che oggi sono le Catacombe di S.Gennaro a Capodimonte.Cio' avvenne circa un secolo dopo la sua morte, durante il mese di Aprile, in cui ancora oggi si ritualizza una delle due liquefazioni annuali.
Fu proprio in questo periodo, secondo alcuni storici, che si verifico' la prima liquefazione. Si noto' che, in vicinanza delle ossa del Santo, il contenuto delle ampolle da solido diventava liquido. Ma la data ufficiale della prima liquefazione e' il 1389.
(a lato le ampolle con il sangue)
Su questo fenomeno si sono fatte molte speculazioni. Alcuni dicono che e' un prodigio altri affermano che e' un falso. Infatti il fenomeno e' facilmente riproducibile in laboratorio con tecnologie ed elementi chimici gia' disponibili nel periodo preso in considerazione.
(a lato un particolare di un'opera di Jusepe De Ribera)
Non e' mio compito dire se e' vero o falso. Comunque sia resta il fascino ed il mistero che accompagna tutta la vicenda attraverso i secoli. Fascino e mistero anche nelle vicende che vedono coinvolti i resti del Santo. Continui spostamenti e traslazioni. Finanche il longobardo Duca Sicone nell'831 se ne occupo' trafugandone i resti e sistemandoli a Benevento, la citta' che vide Gennaro Vescovo.
Nel 1156 furono ancora una volta trasferiti. Murati dietro l'altare maggiore del Santuario di Montevergine, se ne perse il ricordo per circa 3 secoli quando, nel 1480, per lavori di restauro all'altare, furono ritrovati. Nel 1492 vide la sua attuale sistemazione nel Duomo di Napoli in una cappella a lui dedicata, insieme alle ampolle contenenti il sangue. Molti sono gli episodi veri o falsi che fanno da corollario ai misteri gennariani. Tra i tanti cito solo il palese anacronismo riguardo il ceppo su cui fu decapitato. A quei tempi, parliamo del 300 d.c., non si usava il ceppo per la decapitazione ed il marmo su cui si presume fu decapitato Gennaro, fa parte di un complesso marmoreo di qualche secolo posteriore. Inoltre durante il Concilio Vaticano II°, la venerazione di S.Gennaro fu limitata in ambito locale: in pratica fu declassificato come Santo di serie "B". Ma la devozione dei napoletani fu, ed e', tale che pochi giorni dopo sui muri della citta' fu scritto: "San Genna', futtetenne!"
Nonostante tutto moltissimi napoletani, ed io sono tra quelli, nel giorno in cui si presume avvenga il miracolo, si affolla nel duomo per cercare di vedere le sacre ampolle ed onorare il Santo.
a cura di napolimania
http://www.ndonio.it/San%20Gennaro.htm
È stata annunciata la scoperta (avvenuta l’estate scorsa) di un sarcofago di piombo del IV-V secolo d.C. trovato nell’antica città di Gabii (18 km da Roma); tra le ipotesi su chi potesse contenere figurano un gladiatore, un soldato o un vescovo. Le sepolture romane col piombo non sono comuni: se ne conoscono solo poche centinaia. Ancor più strano, la maggior parte di questi sarcofagi hanno una base rettangolare e un coperchio; in questo, invece, i 362 kg. di piombo avvolgono il corpo come un burrito.
Il piombo era peraltro un metallo di valore all’epoca, perciò un intero sarcofago di questo materiale “è sicuramente un segno di qualcuno in un certo modo importante”, dice Jeffrey Becker, del Gabii Project . Dentro a sepolture di piombo simili, rinvenute in Europa, finora si erano trovati i resti di soldati, membri dell’élite della Chiesa cristiana, e persino gladiatrici – anche se il professore dell’Università di Oxford, Bruce Hitchner (non coinvolto nello studio), fa notare che nel IV-V secolo d.C. il periodo d’oro dei gladiatori era già finito da cent’anni.
Scoprire qualche dettaglio sul defunto sarà difficile: non ci sono offerte funebri e le scansioni con la tomografia computerizzata (solitamente usate per l’analisi delle bare) non possono penetrare lo spesso strato di piombo. L’unico indizio, per ora, è un osso del piede “estremamente” intatto che sporge attraverso un buco. Solitamente le sepolture nel piombo offrono una “preservazione straordinaria” dei tessuti umani e dei capelli (anche se il buco potrebbe aver accellerato la decomposizione). I ricercatori dovranno dunque decidere in che modo agire: aprire il sarcofago potrebbe essere troppo pericoloso sia per i vivi che per i morti.
Tagliare il piombo sprigionerebbe una polvere cancerogena che potrebbe nuocere agli scienziati, mentre l’esposizione ai batteri potrebbe facilmente danneggiare il corpo. I prossimi esperimenti (anzitutto termografia ed endoscopia), da condursi all’American Academy in Rome, verificheranno se questa polvere possa essere facilmente contenuta. Nel qual caso, la si potrebbe aprire in una “stanza pulita“. Se questi approcci fallissero, si potrebbe ricorrere a una costosa Imaging a risonanza magnetica.
Infine, è anche interessante notare che il sarcofago venne posto in mezzo a un caseggiato, ’sfidando’ il tabù di seppellire i morti all’interno dei limiti della città. Forse avvenne qualcosa così importante da renderlo indispensabile – una possibilità di cui bisognerà tenere conto durante i prossimi scavi. Gabii venne fondata nel 10′ secolo a.C. e prosperò per secoli accanto a Roma, con la quale era legata da un trattato di amicizia politica. Tuttavia, dal II-III secolo d.C. la città cominciò a contrarsi, e dal IX secolo venne abbandonata. Recentemente a Gabii erano stati trovati i resti di ciò che potrebbe essere stata la residenza del principe etrusco Tarquinio Sesto.
Fonti:
http://ilfattostorico.com/2010/03/31/una-tomba-di-piombo-a-gabii/
http://news.nationalgeographic.com/news/2010/03/100329-roman-sarcophagus-gladiator-lead-burrito/
Il piombo era peraltro un metallo di valore all’epoca, perciò un intero sarcofago di questo materiale “è sicuramente un segno di qualcuno in un certo modo importante”, dice Jeffrey Becker, del Gabii Project . Dentro a sepolture di piombo simili, rinvenute in Europa, finora si erano trovati i resti di soldati, membri dell’élite della Chiesa cristiana, e persino gladiatrici – anche se il professore dell’Università di Oxford, Bruce Hitchner (non coinvolto nello studio), fa notare che nel IV-V secolo d.C. il periodo d’oro dei gladiatori era già finito da cent’anni.
Scoprire qualche dettaglio sul defunto sarà difficile: non ci sono offerte funebri e le scansioni con la tomografia computerizzata (solitamente usate per l’analisi delle bare) non possono penetrare lo spesso strato di piombo. L’unico indizio, per ora, è un osso del piede “estremamente” intatto che sporge attraverso un buco. Solitamente le sepolture nel piombo offrono una “preservazione straordinaria” dei tessuti umani e dei capelli (anche se il buco potrebbe aver accellerato la decomposizione). I ricercatori dovranno dunque decidere in che modo agire: aprire il sarcofago potrebbe essere troppo pericoloso sia per i vivi che per i morti.
Tagliare il piombo sprigionerebbe una polvere cancerogena che potrebbe nuocere agli scienziati, mentre l’esposizione ai batteri potrebbe facilmente danneggiare il corpo. I prossimi esperimenti (anzitutto termografia ed endoscopia), da condursi all’American Academy in Rome, verificheranno se questa polvere possa essere facilmente contenuta. Nel qual caso, la si potrebbe aprire in una “stanza pulita“. Se questi approcci fallissero, si potrebbe ricorrere a una costosa Imaging a risonanza magnetica.
Infine, è anche interessante notare che il sarcofago venne posto in mezzo a un caseggiato, ’sfidando’ il tabù di seppellire i morti all’interno dei limiti della città. Forse avvenne qualcosa così importante da renderlo indispensabile – una possibilità di cui bisognerà tenere conto durante i prossimi scavi. Gabii venne fondata nel 10′ secolo a.C. e prosperò per secoli accanto a Roma, con la quale era legata da un trattato di amicizia politica. Tuttavia, dal II-III secolo d.C. la città cominciò a contrarsi, e dal IX secolo venne abbandonata. Recentemente a Gabii erano stati trovati i resti di ciò che potrebbe essere stata la residenza del principe etrusco Tarquinio Sesto.
Fonti:
http://ilfattostorico.com/2010/03/31/una-tomba-di-piombo-a-gabii/
http://news.nationalgeographic.com/news/2010/03/100329-roman-sarcophagus-gladiator-lead-burrito/
Danilo Speranza, 62 anni, “guru” dell’associazione “Maya”, che in realtà era una setta situata in via dei Sabelli aRoma, è stato arrestato per violenze sessuali ai danni di ragazze minorenni e truffe.
Come avviene spesso nelle sette, le persone venivano indotte a iscriversi all’associazione Maya per “intraprendere un percorso di vita positivo”, che teoricamente traeva ispirazione dalle filosofie orientali e dalla pratica dello yoga. Nella realtà, sfortunatamente, delle ragazze minorenni tra i 10 e i 12 anni, secondo quanto accertato, sarebbero state indotte anche in stato di costrizione psicologica ad avere rapporti sessuali con il “santone” Danilo Speranza, al fine di “modificarne il loro karma”.
Speranza, inoltre avrebbe messo a segno delle truffe nei confronti degli associati, per forti somme di denaro, ingannando i malcapitati medianti fini nobili, quali aiutare i ragazzi deviati, carcerati, disabili e tossicodipendenti e anche i minori abusati.
La “setta” che possiamo tranquillamente definire “psico-setta”, conta un migliaio di adepti. Sono in corso perquisizioni tra Roma e provincia in particolare a Tivoli nelle abitazioni di soggetti legati a Speranza. Fonti mi riferiscono che al momento sono 15 le perquisizioni effettuate tra Roma e provincia.
Speranza dovrà, quindi rispondere di violenza sessuale e truffa aggravata. Sembra inoltre che dalla indagini siano emersi dei contatti tra Speranza ed alcuni gruppi eversivi del fondamentalismo islamico.
Le indagini hanno avuto inizio circa un anno e mezzo fa, in seguito alle denunce di alcune ragazze violentate e sono state coordinate dal comandante Di Maggio. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip di Tivoli Cecilia Angrisano.
Dichiara in una nota Lavinia Mennucci, delegata del Sindaco di Roma alle Pari opportunità: ”Come Amministrazione comunale non possiamo non costituirci parte civile contro Danilo Speranza, il guru della setta Maya che, stando alle indagini condotte dagli inquirenti, si sarebbe macchiato di crimini orrendi e di inaudita gravita, – aggiunge Mennucci- dopo le reiterate denunce presentate da parte di minorenni e madri per violenze sessuali ed estorsioni la ricostruzione dei fatti ha portato alla luce che questo squallido personaggio, oltre ad appropriarsi con l’inganno di denaro e averi delle sue vittime, avrebbe violentato almeno venti bambine di età compresa tra i dieci e i dodici anni, approfittando in modo vergognoso della fiducia concessagli da persone che si rivolgevano a lui in buona fede per il ruolo giocato nell’associazione dedita allo yoga e alle terapie orientali, – per concludere la Mennucci afferma – l’indagato dovrà rispondere, oltre che di una serie pazzesca di violenze sessuali, anche dell’accusa di riduzione in stato di schiavitù. Come Amministrazione comunale ci batteremo con tutte le nostre forze al fianco delle vittime affinché questi terribili crimini siano adeguatamente puniti e perché questa tragica vicenda che offende la dignità e la sensibilità di ogni donna non abbia a ripetersi in futuro”.
Le parole espresse da Lavinia Mennucci mi trovano pienamente concorde e personalmente spero che il governo, inizi a prendere seriamente in considerazione una legge sul “condizionamento mentale”.
ARTICOLO IN PDF
http://www.mondoraro.org/wp-content/plugins/as-pdf/generate.php?post=39596
FONTE
http://www.mondoraro.org/2010/03/16/danilo-speranza-guru-della-setta-maya-arresta-per-abusi-sessuali-su-minori-e-truffa/
![](http://www.atin.org/images/zamanhatti/1910_1919/Benito_Mussolini.jpg)
Pagato 100 sterline a settimana. La nipote Alessandra: ora mio nonno è diventato un traditore. Ma fatemi il piacere
LONDRA
«Mussolini era una spia dell'MI5». E' questa l'ultima rivelazione, pubblicata dal quotidiano The Guardian, sulla vita del Duce. Con uno stipendio di 100 sterline a settimana - equivalenti a 6.000 di oggi - Mussolini, oltre che a far campagna dalle colonne del suo Popolo d’Italia, doveva assicurarsi che i protestanti pacifisti non riuscissero nel loro intento di fermare le fabbriche di Milano. La rivelazione è parte del libro di Christopher Andrews Defence of the Realm, biografia autorizzata dell’MI5, pubblicato per celebrare i 100 anni del corpo. «Al tempo - spiega al Peter Martland, lo storico di Cambridge che ha scoperto i documenti - l’alleato meno affidabile della Gran Bretagna era l’Italia. La Russia aveva appena lasciato il conflitto dopo la rivoluzione. Erano molti soldi per un uomo che faceva il giornalista, ma l’ultima cosa che il Regno Unito desiderava era vedere le fabbriche di Milano fermarsi per scioperi pro-pace».
«Dopo settant’anni cercano ancora di metterlo in mezzo...». Così Alessandra Mussolini commenta le rivelazioni dello storico rilanciate dal quotidiano inglese secondo il quale per circa un anno, dal 1917 in poi, il futuro capo del fascismo ricevette soldi dagli agenti segreti di sua maestà per frenare le spinte pacifiste in Italia dopo la disastrosa sconfitta di Caporetto.
«Macchè rivelazioni: ora mio nonno è diventato pure un traditore. Ma fatemi il piacere... Dopo tutti questi anni - insiste la nipote Alessandra - ancora vogliono metterlo in mezzo. Una volta sono i matrimoni veri o presunti, un’altra volta sono le amanti inesistenti... E pensare che lui l’aveva previsto. Diceva anche dopo cinquant’anni si continuerà a parlare di me». «Aveva ragione - conclude Alessandra Mussolini - ma di anni ne sono passati settanta e ancora c’è chi vuole metterlo in mezzo».
FONTE : http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200910articoli/48273girata.asp
Il Dott. Fritz
Il medium rimane per un attimo immobile, in silenzio, entra in trance e, dopo pochi attimi, chi parla è il Dottor Fritz, un medico tedesco morto poco prima dell scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1918. Spesso è Gilmar Nantes Peixoto il medium in questione, ma lo spirito del Dott. Fritz è passato da diversi “tramiti corporei”, da quando è ritornato sulla Terra con lo scopo di guarire più persone possibili, forse per espiare una sua pena legata alla sua vita passata. Lo stesso premier russo Boris Eltsin si è recato in passato a S.Paolo per consultare il medium Rubens Farias, consigliere personale dell'ex presidente del Brasile Joao Figueiredo. Farias sosteneva di parlare, in quei momenti, per bocca del dot. Fritz, il quale gli conferiva straordinari poteri di guarigione. Molti anni prima, Fritz si sarebbe incarnato in un altro celebre guaritore, Zé Arigò, che attirava a sé grandi folle. L’opera di Fritz, tra breve, sarà compiuta, così potrà evolversi e lasciare il suo posto di guaritore ad altri spiriti. Infatti, il dottore sembrerebbe aiutato, nel suo compito, da un “equipe” di spiriti di dottori defunti e, a quanto pare, esisterebbe anche una sorta di “graduatoria”. Una volta che Fritz avrà compiuto la sua opera, lascerà il suo posto al suo secondo e così via. Così come, sul piano terreno, questi spiriti di dottori si serviranno, di volta in volta, di medium diversi. Attualmente, il medium di cui si servono è Gilmar.
Sono stato di persona a Carate per vederlo all’opera e devo dire che mi ha molto incuriosito. Ho potuto anche vedere dei filmati di repertorio in cui Fritz/Gilmar operava chirurgicamente alcune persone colpite dalle più varie malattie. In questi video erano raccolte diverse testimonianze di alcuni interventi svoltisi in diversi luoghi del mondo, dal Brasile all’Olanda, senza anestesia, ma senza dolore, senza sterilizzazione, ma senza infezione (Quest' ultima tipologia di cura in Italia non si può effettuare a causa delle leggi vigenti, ma sono comunque possibili guarigioni spirituali dagli effetti simili). Sembrerebbe proprio che, in ogni caso, i pazienti di Fritz/Gilmar, sotto i ferri, non sentano nulla, pur non essendo stati anestetizzati.
In questi video, ho visto persone con grosse ferite aperte, eppure tranquille sul loro letto. Ho visto un uomo che, durante un’operazione alla testa, teneva gli occhi aperti e si guardava intorno come se niente fosse. Ho visto un’altra persona guardarsi il ventre mentre gliel’aprivano e una donna, cosciente, a cui il dottore ha tolto via una ciste grande come un fagiolo dal seno destro, in pochi secondi, senza provocarle alcun dolore. Tutto questo, in ogni caso, senza neppure un battito di ciglia, una lacrima o un lieve sussulto. Ciò perché, Fritz/Gilmar non usa medicine o anestetici “materiali”, ma “spirituali”. La sua anestesia è spirituale, immediata e, a quanto pare, è efficace quanto, se non più, un’anestesia medica tradizionale. Tra le molte operazioni documentate in questi filmati, ve n’è addirittura una a cuore aperto. Non vengono nemmeno usati guanti; Fritz lavora a mani nude, ma non è mai successo che fossero state riscontrate nei pazienti infezioni di alcun tipo. Ciò, per lo stesso motivo di prima. Un fluido spiritico permette a Fritz/Gilmar di non usare né guanti, né anestesia.
Alcune volte, il dottor Fritz viene anche in Italia. Qui, può eseguire solo guarigioni spirituali, ma comunque efficaci quanto quelle chirurgiche. Io ho assistito a Carate (Mi) proprio a questo tipo di guarigioni. Erano presenti molte persone, che venivano e se ne andavano. Ogni volta che Fritz/Gilmar era pronto per operare, veniva fatto entrare nel suo “studio” un gruppo di una decina di persone, che prendeva posto su delle sedie poste ai lati della stanza. Per i casi più “gravi” vi era un lettino nel mezzo. Il dottore era circondato da un gruppo di altri tre o quattro medium in camice bianco, che lo assistevano nel suo lavoro. Passava a turno da ognuno dei suoi pazienti, chiedeva qual’era il loro problema, poi, a seconda dei casi, li curava in un determinato modo, gesticolando con le mani e usando del disinfettante che, di volta in volta, era “trasformato” spiriticamente nella medicina di cui si aveva bisogno. Lo studio ed il corridoio che dava sull’esterno dello stabile erano colmi di persone speranzose di essere guarite dal miracoloso dottore; chi aveva la gastrite, chi l’ernia al disco, chi problemi agli occhi, chi al fegato, chi alle gambe ed era costretto sulla sedia a rotelle… chi voleva smettere di fumare. Per questi ultimi, Fritz/Gilmar preparava un intruglio sul momento, che poi il paziente doveva bere. La gente che era lì, mi ha raccontato che, la volta precedente, Fritz/Gilmar aveva fatto camminare per qualche metro una persona disabile, immobilizzata da anni sulla sedia a rotelle, nel fragore della folla esultante. Certo, per i casi più gravi, la cura non è istantanea, ci vogliono più sedute, ma i risultati, a quanto pare, sono sempre ottimi. Fritz/Gilmar, per le sue guarigioni, non chiede denaro, non chiede nulla. Vi è la possibilità di fare un’offerta libera che, comunque, va a dei bambini poveri del Brasile, da dove proviene Gilmar. Ciò mi porta a credere, sempre più, che tutto ciò di cui sono stato testimone sia reale. Molte volte, è facile trovare truffatori, approfittatori, ingannatori delle masse speranzose ma, in questo caso, cosa ci guadagna Fritz/Gilmar, se non la salute e la felicità dei suoi pazienti? Perché, alla fin dei conti, questo è l’importante: che sul viso di queste persone ritorni il sorriso e la voglia di andare avanti, la salute e il benessere psico-fisico. Fritz/Gilmar ha anche operato, in alcune occasioni, di fronte a giornalisti e medici, ma la scienza rimane muta a tal riguardo. Forse perché, se si scoprisse tale potere dello spirito, molte cose potrebbero cambiare e, come sempre, ci sono persone che non vogliono tali cambiamenti, perché hanno interesse che tutto rimanga così com’è. Ma la fama di Fritz/Gilmar si sta espandendo a macchia d’olio e presto, probabilmente, anche questi scienziati dovranno accettare il fatto che qualcosa, oltre il corpo, c’è. Qualcosa di complementare e fondamentale, lo spirito.
Esiste anche un sito ricco di informazioni: http://www.drfritz.org/
Da questo traggo la seguente parte.
Dal 1995 ad oggi lo Spirito del Dr. Fritz attraverso Gilmar:
- Ha fondato la Colonia Spritualista Luz Divina;
- Ha guarito migliaia di persone;
- È arrivato a ricevere fino a 1400 persone in una giornata, rimanendo incorporato per quasi 24 ore di seguito;
- Ha fondato tre istituzione per accogliere bambini di strada, 300 nel Lar das Crianças a Campo Grande, città di Gilmar; 400 nel Lar Paolo di Tarso, nella città di Sete Lagoas (Minas Gerais); 60 nel Lar Frei Fabiano di Cristo nel villaggio di Pedra Petra, nelle prossimità di Cuiabà, capitale dello Stato di Mato Grosso do Norte.
Giorgio Pastore
TESTIMONIANZE SIGNIFICATIVE
Due significativi ed interessanti aneddoti tratti da http://www.drfritz.org/
Per Gilmar, una delle guarigioni più significative fu di una paziente affetta dall’AIDS e che si trovava in stato terminale. Gilmar - dr. Fritz - stava operando nella città di Sete Lagoas, al suo fianco alcuni dottori erano presenti. In un dato momento uno dei medici richiamò l’attenzione del dr. Fritz verso una Signora sua paziente, che si trovava nella fila di attesa. Chiedeva di aiutarla a smettere di soffrire fintanto che fosse arrivata la “sua ora”. Finito l’intervento in corso, il dr. Friz chiamò la Signora e gli chiese se aveva fede, lei annuì affermativamente. Lui allora prelevò 2 mll del suo sangue infetto e dicendo ai presenti se avevano fede nella guarigione della Sig.ra e sfidò persino i dottori a farsi iniettare il sangue della Sig.ra in loro stessi, se avevano fede non avrebbero contratto la malattia. Al rifiuto generale, il dr. Friz disse che avrebbe fatto questo esperimento nel “suo medium” e alzando la manica del grembiule iniettò tutto il sangue nel braccio di Gilmar. Poi dall’altro braccio prelevò altri 2 ml di sangue e lo applicò nella malata. Tracorsi 30 giorni Gilmar andò a donare sangue. Fu chiamato in ospedale qualche giorno dopo. Il suo sangue era speciale, raro e loro avevano bisogno che lui facesse la donazione più sovente. Gilmar prese il risultato delle analisi che attestavano la sua salute, ma i dottori suoi amici non gli credettero. Lo portarono a S. Paulo, nel più rinomato ospedale per le malattie infettive, furono realizzate due analisi e Gilmar risultò sano. I dottori non riuscivano a capacitarsene. Alla domanda di Gilmar, sulla loro paziente, uno dei dottori rispose che probabilmente, fosse morta perché non si era mai più fatta “viva”. Passarono alcuni giorni e in una seduta di guarigione la paziente si presentò, viva, scusandosi per non aver dato più sue notizie. Ormai era guarita e partita in viaggio per fare una vacanza.
Normalmente, nelle sedute pubbliche, il dr. Fritz da la precedenza alla guarigione dei malati su sedie a rotelle. Ma stranamente in quel pomeriggio disse: “Oggi i malati su sedie a rotelle che sono tanti saranno gli ultimi.” Nessuno riusciva a capire perché e lui non si degnò di dare la benché minima spiegazione. Erano le 4 di notte quando tutti se ne andarono, erano rimasti soltanto 4 pazienti sulle sedie a rotelle. Il dr. Fritz guardò loro e chiese se avevano fede. Aggiunse che li avrebbe guariti tutti in 4 minuti. Quando avrebbe detto uno, il primo si sarebbe alzato, quando avrebbe detto due, il secondo si sarebbe alzato e così via. Quando arrivò al quarto, quest’ultimo fece di tutto ma non riusciva ad alzarsi in piedi. Il dr. lo guardò e severamente gli disse che non poteva prendersi gioco degli Spiriti di Luce. Lui era un giornalista, sano, che voleva soltanto testarlo e per imparare la lezione sarebbe stato costretto per altri 4 giorni sulla sedia a rotelle. Nel frattempo non poteva essere aiutato e pulito da nessuno, diversamente non avrebbe più recuperato la mobilità delle gambe. Al quarto giorno, il reporter, che emanava un forte fetore per aver fatto i “bisogni fisiologici” sulla sedia, venne dal dr. Fritz per essere guarito. Questa volta riuscì ad alzarsi ed a “scappare” per non tornare mai più a mettere in prova le reali capacità del dr. Adolph Fritz.
FONTE : www.croponline.org/dottorfritz.htm
Nemmeno la fantasia di un maestro del brivido come Alfred Hitchcock avrebbe potuto immaginare una simile sceneggiatura. Eppure quanto sta accadendo da mercoledì scorso in una piccola dimora di via Puccini abitata da un'anziana donna di 94 anni sarebbe realtà, stando almeno alle testimonianze.
Ed i fenomeni sono così evidenti al punto da spingere il parroco della cittadina ad interessare della vicenda l’esorcista della diocesi, ritenendo tali fatti catalogabili tra quelli riconducibili a presenze sataniche, o comunque paranormali.
Don Tommaso Sabato, l’esorcista incaricato di «sondare» l’accaduto, sceglie di non esprimere giudizi affrettati, e questo nonostante proprio durante la sua presenza (ufficialmente per dispensare l’unzione degli infermi alla proprietaria della casa) si siano verificati fenomeni inquietanti: «È vero, ho avvertito anch’io dei rumori provenire da una cassapanca mentre ero in quell’abitazione, ma preferisco sospendere il giudizio. Come insegna la Chiesa, quando si tratta di commentare le opere del demonio bisogna parlarne con prudenza e quasi anche con pudore».
Senza inibizioni riferiscono invece quanto avrebbero visto e udito gli operatori della protezione civile «Ambientale» di Matino, invitati ad intervenire sul posto dai carabinieri della locale stazione per monitorare la situazione ed agire in caso di bisogno. «Proprio quando in casa c’era il sacerdote – dice Stefano Romano, uno degli operatori dell’associazione di volontariato di guardia in via Puccini – ho visto scheggiarsi il vetro dell’antina dell’armadio ed al suo interno un cuscino ha preso fuoco. Poi ad un tratto una piccola sveglietta ha cominciato a danzare su una cassapanca e all’improvviso è caduta per terra. La sedia nelle vicinanze dell'esorcista ha preso fuoco all’improvviso, e la stessa sorte è capitata al materasso del letto. Poi su di un muro è comparso il segno di una croce nera, e dall’interno della cassapanca si sono avvertiti nitidamente alcuni colpi di bastone. Abbiamo aperto il mobile, ma dentro non c’era nulla».
Qualcuno intanto in paese rispolvera una vecchia leggenda per la quale si narra che in prossimità della casa dei misteri ci fosse un carrubo sul quale le donne infedeli, tra il Seicento ed il Settecento, venivano impiccate per aver tradito i propri mariti. Fino a più di mezzo secolo fa spesso si sarebbero uditi lamenti di donne.
LECCE - È diventata un'attrazione via Puccini e così è stato per tutto il weekend dopo i presunti avvistamenti di oggetti fluttuanti e fenomeni di auto-combustione nella casa abitata da una 94enne del luogo. Tre giorni di fenomeni paranormali come racconta il Nuovo quotidiano di Puglia, cominciati al martedì e terminati venerdì scorso, dopo l'intervento - come nella migliore tradizione dei film horror - di un esorcista e degli uomini della forza pubblica, nell'occasione un sacerdote inviato dalla diocesi di Nardò-Gallipoli e i carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Giancarlo De Donno. E sono loro che non escludono alcuna pista, tra le altre una truffa congeniata magari per cacciare la vechietta, indagando su un caso che ha acceso l'interesse dei 10 mila abitanti del piccolo paese leccese e dei curiosi arrivati in via Puccini lungo tutto il weekend. Alcuni per vedere qualcosa con i propri occhi e trovare una storia da raccontare, i più anche solo per poter dire di esserci stati.
Ad ogni modo i curiosi sembrano non avere dubbi: a provocare il volo delle suppellettili della casa, a scatenare le fiamme che hanno investito nell'ordine un materasso, un divano e una sedia - per la precisione quella su cui si era seduto pure l'esorcista - è stata un'anima pezzente. Bloccata nel mondo terreno senza riuscire a trovare la pace dell'aldilà e per cui l'intervento del sacerdote dovrebbe essere stata risolutiva. Intanto davanti l'abitazione dell'anziana signora nel fine settimana è comparso un cartello con un ammonimento ai giornalisti cui è fatto "divieto di fare riprese", mentre i familiari della donna per due giorni hanno fatto quadrato intorno alla 94enne e alla presunta «casa degli spiriti». Presidiata oltre che dai militari anche dagli uomini della protezione civile di Matino che a più riprese erano intervenuti a domare i roghi sviluppatisi misteriosamente.
CORRIERE DELLA SERA
MANTOVA - Sono grandi, più o meno, come un telefonino cellulare. E, a quanto pare, le usavano per lo stesso motivo: comunicare. Cosa, però, non è dato saperlo. Sennò, mica le avrebbero chiamate «tavolette enigmatiche». Adesso, per cercare una soluzione al preistorico enigma, hanno deciso di far ricorso al più moderno degli strumenti: internet.
Da oggi, al sito www.tavoletteenigmatiche.it, si potrà sapere tutto sulle tavolette del mistero. Ma, soprattutto, gli studiosi avranno un angolo di cyberspazio nel quale scambiarsi dati, ipotesi, fotografie e quant' altro per far luce sugli ermetici oggetti arrivati dall' Età del bronzo (2100-1400 avanti Cristo). L' idea è venuta ad Adalberto Piccoli, 69 anni, direttore del Museo archeologico dell' Alto Mantovano di Cavriana, che ha trovato l' appoggio convinto di università ed enti vari.
«È dal 1976 che studio queste tavolette - spiega l' archeologo -. In tutta Europa saremo una quindicina di studiosi ad occuparci della materia. Grazie al sito, che coinvolge esperti di nove nazioni, sarà più facile scambiarci dati e opinioni». Una delle cose che si potranno fare via internet, ad esempio, sarà confrontare scansioni elettroniche dei misteriosi segni sulle tavolette, per capire se siano stati impressi con gli stessi punzoni, ricostruendo così il «tragitto» degli oggetti misteriosi.
Cosa, che peraltro, nel museo mantovano si è già cominciato a fare: nella teca che custodisce le preziose tavolette, tanti spilli colorati su una cartina indicano le zone d' Italia (in gran parte nella zona a sud del lago di Garda, tra Mantovano, Bresciano e Veronese) in cui sono state ritrovate. «In tutto sono state ritrovate circa trecento tavolette - spiegano al museo - in gran parte nell' area benacense, ma anche attorno a Firenze e nell' Europa danubiano-carpatica».
Quelle righe e quei cerchi impressi in pietre e terrecotte, devono essere un codice di comunicazione o di interazione fra culture diverse. Ma a che scopo? «A mio parere - spiega Piccoli - forse servivano per facilitare lo scambio di merci. Ma, mentre per le tavolette assire è facile intuire che una spiga stilizzata indicava il grano, decifrare questi simboli è molto più complicato». Le tavolette potrebbero essere una sorta di fattura, o una specie di assegno o cambiale.
Non mancano però ipotesi alternative: chi parla di un sistema di registrazione, tipo «anagrafe» ante-litteram. Chi di oggetti rituali, come suggerirebbe il nome tedesco con cui furono all' inizio designate: Brotlaibidole, «Idoli a forma di pagnotta». La soluzione, forse, arriverà nel convegno internazionale che si terrà, proprio a Cavriana, nella primavera del 2010. Nel frattempo, tavolettologi di tutto il mondo, cliccate.
Angelini Luca
(28 giugno 2008)
Fonte:
http://archiviostorico.corriere.it/2008/giugno/28/enigma_delle_tavolette_Dalla_preistoria_co_7_080628018.shtml
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Presentiamo un interessante studio del ricercatore Michele Proclamato che partendo dal "Guerriero di Capestrano" traccia una serie di collegamenti storici, esoterici, simbolistici i quali trovando concordanze con le nuove scoperte scientifiche, sono in grado di farci ben riflettere sull'origine della materia.
Se spinti, come me, da un sano interesse archeologico, nonché territoriale si potrebbero ottenere, attraverso un semplice clik telematico una serie di cenni storici dedicati ad un” reperto” che ultimamente sempre più sta attirando l’attenzione di esperti e non. Essendo la mia, l’attenzione di un “non” esperto, come giusto, sono ricorso alla “madre” di tutto il sapere ufficiale messo in rete, quindi digitando “GUERRIERO di CAPESTRANO “ il noto sito Wikipedia, così si è espresso:
Il "guerriero di Capestrano" è una scultura in pietra calcarea del VI secolo a.C., rinvenuta in una necropoli dell'antica città di Aufinum (Ofena), località a nord-est di Capestrano (AQ), e raffigurante un guerriero dell'antico popolo italico dei Piceni. Si tratta di una delle opere più monumentali e impressionanti dell'arte italica, conservata a Chieti nel Museo archeologico nazionale d'Abruzzo.
Sarebbe giusto aggiungere come la statua fu ritrovata con le gambe mozzate nel 1934 da un certo Michele Castagna durante dei lavori agricoli , ma soprattutto come attraverso successivi scavi si addivenì, grazie all’archeologo Giuseppe Moretti, ad una vera e propria necropoli in cui spiccarono molti altri ritrovamenti tra cui svariati ornamentali femminili , di cui molto potrei dire ma non mancherà sicuramente occasione. Insomma pur essendo “citato” il Guerriero non gode di quella salute conoscitiva nazionale ma soprattutto INTERNAZIONALE che tanto meriterebbe ma che probabilmente mai avrà.
Ma se “l’Ufficialità” me lo permetterà una piccola mano in questo senso potrei modestamente darla, soprattutto perché il Guerriero, ben lungi dall’avere consegnato ai contemporanei tutti i suoi “segreti”, conserva nel suo “Cilindro” un segreto millenario, direi senza tempo, alla base, fra l’altro, di un immenso sforzo scientifico condotto anche da entità, come la Nasa. Quindi per trovare ciò che può sembrare un inverosimile nesso fra le “SFERICHE INCISIONI” del Cilindro, scusate, del CAPPELLO, del Guerriero di Capestrano e le missioni spaziali americane, dovrò chiedervi un minimo di ”pazienza scientifica nonché storica”. Quindi da questo momento vorrei che poneste in essere nei miei confronti una sostanziale “diffidenza conoscitiva” da fugare attraverso l’opportuna consultazione “scientifica”.
UNA SCIENZA UFFICIALE
Fu proprio Max planck , uno dei pilastri fondatori della Fisica odierna, ad ammettere che a livello Atomico non esisteva nessun tipo di “MATERIA” bensì un’unica FORZA in grado di mettere in VIBRAZIONE tutte le particelle atomiche componenti un piccolo “ sistema solare“. Insomma uno dei padri del mondo dei Quanti metteva in ”guardia” la galoppante scienza dell’immensamente piccolo, facendo intendere come, qualcosa di diverso, potesse esistere a livello ENERGETICO alla base di un fenomeno “materiale“ come quello ATOMICO. Vero è che la Scienza ai tempi di Planck, solo da pochi decenni aveva rinunciato all’esistenza di un tipo di energia “particolare” frutto più della teoria che di esperimenti veri e ripetibili. Pochi anni infatti erano trascorsi dal contestato e ripetuto esperimento di Michelson-Morley, anni sufficienti ad affossare in modo definitivo l’”esistenza” di un ETERE, in questo caso, luminifero in grado di opporsi attraverso un Interferometro, ideato dallo stesso Michelson, al suo passaggio direzionato.
Era il 1887 in Ohio. Sulla base dei “risultati” di tale esperimento Einstein concluse che la velocità della luce poteva ritenersi indipendente dal moto della sorgente e dell’osservatore da cui la Teoria della Relatività Ristretta. A questo punto la Scienza mentre da una parte ammetteva come a livello quantistico potesse esistere un tipo di Energia altra, a livello fisico ne decretava la sua morte, creando una perniciosa dicotomia che vedeva opposte le Leggi fisiche del Micro a quelle del Macro Mondo. Ma era solo questione di tempo prima che nel 1957 il fisico olandese Hendrik Casimir elaborasse una teoria in grado di profetizzare un “ ENERGIA NON NULLA” associata al VUOTO dimostrata poi a livello sperimentale e passata alla storia come EFFETTO CASIMIR.
Il mondo della scienza sicuramente mai domo, pur non accettando nemmeno l’espressione ETERE, continuava la sua ricerca ufficialmente o no, rendendosi sempre più conto che un energia potenziale ad un livello potenziale poteva e doveva esistere. Furono gli esperimenti condotti allo ZERO ASSOLUTO (- 273 Gradi) in un assoluto spazio, messo sotto vuoto, e perfettamente schermato da ogni interferenza, effettuati dal contestato fisico Harold Puthoff, a far tracimare ogni dubbio verso l’effettiva esistenza di un QUID energetico al di fuori di ogni nostro, per ora, possibile controllo tecnologico. Nasceva l’ Energia del Punto Zero o la Z.P.E .
Sulla scia di tale scoperta grandi nomi della fisica sempre, come Feynman e Wheeler si presero la briga di quantificare la “forza” di questo tipo di energia presente in uno spazio appositamente attrezzato molto simile al “BULBO di una LAMPADINA”, rimanendo esterrefatti nel constatare come essa fosse sufficiente a “SURRISCALDARE” gli oceani terrestri. Ormai ufficialmente la scienza dava inizio alla corsa, verso quel tipo di energia o Forza, che Planck aveva teorizzato nell’immensamente piccolo e EINSTEIN dimostrato nell’immensamente grande equiparando la MATERIA a pura ENERGIA . Sostanzialmente a livello scientifico questa fantomatica energia ormai era possibile equipararla a “materia”. Le porte erano ormai aperte e i tempi maturi per il Vuoto Quanto-meccanico, la Schiuma Quantica, il Campo di Higgs, la Materia Quantica, e non ultima la famosa Dark Matter o Materia Oscura, il tutto avvalorato e sostenuto dall’ultima Teoria del Tutto in grado di unificare le Quattro leggi Fisiche attraverso la nascita di una Materia, voluta questa volta dalla simbiosi infinitesimale di una miriade di STRINGHE , evoluta a livello di” Campo” dal grande Mikiu Kaku.
Quindi l’Etere, memore di Michelson, continuava a non esistere per la Scienza , ma allo stesso tempo essa teorizzava e sempre più dimostrava come il VUOTO fosse sostanzialmente pura ENERGIA e allo stesso tempo potenzialmente MATERIA . In questo clima di corsa alla “NUOVA ENRGIA MATERICA” partiva nel 1999 una missione spaziale dello Space Shuttle con uno scopo principe: mettere in una speciale orbita spaziale l’ultima generazione di telescopi. La motivazione di un tale sforzo scientifico? Stabilire a livello galattico come e quanto la Materia Oscura invisibile, che ormai per la scienza aveva raggiunto la lusinghiera quota pari a l 95 % dello Spazio Vuoto, potesse inficiare le Gravitazionali esigenze del restante 5% visibile.
Non il caso quindi, ma una precisa pianificazione scientifica ha voluto che, per la prima volta, la scienza abbia “FOTOGRAFATO” nel 2006 la Materia Oscura
portando il progetto Chandra della Nasa a centrare il suo vero obbiettivo. Oggi quindi per la Scienza il VUOTO è ENERGIA OSCURA, una forma potenziale di “sostanza” capace di interagire con quella materia che i nostri occhi increduli sono abituati a vedere. OGGI l’ETERE a livello scientifico continua a non poter essere nominato, non esiste, mentre la messe terminologica utilizzata per sdoganarlo continua a proliferare incontrollata.
UN SCIENZA QUASI UFFICIALE
Voi direte, cari lettori e archeologi ufficiali, giustamente: e a noi?. E io sono qui apposta per dimostravi come tutto ciò debba interessarvi soprattutto se il motivo del contendere è il CAPPELLO di cui sopra. Ma prima, ancora pazienza, e lo so, ce ne vuole tanta nella vita. Si perché prima dovete sapere come, mentre si andava nello spazio per “capire” cosa ci circonda e di che cosa siamo fatti, qualcuno sulla Terra già da secoli si occupasse non del COSA ma piuttosto del MODO con cui la materia si aggregava. Una corsa conoscitiva iniziata infatti nel 1400, grazie a Leonardo da Vinci, perfezionatasi attraverso gli esperimenti di Galileo Galilei e Robert Hook nel 1600, via via arricchita da nuove “testimonianze“ sperimentali del Fisico musicista Chladni alla fine del 1700, veniva finalmente “codificata” nel 1967, dal medico svizzero Hans Yenny attraverso due volumi dal titolo” Kimatic “
, quella che tutt’oggi viene intesa come una pseudo-scienza. Una pseudo-scienza in grado di dimostrare come morfogeneticamente, sempre la materia, sia possibile organizzarla attraverso il “SUONO”. Arrivando ai nostri giorni tale “teoria” è stata perfezionata dagli esperimenti svolti da un ricercatore giapponese, Masaru Emoto, il quale ha legato alla morfogenesi dei cristalli d’ acqua anche un influenza “ambientale di tipo mentale”, superando lo steccato sonoro in cui la Cimatica era stata confinata. Anche in questo caso la Scienza, pur non rinunciando a disconoscere sue gemmazioni come la Cimatica , confermava affermazioni illustri come quelle di PLANCK proprio attraverso il Yenny, quindi in un discorso “AGGREGATIVO” a livello energetico non era più possibile eliminare il ruolo del SUONO, anticamera a sua volta di un “MONDO GEOMETRICO” sempre più preso in prestito, a livello simbolico, dal patrimonio esoterico.
A questo punto in un perfetto territorio di nessuno ho potuto inserirmi io con i miei studi, conscio di come ufficialmente o meno la situazione in merito alla “nascita” della Materia fosse ai giorni nostri caratterizzata da una ricerca in grado di “Vedere” la probabile energia di Planck negli immensi spazi che ci circondano, ma incapace di “concedere“ a tale Energia finalità aggregative “sonore” dalla spiccata simbologia geometrica spesso riconducibile a forme PLATONICHE. Il tutto mentre qualcuno come Emoto superava il concetto aggregativo del SUONO evolvendolo con quello di “PENSIERO”. Sommando l’Ufficiale al non Ufficiale era possibile nei primi anni del 2000 teorizzare come una forma d’ETERE autoaggregante, dalle spiccate capacità platoniche fosse, a diversi livelli di densità ora VUOTO, ora MATERIA , il tutto frutto di un probabile disegno “mentale” trasfuso attraverso il suono . Si faceva strada il principio di “CAMPO” universale dalle caratteristiche ancora tutte da decifrare.
UN PRISMA con TROPPO TEMPO
Ma torniamo all’ufficialità attraverso una missione archeologica condotta nell’attuale Iraq, presso la dissepolta città di Larsa, premiata da un ritrovamento destinato a suscitare un goliardico scalpore fra gli addetti ai lavori. Siamo nel 1932 e la spedizione passerà alla storia grazie ad un “Prisma” dal contestatissimo significato cuneiforme. Il Prisma di Weld Blundell riporterà 2 delle 3 millenarie Liste Sumere dei RE facendo notare anche in quella, denominataW.B. 62
un inverosimile sistema temporale abbinato ai periodi regnanti di 8 RE posti all’interno di 5 Città ben precise. Ora per un attimo vorrei allontanarmi da tale ritrovamento per sottolineare come in Russia ormai da tempo sulla scia degli studi di grandi scienziati come N.A. KOZYREV si sia consolidata una “scuola” di pensiero che ha visto nel TEMPO uno dei responsabili principali chiamati al capezzale della CREAZIONE.
Questo ho inteso sottolinearlo proprio in questa occasione poiché a livello archeologico e storico il leggere nella Lista in questione di RE regnanti in Mesopotamia per 28800 anni, spesso suscitò e suscita un ilarità non giustificata soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi scientifici. Ma il tempo e lo spazio concessomi pur non permettendomi di dilungarmi sulla “LISTA“ come vorrei e dovrei, mi permetterà di dirvi che la WB 62 non è atro che una STELE di ROSETTA SONICO CREATIVA. In pratica i periodi regnanti come il numero di RE e le Città non saranno altro che un raffinato sistema descrittivo per tutelare una SCIENZA ALTRA presente sulla TERRA da sempre in grado di SPIEGARE come probabilmente, spero, DIO CREA. Ora immaginate il lavoro fatto in piccolo dal Jenny con i suoni per CONFORMARE la materia, applicato ad un entità divina la quale CREA utilizzando i meccanismi Cimatici di cui sopra.
Il SUONO Cimatico verrà SOSTITUITO da 8 precisi archi di Tempo dalle molteplici caratteristiche non ultime quelle di ripercuotersi assolutamente in 5 Città. Avrete a questo punto una perfetta descrizione Antidiluviana di un ATTO CIMATICO TEMPORALE trasfusosi in ciò che potrebbero sembrare 5 città ma che effettivamente rappresentano i 5 SOLIDI PLATONICI di cui sopra. Morale da migliaia di anni qualcuno sapeva come si può CREARE attraverso il TEMPO, lo SPAZIO e di VIBRARLI attraverso un OTTAVA sotto forma di SOLIDI PLATONICI.
Ora, oltre a consigliare caldamente di seguire ogni parola della Lista con moltissima attenzione, al suo interno si nascondono tutte le Leggi utilizzate dalla Natura per palesare le sue creature, vorrei ora rivolgermi agli esperti archeologi che con tanto amore si sono occupati del Guerriero matrice del mio disquisire. E vorrei che essi come tutti notassero che, pur essendoci 8 RE chiamati da una volontà ben precisa a collaborare in quest’opera sonica solo 7 di ESSI verranno citati. Quindi avremo 7 note temporali come le nostre 7 note musicali, a rivestire un ruolo fondante in tutto il mio discorso. Ma se la mia platea fosse così gentile di osservare “cosa” SFERICAMENTE e in modo bicromatico si cela sotto il Cappello del Guerriero di Capestrano
noterebbe, considerando lo spazio occupato dalla Testa del Guerriero, 7 spazi Circolari e da questo momento tutto ciò che finora avete letto comincerebbe, penso, ad avere un minimo di senso.
Se ciò che ho scritto avrà quindi un minimo di senso e ufficialità avremo a questo punto un sunto fatto di ufficialità, semiufficialità e concedetemi, sicure fonti esoteriche, una situazione nella quale esiste una sorta di ETERE inizialmente TEMPORALE in grado di palesarsi geometricamente attraverso 7 note principali le quali oltre ad essere la probabile matrice prima della materia, come la scienza ha fotografato, rappresenteranno l’aspetto principe con cui un essere Divino è in grado di palesarsi, un essere condensabile in 7 note ben precise se vogliamo: chiamato OTTAVA. Se ciò sarà plausibile nell’ultima Teoria del Tutto, quella delle Stringhe dovremmo trovare tali tracce esoteriche. Inoltre, e ciò sarà per ora solo marginale, in un reperto Sannitico Abruzzese “stranamente” troveremo un possibile accenno a tale ATTO SONICO-TEMPORALE millenario conformato in 7 Cerchi concentrici.
Una LISTA uno ZODIACO e un GENIO INDIANO
Ora siete nelle mie mani deduttive, lo so, e tale responsabilità la sento, ma io credo che se vorrò ottenere il mio scopo, di dare al GUERRIERO luna nova attenzione, dovrò giocare tutte le mie carte conoscitive, pur sapendo dal principio che tutte le volte in cui ho teso la mia mano verso il mondo del sapere ufficiale (IL GENIO SONICO) questa è stata sdegnosamente rifiutata. Ma il mio è un talento nato alla fine di tempi preposti all’arrivo di una Nuova Era e lo scotto dettato da tale passaggio, che lo voglia o no, lo sto già pagando.
Quindi senza tentennamenti proseguo dicendo che se volessimo assistere all’evoluzione di questo probabile atto creativo dalle molteplici caratteristiche dovrei introdurre in questo momento una tessera del mio puzzle, essenziale per capire come il sapere citato fosse interpretato a livello STELLARE. Vi invito quindi ad un ultima occhiata posta a definire la SOMMA TOTALE degli anni reali della Lista. Fatto? Vogliamo antropomorfizzarla? Si? Benissimo prendiamo lo Zodiaco di Dendera
e osserviamo la trasformazione numerica sumera cosa diventa in mano egizia. I 2412000 anni totali ora sono diventati 12 enormi Esseri le cui 24 BRACCIA molto potranno insegnare alla Fisica del Futuro. Gli zero? Scomparsi. La geometria? Scomparsa. Ma stranamente quei 12 Giganti di pura energia temporale delimiteranno con le loro braccia la forma principe della Geometria Platonica: La Sfera.
E cosa c’è all’interno di quella sfera? Una visione cosmologica e animica dell’ UNIVERSO EGIZIO costituito da 72 corpi celesti disposti in 5 CIELI, tutti perfettamente sferici. A questo punto avremmo in successione TEMPO, SUONO, GEOMETRIA, SPAZIO, NUMERI, ESSERI VIVENTI, tutto profuso in STELLE e PIANETI. Quindi in passato che cosa si “nascondeva” dietro il concetto di Etere, Prana, Akasha, Ki ecc. Io direi un concetto energetico mentale di CAMPO, lo stesso elaborato da KAKU attraverso le SUPERSTRINGHE, capace di accedere al macro e vi assicuro al micro mondo quantistico. Potenzialmente il “MIO” Etere sarà in grado di mettere insieme le 4 leggi fisiche principali terrestri inquadrandole come l’effetto secondario di una CAUSA che Dimensionalmente si TROVA in un PRISMA di migliaia di anni fa.
Lo so, per chi mi legge per la prima volta la cosa potrà essere piuttosto sconcertante, ma vi prego ancora un minimo di bontà nei miei confronti per potervi dire: E se questa scienza del passato si fosse voluta sintetizzare a livello simbolico che cosa degli ipotetici scienziati del passato avrebbero potuto inventare? Vediamo, abbiamo a che fare con una “sostanza” intelligente in grado anche numericamente di sintetizzare la sua complessa etericità quindi questi ipotetici “scienziati” avrebbero potuto utilizzare l’ultimo momento Eterico, dalla nostra scienza non visto, costituito dalle 24 BRACCIA egizie, prima di esordire nel macro mondo stellare, dalla nostra scienza visto. Si, avrebbero potuto farlo e lo hanno fatto. Essi infatti molto semplicemente per parlare della “LORO” scienza usavano tracciare nella pietra, oggi nel grano, TRE OTTO (888) come quelli presenti nel Labirinto di Collemaggio, tanto amati dal pio Celestino V. Fantasia?
Può darsi. Ma stranamente alcuni decenni fa un povero, mesto, indiano Tamil, Srinivasa RamAnuian, grazie anche ai suggerimenti onirici della dea Namagiri, sconvolse il mondo della matematica occidentale gettando fra le tante cose, le basi teoriche ed equazionali di ciò che da li a poco, grazie all’immaginazione di due brillanti fisici, Schwarz e Susskin, sarebbe diventata l’unica teoria in grado di spiegare la nascita della materia a livello quantico. Unico problema rimasto irrisolto dallo stesso Kaku è costituito dal fatto che nessuno in questo momento a livello scientifico sa dare una spiegazione alla onnipresente presenza simmetrica di alcuni riferimenti numerici usati senza sosta dallo stesso Srinivasa. Tali riferimenti si potrebbero sintetizzare semplicemente con 8, TRE VOLTE 8 , o 24, forse per questo oggi le vibrazioni di una STRINGA BOSONICA continuano ad essere come aveva predetto Ramanuyan: ”24”.
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Un LABIRINTO messo nel CAPPELLO
Ritorniamo un attimo al Labirinto Celestiniano per dire: sbaglio o esso è costituito da TRE OTTO a loro volta costituiti da 6 cerchi intimamente uniti ma contestualmente suddivisi in cerchi concentrici? No non sbaglio! Sbaglio o il 21 Giugno di ogni anno il sole trasforma le informazioni eteriche del ROSONE, da me codificato, trasformandole in un SETTIMO CERCHIO suddiviso a livello luminoso allo stesso modo dei 6 cerchi in pietra? NO non sbaglio. Ebbene il Solstizio di Collemaggio fra le altre cose rappresenterà la “scienza” impossibile dei “miei” saggi, ma soprattutto lo schema dimensionale menzionato per la Lista Sumera dei Re. Ricordate? Sette RE ora Sette cerchi, ci siete?
Spero di si perché è giunto il momento di parlavi di un controverso collaboratore spesso agli onori delle cronache di tutto il mondo per le sue avveniristiche teorie spaziali: Richard Hoagland. Cosa ha fatto un giorno il geniale coadiutore Nasa?
Ha trasformato molto intelligentemente una simbologia bidimensionale costituita da una serie di cerchi concentrici in un insieme di riferimenti angolari capaci a loro volta di fare intendere come tale simbologia, usata da millenni nel mondo (vedi Stonhenge) non sia altro che la TRADUZIONE TRIDIMENSIONALE di un sistema geometrico di tipo Platonico.
A questo punto mi rivolgo a voi archeologi ufficiali e faccio delle affermazioni chiare e decise: le seguenti:
Il CAPPELLO del GUERRIERO corrisponde al LABIRINTO di COLLEMAGGIO al Solstizio.
Il CAPPELLO del GUERRIERO contiene la stessa valenza temporale della LISTA SUMERA dei RE.
Il CAPPELLO del GUERRIERO è un cappello quantistico.
Il CAPPELLO del GUERRIERO è in grado, se codificato come sopra suggerito, di rivelarsi un costrutto tridimensionale dalle spiccate capacità geometrico-platoniche.
Il CAPPELLO del GUERRIERO ha in sé una spiegazione Eterica della materia che per quanto aborrita, la scienza cerca senza sosta nelle profondità dello spazio.
Il CAPPELLO del GUERRIERO ha inciso nella sfericità che lo contraddistingue, la testimonianza di una SCIENZA ALTRA che da Sempre l’uomo usa.
Vi sto dicendo che quello non è solo un GUERRIERO è molto, molto di più, adesso sta a voi cari esperti decidere quanto.
Quanto a me io penso che se il Guerriero tornasse a CASA SUA in quel di CAPESTRANO a cui appartiene non sarebbe esattamente uno SBAGLIO.
ECCO che cosa questa TERRA abruzzese, a cui sono stato dato in prestito, è capace di “Custodire”e di far diventare, se amata.
Michele Proclamato.
Come avviene spesso nelle sette, le persone venivano indotte a iscriversi all’associazione Maya per “intraprendere un percorso di vita positivo”, che teoricamente traeva ispirazione dalle filosofie orientali e dalla pratica dello yoga. Nella realtà, sfortunatamente, delle ragazze minorenni tra i 10 e i 12 anni, secondo quanto accertato, sarebbero state indotte anche in stato di costrizione psicologica ad avere rapporti sessuali con il “santone” Danilo Speranza, al fine di “modificarne il loro karma”.
Speranza, inoltre avrebbe messo a segno delle truffe nei confronti degli associati, per forti somme di denaro, ingannando i malcapitati medianti fini nobili, quali aiutare i ragazzi deviati, carcerati, disabili e tossicodipendenti e anche i minori abusati.
La “setta” che possiamo tranquillamente definire “psico-setta”, conta un migliaio di adepti. Sono in corso perquisizioni tra Roma e provincia in particolare a Tivoli nelle abitazioni di soggetti legati a Speranza. Fonti mi riferiscono che al momento sono 15 le perquisizioni effettuate tra Roma e provincia.
Speranza dovrà, quindi rispondere di violenza sessuale e truffa aggravata. Sembra inoltre che dalla indagini siano emersi dei contatti tra Speranza ed alcuni gruppi eversivi del fondamentalismo islamico.
Le indagini hanno avuto inizio circa un anno e mezzo fa, in seguito alle denunce di alcune ragazze violentate e sono state coordinate dal comandante Di Maggio. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip di Tivoli Cecilia Angrisano.
Dichiara in una nota Lavinia Mennucci, delegata del Sindaco di Roma alle Pari opportunità: ”Come Amministrazione comunale non possiamo non costituirci parte civile contro Danilo Speranza, il guru della setta Maya che, stando alle indagini condotte dagli inquirenti, si sarebbe macchiato di crimini orrendi e di inaudita gravita, – aggiunge Mennucci- dopo le reiterate denunce presentate da parte di minorenni e madri per violenze sessuali ed estorsioni la ricostruzione dei fatti ha portato alla luce che questo squallido personaggio, oltre ad appropriarsi con l’inganno di denaro e averi delle sue vittime, avrebbe violentato almeno venti bambine di età compresa tra i dieci e i dodici anni, approfittando in modo vergognoso della fiducia concessagli da persone che si rivolgevano a lui in buona fede per il ruolo giocato nell’associazione dedita allo yoga e alle terapie orientali, – per concludere la Mennucci afferma – l’indagato dovrà rispondere, oltre che di una serie pazzesca di violenze sessuali, anche dell’accusa di riduzione in stato di schiavitù. Come Amministrazione comunale ci batteremo con tutte le nostre forze al fianco delle vittime affinché questi terribili crimini siano adeguatamente puniti e perché questa tragica vicenda che offende la dignità e la sensibilità di ogni donna non abbia a ripetersi in futuro”.
Le parole espresse da Lavinia Mennucci mi trovano pienamente concorde e personalmente spero che il governo, inizi a prendere seriamente in considerazione una legge sul “condizionamento mentale”.
ARTICOLO IN PDF
http://www.mondoraro.org/wp-content/plugins/as-pdf/generate.php?post=39596
FONTE
http://www.mondoraro.org/2010/03/16/danilo-speranza-guru-della-setta-maya-arresta-per-abusi-sessuali-su-minori-e-truffa/
Mussolini era una spia degli inglesi
Submitted by Staff on Mer, 2009-10-14 11:43
![](http://www.atin.org/images/zamanhatti/1910_1919/Benito_Mussolini.jpg)
Pagato 100 sterline a settimana. La nipote Alessandra: ora mio nonno è diventato un traditore. Ma fatemi il piacere
LONDRA
«Mussolini era una spia dell'MI5». E' questa l'ultima rivelazione, pubblicata dal quotidiano The Guardian, sulla vita del Duce. Con uno stipendio di 100 sterline a settimana - equivalenti a 6.000 di oggi - Mussolini, oltre che a far campagna dalle colonne del suo Popolo d’Italia, doveva assicurarsi che i protestanti pacifisti non riuscissero nel loro intento di fermare le fabbriche di Milano. La rivelazione è parte del libro di Christopher Andrews Defence of the Realm, biografia autorizzata dell’MI5, pubblicato per celebrare i 100 anni del corpo. «Al tempo - spiega al Peter Martland, lo storico di Cambridge che ha scoperto i documenti - l’alleato meno affidabile della Gran Bretagna era l’Italia. La Russia aveva appena lasciato il conflitto dopo la rivoluzione. Erano molti soldi per un uomo che faceva il giornalista, ma l’ultima cosa che il Regno Unito desiderava era vedere le fabbriche di Milano fermarsi per scioperi pro-pace».
«Dopo settant’anni cercano ancora di metterlo in mezzo...». Così Alessandra Mussolini commenta le rivelazioni dello storico rilanciate dal quotidiano inglese secondo il quale per circa un anno, dal 1917 in poi, il futuro capo del fascismo ricevette soldi dagli agenti segreti di sua maestà per frenare le spinte pacifiste in Italia dopo la disastrosa sconfitta di Caporetto.
«Macchè rivelazioni: ora mio nonno è diventato pure un traditore. Ma fatemi il piacere... Dopo tutti questi anni - insiste la nipote Alessandra - ancora vogliono metterlo in mezzo. Una volta sono i matrimoni veri o presunti, un’altra volta sono le amanti inesistenti... E pensare che lui l’aveva previsto. Diceva anche dopo cinquant’anni si continuerà a parlare di me». «Aveva ragione - conclude Alessandra Mussolini - ma di anni ne sono passati settanta e ancora c’è chi vuole metterlo in mezzo».
FONTE : http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200910articoli/48273girata.asp
Il Dott. Fritz
Il medium rimane per un attimo immobile, in silenzio, entra in trance e, dopo pochi attimi, chi parla è il Dottor Fritz, un medico tedesco morto poco prima dell scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1918. Spesso è Gilmar Nantes Peixoto il medium in questione, ma lo spirito del Dott. Fritz è passato da diversi “tramiti corporei”, da quando è ritornato sulla Terra con lo scopo di guarire più persone possibili, forse per espiare una sua pena legata alla sua vita passata. Lo stesso premier russo Boris Eltsin si è recato in passato a S.Paolo per consultare il medium Rubens Farias, consigliere personale dell'ex presidente del Brasile Joao Figueiredo. Farias sosteneva di parlare, in quei momenti, per bocca del dot. Fritz, il quale gli conferiva straordinari poteri di guarigione. Molti anni prima, Fritz si sarebbe incarnato in un altro celebre guaritore, Zé Arigò, che attirava a sé grandi folle. L’opera di Fritz, tra breve, sarà compiuta, così potrà evolversi e lasciare il suo posto di guaritore ad altri spiriti. Infatti, il dottore sembrerebbe aiutato, nel suo compito, da un “equipe” di spiriti di dottori defunti e, a quanto pare, esisterebbe anche una sorta di “graduatoria”. Una volta che Fritz avrà compiuto la sua opera, lascerà il suo posto al suo secondo e così via. Così come, sul piano terreno, questi spiriti di dottori si serviranno, di volta in volta, di medium diversi. Attualmente, il medium di cui si servono è Gilmar.
Sono stato di persona a Carate per vederlo all’opera e devo dire che mi ha molto incuriosito. Ho potuto anche vedere dei filmati di repertorio in cui Fritz/Gilmar operava chirurgicamente alcune persone colpite dalle più varie malattie. In questi video erano raccolte diverse testimonianze di alcuni interventi svoltisi in diversi luoghi del mondo, dal Brasile all’Olanda, senza anestesia, ma senza dolore, senza sterilizzazione, ma senza infezione (Quest' ultima tipologia di cura in Italia non si può effettuare a causa delle leggi vigenti, ma sono comunque possibili guarigioni spirituali dagli effetti simili). Sembrerebbe proprio che, in ogni caso, i pazienti di Fritz/Gilmar, sotto i ferri, non sentano nulla, pur non essendo stati anestetizzati.
In questi video, ho visto persone con grosse ferite aperte, eppure tranquille sul loro letto. Ho visto un uomo che, durante un’operazione alla testa, teneva gli occhi aperti e si guardava intorno come se niente fosse. Ho visto un’altra persona guardarsi il ventre mentre gliel’aprivano e una donna, cosciente, a cui il dottore ha tolto via una ciste grande come un fagiolo dal seno destro, in pochi secondi, senza provocarle alcun dolore. Tutto questo, in ogni caso, senza neppure un battito di ciglia, una lacrima o un lieve sussulto. Ciò perché, Fritz/Gilmar non usa medicine o anestetici “materiali”, ma “spirituali”. La sua anestesia è spirituale, immediata e, a quanto pare, è efficace quanto, se non più, un’anestesia medica tradizionale. Tra le molte operazioni documentate in questi filmati, ve n’è addirittura una a cuore aperto. Non vengono nemmeno usati guanti; Fritz lavora a mani nude, ma non è mai successo che fossero state riscontrate nei pazienti infezioni di alcun tipo. Ciò, per lo stesso motivo di prima. Un fluido spiritico permette a Fritz/Gilmar di non usare né guanti, né anestesia.
Alcune volte, il dottor Fritz viene anche in Italia. Qui, può eseguire solo guarigioni spirituali, ma comunque efficaci quanto quelle chirurgiche. Io ho assistito a Carate (Mi) proprio a questo tipo di guarigioni. Erano presenti molte persone, che venivano e se ne andavano. Ogni volta che Fritz/Gilmar era pronto per operare, veniva fatto entrare nel suo “studio” un gruppo di una decina di persone, che prendeva posto su delle sedie poste ai lati della stanza. Per i casi più “gravi” vi era un lettino nel mezzo. Il dottore era circondato da un gruppo di altri tre o quattro medium in camice bianco, che lo assistevano nel suo lavoro. Passava a turno da ognuno dei suoi pazienti, chiedeva qual’era il loro problema, poi, a seconda dei casi, li curava in un determinato modo, gesticolando con le mani e usando del disinfettante che, di volta in volta, era “trasformato” spiriticamente nella medicina di cui si aveva bisogno. Lo studio ed il corridoio che dava sull’esterno dello stabile erano colmi di persone speranzose di essere guarite dal miracoloso dottore; chi aveva la gastrite, chi l’ernia al disco, chi problemi agli occhi, chi al fegato, chi alle gambe ed era costretto sulla sedia a rotelle… chi voleva smettere di fumare. Per questi ultimi, Fritz/Gilmar preparava un intruglio sul momento, che poi il paziente doveva bere. La gente che era lì, mi ha raccontato che, la volta precedente, Fritz/Gilmar aveva fatto camminare per qualche metro una persona disabile, immobilizzata da anni sulla sedia a rotelle, nel fragore della folla esultante. Certo, per i casi più gravi, la cura non è istantanea, ci vogliono più sedute, ma i risultati, a quanto pare, sono sempre ottimi. Fritz/Gilmar, per le sue guarigioni, non chiede denaro, non chiede nulla. Vi è la possibilità di fare un’offerta libera che, comunque, va a dei bambini poveri del Brasile, da dove proviene Gilmar. Ciò mi porta a credere, sempre più, che tutto ciò di cui sono stato testimone sia reale. Molte volte, è facile trovare truffatori, approfittatori, ingannatori delle masse speranzose ma, in questo caso, cosa ci guadagna Fritz/Gilmar, se non la salute e la felicità dei suoi pazienti? Perché, alla fin dei conti, questo è l’importante: che sul viso di queste persone ritorni il sorriso e la voglia di andare avanti, la salute e il benessere psico-fisico. Fritz/Gilmar ha anche operato, in alcune occasioni, di fronte a giornalisti e medici, ma la scienza rimane muta a tal riguardo. Forse perché, se si scoprisse tale potere dello spirito, molte cose potrebbero cambiare e, come sempre, ci sono persone che non vogliono tali cambiamenti, perché hanno interesse che tutto rimanga così com’è. Ma la fama di Fritz/Gilmar si sta espandendo a macchia d’olio e presto, probabilmente, anche questi scienziati dovranno accettare il fatto che qualcosa, oltre il corpo, c’è. Qualcosa di complementare e fondamentale, lo spirito.
Esiste anche un sito ricco di informazioni: http://www.drfritz.org/
Da questo traggo la seguente parte.
Dal 1995 ad oggi lo Spirito del Dr. Fritz attraverso Gilmar:
- Ha fondato la Colonia Spritualista Luz Divina;
- Ha guarito migliaia di persone;
- È arrivato a ricevere fino a 1400 persone in una giornata, rimanendo incorporato per quasi 24 ore di seguito;
- Ha fondato tre istituzione per accogliere bambini di strada, 300 nel Lar das Crianças a Campo Grande, città di Gilmar; 400 nel Lar Paolo di Tarso, nella città di Sete Lagoas (Minas Gerais); 60 nel Lar Frei Fabiano di Cristo nel villaggio di Pedra Petra, nelle prossimità di Cuiabà, capitale dello Stato di Mato Grosso do Norte.
Giorgio Pastore
TESTIMONIANZE SIGNIFICATIVE
Due significativi ed interessanti aneddoti tratti da http://www.drfritz.org/
Per Gilmar, una delle guarigioni più significative fu di una paziente affetta dall’AIDS e che si trovava in stato terminale. Gilmar - dr. Fritz - stava operando nella città di Sete Lagoas, al suo fianco alcuni dottori erano presenti. In un dato momento uno dei medici richiamò l’attenzione del dr. Fritz verso una Signora sua paziente, che si trovava nella fila di attesa. Chiedeva di aiutarla a smettere di soffrire fintanto che fosse arrivata la “sua ora”. Finito l’intervento in corso, il dr. Friz chiamò la Signora e gli chiese se aveva fede, lei annuì affermativamente. Lui allora prelevò 2 mll del suo sangue infetto e dicendo ai presenti se avevano fede nella guarigione della Sig.ra e sfidò persino i dottori a farsi iniettare il sangue della Sig.ra in loro stessi, se avevano fede non avrebbero contratto la malattia. Al rifiuto generale, il dr. Friz disse che avrebbe fatto questo esperimento nel “suo medium” e alzando la manica del grembiule iniettò tutto il sangue nel braccio di Gilmar. Poi dall’altro braccio prelevò altri 2 ml di sangue e lo applicò nella malata. Tracorsi 30 giorni Gilmar andò a donare sangue. Fu chiamato in ospedale qualche giorno dopo. Il suo sangue era speciale, raro e loro avevano bisogno che lui facesse la donazione più sovente. Gilmar prese il risultato delle analisi che attestavano la sua salute, ma i dottori suoi amici non gli credettero. Lo portarono a S. Paulo, nel più rinomato ospedale per le malattie infettive, furono realizzate due analisi e Gilmar risultò sano. I dottori non riuscivano a capacitarsene. Alla domanda di Gilmar, sulla loro paziente, uno dei dottori rispose che probabilmente, fosse morta perché non si era mai più fatta “viva”. Passarono alcuni giorni e in una seduta di guarigione la paziente si presentò, viva, scusandosi per non aver dato più sue notizie. Ormai era guarita e partita in viaggio per fare una vacanza.
Normalmente, nelle sedute pubbliche, il dr. Fritz da la precedenza alla guarigione dei malati su sedie a rotelle. Ma stranamente in quel pomeriggio disse: “Oggi i malati su sedie a rotelle che sono tanti saranno gli ultimi.” Nessuno riusciva a capire perché e lui non si degnò di dare la benché minima spiegazione. Erano le 4 di notte quando tutti se ne andarono, erano rimasti soltanto 4 pazienti sulle sedie a rotelle. Il dr. Fritz guardò loro e chiese se avevano fede. Aggiunse che li avrebbe guariti tutti in 4 minuti. Quando avrebbe detto uno, il primo si sarebbe alzato, quando avrebbe detto due, il secondo si sarebbe alzato e così via. Quando arrivò al quarto, quest’ultimo fece di tutto ma non riusciva ad alzarsi in piedi. Il dr. lo guardò e severamente gli disse che non poteva prendersi gioco degli Spiriti di Luce. Lui era un giornalista, sano, che voleva soltanto testarlo e per imparare la lezione sarebbe stato costretto per altri 4 giorni sulla sedia a rotelle. Nel frattempo non poteva essere aiutato e pulito da nessuno, diversamente non avrebbe più recuperato la mobilità delle gambe. Al quarto giorno, il reporter, che emanava un forte fetore per aver fatto i “bisogni fisiologici” sulla sedia, venne dal dr. Fritz per essere guarito. Questa volta riuscì ad alzarsi ed a “scappare” per non tornare mai più a mettere in prova le reali capacità del dr. Adolph Fritz.
FONTE : www.croponline.org/dottorfritz.htm
Fenomeni Paranormali in Puglia
MATINO - Da tre giorni in una casa del centro storico di Matino (Lecce), paesotto del Salento nell’entroterra gallipolino, si starebbero verificando fenomeni fuori dal comune. Tazzine che cadono a terra da sole frantumandosi in mille pezzi, vetri dell’armadio che si scheggiano, cuscini e materassi che prendono fuoco per autocombustione e svegliette che volano da una parte all’altra della stanza.Nemmeno la fantasia di un maestro del brivido come Alfred Hitchcock avrebbe potuto immaginare una simile sceneggiatura. Eppure quanto sta accadendo da mercoledì scorso in una piccola dimora di via Puccini abitata da un'anziana donna di 94 anni sarebbe realtà, stando almeno alle testimonianze.
Ed i fenomeni sono così evidenti al punto da spingere il parroco della cittadina ad interessare della vicenda l’esorcista della diocesi, ritenendo tali fatti catalogabili tra quelli riconducibili a presenze sataniche, o comunque paranormali.
Don Tommaso Sabato, l’esorcista incaricato di «sondare» l’accaduto, sceglie di non esprimere giudizi affrettati, e questo nonostante proprio durante la sua presenza (ufficialmente per dispensare l’unzione degli infermi alla proprietaria della casa) si siano verificati fenomeni inquietanti: «È vero, ho avvertito anch’io dei rumori provenire da una cassapanca mentre ero in quell’abitazione, ma preferisco sospendere il giudizio. Come insegna la Chiesa, quando si tratta di commentare le opere del demonio bisogna parlarne con prudenza e quasi anche con pudore».
Senza inibizioni riferiscono invece quanto avrebbero visto e udito gli operatori della protezione civile «Ambientale» di Matino, invitati ad intervenire sul posto dai carabinieri della locale stazione per monitorare la situazione ed agire in caso di bisogno. «Proprio quando in casa c’era il sacerdote – dice Stefano Romano, uno degli operatori dell’associazione di volontariato di guardia in via Puccini – ho visto scheggiarsi il vetro dell’antina dell’armadio ed al suo interno un cuscino ha preso fuoco. Poi ad un tratto una piccola sveglietta ha cominciato a danzare su una cassapanca e all’improvviso è caduta per terra. La sedia nelle vicinanze dell'esorcista ha preso fuoco all’improvviso, e la stessa sorte è capitata al materasso del letto. Poi su di un muro è comparso il segno di una croce nera, e dall’interno della cassapanca si sono avvertiti nitidamente alcuni colpi di bastone. Abbiamo aperto il mobile, ma dentro non c’era nulla».
Qualcuno intanto in paese rispolvera una vecchia leggenda per la quale si narra che in prossimità della casa dei misteri ci fosse un carrubo sul quale le donne infedeli, tra il Seicento ed il Settecento, venivano impiccate per aver tradito i propri mariti. Fino a più di mezzo secolo fa spesso si sarebbero uditi lamenti di donne.
LECCE - È diventata un'attrazione via Puccini e così è stato per tutto il weekend dopo i presunti avvistamenti di oggetti fluttuanti e fenomeni di auto-combustione nella casa abitata da una 94enne del luogo. Tre giorni di fenomeni paranormali come racconta il Nuovo quotidiano di Puglia, cominciati al martedì e terminati venerdì scorso, dopo l'intervento - come nella migliore tradizione dei film horror - di un esorcista e degli uomini della forza pubblica, nell'occasione un sacerdote inviato dalla diocesi di Nardò-Gallipoli e i carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Giancarlo De Donno. E sono loro che non escludono alcuna pista, tra le altre una truffa congeniata magari per cacciare la vechietta, indagando su un caso che ha acceso l'interesse dei 10 mila abitanti del piccolo paese leccese e dei curiosi arrivati in via Puccini lungo tutto il weekend. Alcuni per vedere qualcosa con i propri occhi e trovare una storia da raccontare, i più anche solo per poter dire di esserci stati.
Ad ogni modo i curiosi sembrano non avere dubbi: a provocare il volo delle suppellettili della casa, a scatenare le fiamme che hanno investito nell'ordine un materasso, un divano e una sedia - per la precisione quella su cui si era seduto pure l'esorcista - è stata un'anima pezzente. Bloccata nel mondo terreno senza riuscire a trovare la pace dell'aldilà e per cui l'intervento del sacerdote dovrebbe essere stata risolutiva. Intanto davanti l'abitazione dell'anziana signora nel fine settimana è comparso un cartello con un ammonimento ai giornalisti cui è fatto "divieto di fare riprese", mentre i familiari della donna per due giorni hanno fatto quadrato intorno alla 94enne e alla presunta «casa degli spiriti». Presidiata oltre che dai militari anche dagli uomini della protezione civile di Matino che a più riprese erano intervenuti a domare i roghi sviluppatisi misteriosamente.
CORRIERE DELLA SERA
MANTOVA - Sono grandi, più o meno, come un telefonino cellulare. E, a quanto pare, le usavano per lo stesso motivo: comunicare. Cosa, però, non è dato saperlo. Sennò, mica le avrebbero chiamate «tavolette enigmatiche». Adesso, per cercare una soluzione al preistorico enigma, hanno deciso di far ricorso al più moderno degli strumenti: internet.
Da oggi, al sito www.tavoletteenigmatiche.it, si potrà sapere tutto sulle tavolette del mistero. Ma, soprattutto, gli studiosi avranno un angolo di cyberspazio nel quale scambiarsi dati, ipotesi, fotografie e quant' altro per far luce sugli ermetici oggetti arrivati dall' Età del bronzo (2100-1400 avanti Cristo). L' idea è venuta ad Adalberto Piccoli, 69 anni, direttore del Museo archeologico dell' Alto Mantovano di Cavriana, che ha trovato l' appoggio convinto di università ed enti vari.
«È dal 1976 che studio queste tavolette - spiega l' archeologo -. In tutta Europa saremo una quindicina di studiosi ad occuparci della materia. Grazie al sito, che coinvolge esperti di nove nazioni, sarà più facile scambiarci dati e opinioni». Una delle cose che si potranno fare via internet, ad esempio, sarà confrontare scansioni elettroniche dei misteriosi segni sulle tavolette, per capire se siano stati impressi con gli stessi punzoni, ricostruendo così il «tragitto» degli oggetti misteriosi.
Cosa, che peraltro, nel museo mantovano si è già cominciato a fare: nella teca che custodisce le preziose tavolette, tanti spilli colorati su una cartina indicano le zone d' Italia (in gran parte nella zona a sud del lago di Garda, tra Mantovano, Bresciano e Veronese) in cui sono state ritrovate. «In tutto sono state ritrovate circa trecento tavolette - spiegano al museo - in gran parte nell' area benacense, ma anche attorno a Firenze e nell' Europa danubiano-carpatica».
Quelle righe e quei cerchi impressi in pietre e terrecotte, devono essere un codice di comunicazione o di interazione fra culture diverse. Ma a che scopo? «A mio parere - spiega Piccoli - forse servivano per facilitare lo scambio di merci. Ma, mentre per le tavolette assire è facile intuire che una spiga stilizzata indicava il grano, decifrare questi simboli è molto più complicato». Le tavolette potrebbero essere una sorta di fattura, o una specie di assegno o cambiale.
Non mancano però ipotesi alternative: chi parla di un sistema di registrazione, tipo «anagrafe» ante-litteram. Chi di oggetti rituali, come suggerirebbe il nome tedesco con cui furono all' inizio designate: Brotlaibidole, «Idoli a forma di pagnotta». La soluzione, forse, arriverà nel convegno internazionale che si terrà, proprio a Cavriana, nella primavera del 2010. Nel frattempo, tavolettologi di tutto il mondo, cliccate.
Angelini Luca
(28 giugno 2008)
Fonte:
http://archiviostorico.corriere.it/2008/giugno/28/enigma_delle_tavolette_Dalla_preistoria_co_7_080628018.shtml
I segreti del "Guerriero senza Tempo"
Giu
7
Submitted by Staff on Dom, 2009-06-07 10:14
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Presentiamo un interessante studio del ricercatore Michele Proclamato che partendo dal "Guerriero di Capestrano" traccia una serie di collegamenti storici, esoterici, simbolistici i quali trovando concordanze con le nuove scoperte scientifiche, sono in grado di farci ben riflettere sull'origine della materia.
Se spinti, come me, da un sano interesse archeologico, nonché territoriale si potrebbero ottenere, attraverso un semplice clik telematico una serie di cenni storici dedicati ad un” reperto” che ultimamente sempre più sta attirando l’attenzione di esperti e non. Essendo la mia, l’attenzione di un “non” esperto, come giusto, sono ricorso alla “madre” di tutto il sapere ufficiale messo in rete, quindi digitando “GUERRIERO di CAPESTRANO “ il noto sito Wikipedia, così si è espresso:
Il "guerriero di Capestrano" è una scultura in pietra calcarea del VI secolo a.C., rinvenuta in una necropoli dell'antica città di Aufinum (Ofena), località a nord-est di Capestrano (AQ), e raffigurante un guerriero dell'antico popolo italico dei Piceni. Si tratta di una delle opere più monumentali e impressionanti dell'arte italica, conservata a Chieti nel Museo archeologico nazionale d'Abruzzo.
Sarebbe giusto aggiungere come la statua fu ritrovata con le gambe mozzate nel 1934 da un certo Michele Castagna durante dei lavori agricoli , ma soprattutto come attraverso successivi scavi si addivenì, grazie all’archeologo Giuseppe Moretti, ad una vera e propria necropoli in cui spiccarono molti altri ritrovamenti tra cui svariati ornamentali femminili , di cui molto potrei dire ma non mancherà sicuramente occasione. Insomma pur essendo “citato” il Guerriero non gode di quella salute conoscitiva nazionale ma soprattutto INTERNAZIONALE che tanto meriterebbe ma che probabilmente mai avrà.
Ma se “l’Ufficialità” me lo permetterà una piccola mano in questo senso potrei modestamente darla, soprattutto perché il Guerriero, ben lungi dall’avere consegnato ai contemporanei tutti i suoi “segreti”, conserva nel suo “Cilindro” un segreto millenario, direi senza tempo, alla base, fra l’altro, di un immenso sforzo scientifico condotto anche da entità, come la Nasa. Quindi per trovare ciò che può sembrare un inverosimile nesso fra le “SFERICHE INCISIONI” del Cilindro, scusate, del CAPPELLO, del Guerriero di Capestrano e le missioni spaziali americane, dovrò chiedervi un minimo di ”pazienza scientifica nonché storica”. Quindi da questo momento vorrei che poneste in essere nei miei confronti una sostanziale “diffidenza conoscitiva” da fugare attraverso l’opportuna consultazione “scientifica”.
UNA SCIENZA UFFICIALE
Fu proprio Max planck , uno dei pilastri fondatori della Fisica odierna, ad ammettere che a livello Atomico non esisteva nessun tipo di “MATERIA” bensì un’unica FORZA in grado di mettere in VIBRAZIONE tutte le particelle atomiche componenti un piccolo “ sistema solare“. Insomma uno dei padri del mondo dei Quanti metteva in ”guardia” la galoppante scienza dell’immensamente piccolo, facendo intendere come, qualcosa di diverso, potesse esistere a livello ENERGETICO alla base di un fenomeno “materiale“ come quello ATOMICO. Vero è che la Scienza ai tempi di Planck, solo da pochi decenni aveva rinunciato all’esistenza di un tipo di energia “particolare” frutto più della teoria che di esperimenti veri e ripetibili. Pochi anni infatti erano trascorsi dal contestato e ripetuto esperimento di Michelson-Morley, anni sufficienti ad affossare in modo definitivo l’”esistenza” di un ETERE, in questo caso, luminifero in grado di opporsi attraverso un Interferometro, ideato dallo stesso Michelson, al suo passaggio direzionato.
Era il 1887 in Ohio. Sulla base dei “risultati” di tale esperimento Einstein concluse che la velocità della luce poteva ritenersi indipendente dal moto della sorgente e dell’osservatore da cui la Teoria della Relatività Ristretta. A questo punto la Scienza mentre da una parte ammetteva come a livello quantistico potesse esistere un tipo di Energia altra, a livello fisico ne decretava la sua morte, creando una perniciosa dicotomia che vedeva opposte le Leggi fisiche del Micro a quelle del Macro Mondo. Ma era solo questione di tempo prima che nel 1957 il fisico olandese Hendrik Casimir elaborasse una teoria in grado di profetizzare un “ ENERGIA NON NULLA” associata al VUOTO dimostrata poi a livello sperimentale e passata alla storia come EFFETTO CASIMIR.
Il mondo della scienza sicuramente mai domo, pur non accettando nemmeno l’espressione ETERE, continuava la sua ricerca ufficialmente o no, rendendosi sempre più conto che un energia potenziale ad un livello potenziale poteva e doveva esistere. Furono gli esperimenti condotti allo ZERO ASSOLUTO (- 273 Gradi) in un assoluto spazio, messo sotto vuoto, e perfettamente schermato da ogni interferenza, effettuati dal contestato fisico Harold Puthoff, a far tracimare ogni dubbio verso l’effettiva esistenza di un QUID energetico al di fuori di ogni nostro, per ora, possibile controllo tecnologico. Nasceva l’ Energia del Punto Zero o la Z.P.E .
Sulla scia di tale scoperta grandi nomi della fisica sempre, come Feynman e Wheeler si presero la briga di quantificare la “forza” di questo tipo di energia presente in uno spazio appositamente attrezzato molto simile al “BULBO di una LAMPADINA”, rimanendo esterrefatti nel constatare come essa fosse sufficiente a “SURRISCALDARE” gli oceani terrestri. Ormai ufficialmente la scienza dava inizio alla corsa, verso quel tipo di energia o Forza, che Planck aveva teorizzato nell’immensamente piccolo e EINSTEIN dimostrato nell’immensamente grande equiparando la MATERIA a pura ENERGIA . Sostanzialmente a livello scientifico questa fantomatica energia ormai era possibile equipararla a “materia”. Le porte erano ormai aperte e i tempi maturi per il Vuoto Quanto-meccanico, la Schiuma Quantica, il Campo di Higgs, la Materia Quantica, e non ultima la famosa Dark Matter o Materia Oscura, il tutto avvalorato e sostenuto dall’ultima Teoria del Tutto in grado di unificare le Quattro leggi Fisiche attraverso la nascita di una Materia, voluta questa volta dalla simbiosi infinitesimale di una miriade di STRINGHE , evoluta a livello di” Campo” dal grande Mikiu Kaku.
Quindi l’Etere, memore di Michelson, continuava a non esistere per la Scienza , ma allo stesso tempo essa teorizzava e sempre più dimostrava come il VUOTO fosse sostanzialmente pura ENERGIA e allo stesso tempo potenzialmente MATERIA . In questo clima di corsa alla “NUOVA ENRGIA MATERICA” partiva nel 1999 una missione spaziale dello Space Shuttle con uno scopo principe: mettere in una speciale orbita spaziale l’ultima generazione di telescopi. La motivazione di un tale sforzo scientifico? Stabilire a livello galattico come e quanto la Materia Oscura invisibile, che ormai per la scienza aveva raggiunto la lusinghiera quota pari a l 95 % dello Spazio Vuoto, potesse inficiare le Gravitazionali esigenze del restante 5% visibile.
Non il caso quindi, ma una precisa pianificazione scientifica ha voluto che, per la prima volta, la scienza abbia “FOTOGRAFATO” nel 2006 la Materia Oscura
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UN SCIENZA QUASI UFFICIALE
Voi direte, cari lettori e archeologi ufficiali, giustamente: e a noi?. E io sono qui apposta per dimostravi come tutto ciò debba interessarvi soprattutto se il motivo del contendere è il CAPPELLO di cui sopra. Ma prima, ancora pazienza, e lo so, ce ne vuole tanta nella vita. Si perché prima dovete sapere come, mentre si andava nello spazio per “capire” cosa ci circonda e di che cosa siamo fatti, qualcuno sulla Terra già da secoli si occupasse non del COSA ma piuttosto del MODO con cui la materia si aggregava. Una corsa conoscitiva iniziata infatti nel 1400, grazie a Leonardo da Vinci, perfezionatasi attraverso gli esperimenti di Galileo Galilei e Robert Hook nel 1600, via via arricchita da nuove “testimonianze“ sperimentali del Fisico musicista Chladni alla fine del 1700, veniva finalmente “codificata” nel 1967, dal medico svizzero Hans Yenny attraverso due volumi dal titolo” Kimatic “
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A questo punto in un perfetto territorio di nessuno ho potuto inserirmi io con i miei studi, conscio di come ufficialmente o meno la situazione in merito alla “nascita” della Materia fosse ai giorni nostri caratterizzata da una ricerca in grado di “Vedere” la probabile energia di Planck negli immensi spazi che ci circondano, ma incapace di “concedere“ a tale Energia finalità aggregative “sonore” dalla spiccata simbologia geometrica spesso riconducibile a forme PLATONICHE. Il tutto mentre qualcuno come Emoto superava il concetto aggregativo del SUONO evolvendolo con quello di “PENSIERO”. Sommando l’Ufficiale al non Ufficiale era possibile nei primi anni del 2000 teorizzare come una forma d’ETERE autoaggregante, dalle spiccate capacità platoniche fosse, a diversi livelli di densità ora VUOTO, ora MATERIA , il tutto frutto di un probabile disegno “mentale” trasfuso attraverso il suono . Si faceva strada il principio di “CAMPO” universale dalle caratteristiche ancora tutte da decifrare.
UN PRISMA con TROPPO TEMPO
Ma torniamo all’ufficialità attraverso una missione archeologica condotta nell’attuale Iraq, presso la dissepolta città di Larsa, premiata da un ritrovamento destinato a suscitare un goliardico scalpore fra gli addetti ai lavori. Siamo nel 1932 e la spedizione passerà alla storia grazie ad un “Prisma” dal contestatissimo significato cuneiforme. Il Prisma di Weld Blundell riporterà 2 delle 3 millenarie Liste Sumere dei RE facendo notare anche in quella, denominataW.B. 62
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Questo ho inteso sottolinearlo proprio in questa occasione poiché a livello archeologico e storico il leggere nella Lista in questione di RE regnanti in Mesopotamia per 28800 anni, spesso suscitò e suscita un ilarità non giustificata soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi scientifici. Ma il tempo e lo spazio concessomi pur non permettendomi di dilungarmi sulla “LISTA“ come vorrei e dovrei, mi permetterà di dirvi che la WB 62 non è atro che una STELE di ROSETTA SONICO CREATIVA. In pratica i periodi regnanti come il numero di RE e le Città non saranno altro che un raffinato sistema descrittivo per tutelare una SCIENZA ALTRA presente sulla TERRA da sempre in grado di SPIEGARE come probabilmente, spero, DIO CREA. Ora immaginate il lavoro fatto in piccolo dal Jenny con i suoni per CONFORMARE la materia, applicato ad un entità divina la quale CREA utilizzando i meccanismi Cimatici di cui sopra.
Il SUONO Cimatico verrà SOSTITUITO da 8 precisi archi di Tempo dalle molteplici caratteristiche non ultime quelle di ripercuotersi assolutamente in 5 Città. Avrete a questo punto una perfetta descrizione Antidiluviana di un ATTO CIMATICO TEMPORALE trasfusosi in ciò che potrebbero sembrare 5 città ma che effettivamente rappresentano i 5 SOLIDI PLATONICI di cui sopra. Morale da migliaia di anni qualcuno sapeva come si può CREARE attraverso il TEMPO, lo SPAZIO e di VIBRARLI attraverso un OTTAVA sotto forma di SOLIDI PLATONICI.
Ora, oltre a consigliare caldamente di seguire ogni parola della Lista con moltissima attenzione, al suo interno si nascondono tutte le Leggi utilizzate dalla Natura per palesare le sue creature, vorrei ora rivolgermi agli esperti archeologi che con tanto amore si sono occupati del Guerriero matrice del mio disquisire. E vorrei che essi come tutti notassero che, pur essendoci 8 RE chiamati da una volontà ben precisa a collaborare in quest’opera sonica solo 7 di ESSI verranno citati. Quindi avremo 7 note temporali come le nostre 7 note musicali, a rivestire un ruolo fondante in tutto il mio discorso. Ma se la mia platea fosse così gentile di osservare “cosa” SFERICAMENTE e in modo bicromatico si cela sotto il Cappello del Guerriero di Capestrano
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Se ciò che ho scritto avrà quindi un minimo di senso e ufficialità avremo a questo punto un sunto fatto di ufficialità, semiufficialità e concedetemi, sicure fonti esoteriche, una situazione nella quale esiste una sorta di ETERE inizialmente TEMPORALE in grado di palesarsi geometricamente attraverso 7 note principali le quali oltre ad essere la probabile matrice prima della materia, come la scienza ha fotografato, rappresenteranno l’aspetto principe con cui un essere Divino è in grado di palesarsi, un essere condensabile in 7 note ben precise se vogliamo: chiamato OTTAVA. Se ciò sarà plausibile nell’ultima Teoria del Tutto, quella delle Stringhe dovremmo trovare tali tracce esoteriche. Inoltre, e ciò sarà per ora solo marginale, in un reperto Sannitico Abruzzese “stranamente” troveremo un possibile accenno a tale ATTO SONICO-TEMPORALE millenario conformato in 7 Cerchi concentrici.
Una LISTA uno ZODIACO e un GENIO INDIANO
Ora siete nelle mie mani deduttive, lo so, e tale responsabilità la sento, ma io credo che se vorrò ottenere il mio scopo, di dare al GUERRIERO luna nova attenzione, dovrò giocare tutte le mie carte conoscitive, pur sapendo dal principio che tutte le volte in cui ho teso la mia mano verso il mondo del sapere ufficiale (IL GENIO SONICO) questa è stata sdegnosamente rifiutata. Ma il mio è un talento nato alla fine di tempi preposti all’arrivo di una Nuova Era e lo scotto dettato da tale passaggio, che lo voglia o no, lo sto già pagando.
Quindi senza tentennamenti proseguo dicendo che se volessimo assistere all’evoluzione di questo probabile atto creativo dalle molteplici caratteristiche dovrei introdurre in questo momento una tessera del mio puzzle, essenziale per capire come il sapere citato fosse interpretato a livello STELLARE. Vi invito quindi ad un ultima occhiata posta a definire la SOMMA TOTALE degli anni reali della Lista. Fatto? Vogliamo antropomorfizzarla? Si? Benissimo prendiamo lo Zodiaco di Dendera
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E cosa c’è all’interno di quella sfera? Una visione cosmologica e animica dell’ UNIVERSO EGIZIO costituito da 72 corpi celesti disposti in 5 CIELI, tutti perfettamente sferici. A questo punto avremmo in successione TEMPO, SUONO, GEOMETRIA, SPAZIO, NUMERI, ESSERI VIVENTI, tutto profuso in STELLE e PIANETI. Quindi in passato che cosa si “nascondeva” dietro il concetto di Etere, Prana, Akasha, Ki ecc. Io direi un concetto energetico mentale di CAMPO, lo stesso elaborato da KAKU attraverso le SUPERSTRINGHE, capace di accedere al macro e vi assicuro al micro mondo quantistico. Potenzialmente il “MIO” Etere sarà in grado di mettere insieme le 4 leggi fisiche principali terrestri inquadrandole come l’effetto secondario di una CAUSA che Dimensionalmente si TROVA in un PRISMA di migliaia di anni fa.
Lo so, per chi mi legge per la prima volta la cosa potrà essere piuttosto sconcertante, ma vi prego ancora un minimo di bontà nei miei confronti per potervi dire: E se questa scienza del passato si fosse voluta sintetizzare a livello simbolico che cosa degli ipotetici scienziati del passato avrebbero potuto inventare? Vediamo, abbiamo a che fare con una “sostanza” intelligente in grado anche numericamente di sintetizzare la sua complessa etericità quindi questi ipotetici “scienziati” avrebbero potuto utilizzare l’ultimo momento Eterico, dalla nostra scienza non visto, costituito dalle 24 BRACCIA egizie, prima di esordire nel macro mondo stellare, dalla nostra scienza visto. Si, avrebbero potuto farlo e lo hanno fatto. Essi infatti molto semplicemente per parlare della “LORO” scienza usavano tracciare nella pietra, oggi nel grano, TRE OTTO (888) come quelli presenti nel Labirinto di Collemaggio, tanto amati dal pio Celestino V. Fantasia?
Può darsi. Ma stranamente alcuni decenni fa un povero, mesto, indiano Tamil, Srinivasa RamAnuian, grazie anche ai suggerimenti onirici della dea Namagiri, sconvolse il mondo della matematica occidentale gettando fra le tante cose, le basi teoriche ed equazionali di ciò che da li a poco, grazie all’immaginazione di due brillanti fisici, Schwarz e Susskin, sarebbe diventata l’unica teoria in grado di spiegare la nascita della materia a livello quantico. Unico problema rimasto irrisolto dallo stesso Kaku è costituito dal fatto che nessuno in questo momento a livello scientifico sa dare una spiegazione alla onnipresente presenza simmetrica di alcuni riferimenti numerici usati senza sosta dallo stesso Srinivasa. Tali riferimenti si potrebbero sintetizzare semplicemente con 8, TRE VOLTE 8 , o 24, forse per questo oggi le vibrazioni di una STRINGA BOSONICA continuano ad essere come aveva predetto Ramanuyan: ”24”.
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Un LABIRINTO messo nel CAPPELLO
Ritorniamo un attimo al Labirinto Celestiniano per dire: sbaglio o esso è costituito da TRE OTTO a loro volta costituiti da 6 cerchi intimamente uniti ma contestualmente suddivisi in cerchi concentrici? No non sbaglio! Sbaglio o il 21 Giugno di ogni anno il sole trasforma le informazioni eteriche del ROSONE, da me codificato, trasformandole in un SETTIMO CERCHIO suddiviso a livello luminoso allo stesso modo dei 6 cerchi in pietra? NO non sbaglio. Ebbene il Solstizio di Collemaggio fra le altre cose rappresenterà la “scienza” impossibile dei “miei” saggi, ma soprattutto lo schema dimensionale menzionato per la Lista Sumera dei Re. Ricordate? Sette RE ora Sette cerchi, ci siete?
Spero di si perché è giunto il momento di parlavi di un controverso collaboratore spesso agli onori delle cronache di tutto il mondo per le sue avveniristiche teorie spaziali: Richard Hoagland. Cosa ha fatto un giorno il geniale coadiutore Nasa?
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A questo punto mi rivolgo a voi archeologi ufficiali e faccio delle affermazioni chiare e decise: le seguenti:
Il CAPPELLO del GUERRIERO corrisponde al LABIRINTO di COLLEMAGGIO al Solstizio.
Il CAPPELLO del GUERRIERO contiene la stessa valenza temporale della LISTA SUMERA dei RE.
Il CAPPELLO del GUERRIERO è un cappello quantistico.
Il CAPPELLO del GUERRIERO è in grado, se codificato come sopra suggerito, di rivelarsi un costrutto tridimensionale dalle spiccate capacità geometrico-platoniche.
Il CAPPELLO del GUERRIERO ha in sé una spiegazione Eterica della materia che per quanto aborrita, la scienza cerca senza sosta nelle profondità dello spazio.
Il CAPPELLO del GUERRIERO ha inciso nella sfericità che lo contraddistingue, la testimonianza di una SCIENZA ALTRA che da Sempre l’uomo usa.
Vi sto dicendo che quello non è solo un GUERRIERO è molto, molto di più, adesso sta a voi cari esperti decidere quanto.
Quanto a me io penso che se il Guerriero tornasse a CASA SUA in quel di CAPESTRANO a cui appartiene non sarebbe esattamente uno SBAGLIO.
ECCO che cosa questa TERRA abruzzese, a cui sono stato dato in prestito, è capace di “Custodire”e di far diventare, se amata.
Michele Proclamato.
Submitted by Staff on Mar, 2009-05-05 06:53
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Lo strano fenomeno si verifica dal 30 aprile ma sembra essere in calo. "Non c’è nessun tipo di situazione anomala che sia collegabile a fenomeni crostali di degassamento"
Non avrebbe un’origine geologica secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Palermo il fenomeno del surriscaldemento del suolo a Riesi (Caltanissetta) dove dalla notte del 30 aprile tra via Cavour e via Mazzini, il pavimento al piano terra di una abitazione e all’esterno ha raggiunto temperature elevate con un picco massimo di 88 gradi.
L’Ingv nei giorni scorsi aveva prelevato campioni del vapore che si sprigiona dal suolo e oggi ha ultimato le analisi, che escludono la presenza di gas di tipo vulcanico. «Di fatto quelle che abbiamo prelevato è aria con una componente di vapore dovuto proprio alla temperatura e all’umidità presente nel sedimento», ha detto Rocco Favara, dirigente di ricerca dell’Ingv, e ha aggiunto: «Non c’è nessun tipo di situazione anomala che sia collegabile a fenomeni crostali di degassamento anomalo e quant’altro. Sarà probabilmente un problema antropico, da ricercare ancora».
Dunque il mistero non è risolto, anche se rassicura il fatto che non si devono temere episodi di vulcanismo come le maccalube, che alcuni mesi fa in un quartiere di Caltanissetta avevano eruttato tonnellate di argilla rovente. A Riesi intanto prosegue il monitoraggio delle temperature nella zona interessata dal fenomeno. Il suo sembra lentamente raffreddarsi. Stamani il termometro ha rilevato 44 gradi centigradi.
Fonte:
http://www.agi.it/
Peter Kolosimo: Bolzano anni 70
Submitted by Staff on Ven, 2009-03-27 07:26
![](http://profile.ak.facebook.com/object3/1958/122/l27676544580_5163.jpg)
Di grande interesse per la città di Bolzano la figura storica e letteraria dello scrittore Peter Kolosimo, il quale ha vissuto a Bolzano per più di 15 anni.
Uno scrittore controverso e inquieto, tra gli italiani più famosi all’estero, è stato, purtroppo, dimenticato dal mondo scolastico. Questa amnesia, per un personaggio tanto affascinante, la si deve imputare alla natura del materiale che Kolosimo analizzava nei suoi libri. Kolosimo studiava il “MISTERO”.
Tematica abbastanza vaga, e forse, scolasticamente poco interessante: il nostro scrittore trascorse gli anni della sua vita bolzanina a scrivere libri e confrontare documenti di prima mano provenienti dalle biblioteche di mezza Europa, per dimostrare che il denominatore comune delle antiche civiltà misteriose conducevano ad Atlantide, l´isola dell´Antartide inabissatasi per un cataclisma 12 mila anni fa e minuziosamente descritta da Platone. Il continente oltre le Colonne d´Ercole cancellato dal primo diluvio universale che non era abitato da terrestri.
Set
9
X-Files in Sicilia
Submitted by Staff on Mar, 2008-09-09 18:08
![](http://www.ufoskywatchers.it/video/CannetoDiCaronia/CannetoDiCaronia_04.jpg)
Tra la costa di Caronia e le isole Eolie, scienziati e generali incaricati dallo Stato studiano fenomeni inspiegabili che dal 2004 tormentano gli abitanti.
Non chiamateli dischi volanti perché ingegneri, ammiragli e generali, architetti, geologi e fisici da quattro anni a caccia del mistero dell’acqua e del fuoco potrebbero decidere di continuare a tacere. E lasciare il top secret su una blindatissima banca dati con 350 eventi fra avvistamenti, rilievi di campi magnetici, bolle marine dal diametro di un chilometro, distese di melanzane colore arcobaleno e così via fino ad alcune inedite, ancora inspiegabili, foto mozzafiato con oggetti circolari sospesi sull’isola di Vulcano. Tutti strani fenomeni concentrati fra le Eolie e la costa di Caronia, quella segnata dall’angoscia di una piccola comunità di abitanti a partire dal 2004 strabiliati e allarmati davanti a incendi improvvisi, a Tv ed elettrodomestici che si accendevano da soli o prendevano fuoco, come le lampade e i ma- N terassi, mentre i cellulari si ricaricavano senza essere collegati a niente e sui display apparivano strambi caratteri.
Ago
29
Frati picchiati perchè pedofili?
Submitted by Staff on Ven, 2008-08-29 14:16
![](http://www.tendenzeonline.info/images/news/20080827_110005_EDC77259.jpg)
Continuano le indagini sulla rapina al convento di San Colombano Belmonte in provincia di Torino, in cui tre (ma forse quattro) uomini incappucciati hanno preso a bastonate quattro frati. Durante il sopralluogo i Ris hanno ritrovato alcuni bigliettini attaccati su uno scorrimano dietro il santuario, con su scritte, in grafia poso leggibile, frasi che accusano i religiosi feriti di essere dei pedofili.
Le indagini. Il ritrovamento dei post-it, attaccati dopo l'aggressione, non ha però convinto gli inquirenti per i quali si tratta probabilmente di un atto di sciacallaggio e non di una rivendicazione. La pista privilegiata resta quindi quella della rapina, anche se al momento non si escludono altre ipotesi, prima tra tutte quella di un vero e proprio raid punitivo contro i religiosi.
Ago
28
La Porta Magica
Submitted by Staff on Gio, 2008-08-28 07:52
![](http://www.romasegreta.it/images/porta_magica.jpg)
Roma è una città piena di sorprese, ogni angolo ha una storia da raccontare e nasconde una miriade di misteri e arcani. Per questo 06blog vi proporrà le storie legate a questo lato misterioso della città eterna, nell’intento di stimolare l’interesse per percorsi turistici alternativi e farvi scoprire quei tesori nascosti o troppo spesso dimenticati.
Oggi parleremo della cosiddetta Porta Magica che si trova in Piazza Vittorio Emanuele II, proprio all’interno dei giardini al lato del complesso dei Trofei di Mario. Questa porta è ciò che rimane dell’antica Villa Palombara, una grande dimora barocca scomparsa alla fine del XIX secolo per far posto alla costruzione dell’odierna piazza. La Porta Magica rappresenta sicuramente una delle rovine di Roma più misteriose, ammantata dalla leggenda, di cui ancora nessuno è riuscito a carpirne i segreti.
Lug
8
L’influenza di Giuseppe Mazzini nella massoneria italiana
Submitted by Staff on Mar, 2008-07-08 06:43
![](http://www.grandeoriente.it/img/studi/influenza_mazzini.jpg)
L’appartenenza alla massoneria, in senso organico e attraverso una iniziazione rituale “regolare”, di Giuseppe Mazzini non è mai stata provata, come d’altra parte quella di un altro Padre della Patria, Camillo Cavour. Uno dei più preparati storici della massoneria José Antonio Ferrer Benimeli, a proposito di una imprecisa notizia pubblicata sul "Boletín" massonico spagnolo nel 1920, afferma: «Mazzini non fu mai massone benché molti continuino ad affermarlo».
Con ciò precisando i termini attuali della "vexata quaestio"[1]. Viceversa André Combes parlando della loggia irregolare dei "Philadelphes" costituita in Inghilterra dai massoni radicali francesi, esuli dopo la giornata del 13 giugno 1849 e dopo il colpo di stato bonapartista del 2 dicembre 1851, e aggiunge in nota: «Secondo Bradlaugh, Mazzini aveva frequentato tale Officina»[2].
Giu
10
Gli otto anni satanici del gruppo dark
Submitted by Staff on Mar, 2008-06-10 18:12
![](http://blog.nhaima.org/blogs/media/baphomet.jpg)
Riaperti i fascicoli su due morti sospette a Prato e nei boschi della Lunigiana
E’ del 2000 l’incontro dei quattro giovani ora indagati per omicidio
FIRENZE. Otto anni da ricostruire con un lavoro paziente e minuzioso, una moltitudine di personaggi che potrebbero essere entrati a contatto con il gruppo satanista scoperto a Firenze e una miriade di fatti di cronaca registrati come frutto dell’attività di sette sataniche in varie zone della Toscana e in particolare nell’area compresa tra Firenze, Prato e Pistoia che devono essere riconsiderati.
Maggio
26
I principali scopi delle scie chimiche
Submitted by Staff on Lun, 2008-05-26 06:40
![](http://img84.imageshack.us/img84/9343/26195149il8.jpg)
Elenco i principali scopi delle scie chimiche, in forma molto essenziale ed indicando tra parentesi se si tratta, stando all'attuale stato degli studi, di un obiettivo accertato o solo congetturato. Bisogna, infine, ricordare che molti targets sono conseguiti attraverso la sinergia tra H.A.A.R.P., emissione di campi elettromagnetici e scie velenose.
* Modificazione meteorologica e climatica (scopo assodato, anzi riconosciuto ufficialmente. Si vedano i numerosi brevetti tradotti in tecnologie e le pur ambigue ammissioni ufficiali).
Feb
1
GAUDÍ , LA MASSONERIA E L'ESOTERISMO
Submitted by Staff on Ven, 2008-02-01 15:12
![](http://www.gaudiclub.com/ingles/i_vida/fotgaudi/2gaudi26.jpg)
Che Gaudí fosse cattolico praticante e devoto, non c'è il minimo dubbio, e che alcuni dei simboli utilizzati dall'architetto siano, senza dubbio, cristiani, nemmeno. Tuttavia, esistono altri simboli nella sua opera (la X, i pennacchi, i compassi, elementi alchemici, il serpente ascendente, ecc.) che vanno oltre l'ambito della simbologia cattolica e la loro spiegazione non può rifarsi strettamente ad essa.
Quindi, si potrebbe dire che Gaudí sperimentò una via autonoma nel terreno della spiritualità, situata, c'è da dire, nell'ambito della ortodossia cattolica, ma con una pratica che andava aldilà del cattolicesimo. Infatti nelle costruzioni gaudiniane abbondano segni e simboli che sono patrimonio di determinate società segrete. Tutti i biografi di Gaudí coincidono nel segnalare che, nella giovinezza, l'architetto si sentì attratto dalle idee sociali avanzate da Fourier e Ruskin, e che mantenne rapporti con i movimenti sociali più avanzati dell'epoca.
Gen
16
Continuano gli incidenti a Canneto di Caronia
Submitted by Staff on Mer, 2008-01-16 21:05
![](http://xs121.xs.to/xs121/07462/IMG_2262_.jpg)
Il primo incendio spontaneo che atterrì gli abitanti di Canneto risale al Dicembre 2003 e, dopo anni di ricerche da parte di tecnici ed esperti, nessuno riesce a capire cosa origini le microonde elettromagnetiche che innescano gli incendi e distruggono o danneggiano ogni cosa.
Non si tratta solo di elettrodomestici che prendono fuoco, la lista di strani e spiacevoli incidenti è molto più lunga e complessa e gli ultimi eventi risalgono a qualche settimana fa. Allora, abbiamo raggiunto Caronia, abbiamo parlato per giorni con I suoi abitanti, persone straordinarie che ci hanno accolto con gentilezza e disponibilità spiegandoci tutto quello che è accaduto e che sta accadendo ancora oggi.
Gen
8
Sul mistero dei luoghi di meditazione di due famiglie ducali italiane: i Gonzaga di Mantova e i Medici di Firenze.
Submitted by Staff on Mar, 2008-01-08 08:14
![](http://www.lameditazionecomevia.it/mudra.jpg)
A Mantova come a Firenze sono presenti degli edifici particolari, studiati o ricavati nelle stesse strutture di conventi urbani usati come pensatoi o meglio camere di meditazione atte a isolare completamente dall'esterno chi vi si ritirava. Molti signori medioevali usavano queste pratiche. Si è scelto questi casi data la loro attendibile storicità. Presso il palazzo ducale di Mantova, chiamato castello di San Giorgio, dimora sontuosa con non pochi riferimenti alchemici, ricordo solo la sala del Cruzol (crogiolo) e la più famosa sala del labirinto detta anche del "forse che si forse che no" (motto che indica la difficoltà di scelta per arrivare al centro, forse a destra forse a sinistra) ammirata da D'Annunzio e usata come titolo di un suo famoso romanzo.
Tutta la veritàsui misteri italiani e sui maggiori fatti di cronaca nera
Nov
22
Chi ha suonato le campane di Carpegna?
Submitted by Staff on Gio, 2007-11-22 13:45
![](http://www.campaneditroia.it/img/Image141.jpg)
Molti non sanno o non ricordano che la sera del 1 novembre del 1970 esattamente alle 20,15 in una tranquilla cittadina marchigiana iniziò un evento straordinario nella chiesa di San Nicolò. Il frate Giuseppe conversava con il frate Mario quando all’improvviso e senza alcuna ragione udirono i rintocchi della campana chiamata Cendino, quella per intenderci che viene utilizzata per richiamare i fedeli alla messa. Non vi era alcun motivo perché ciò accadesse, non un evento straordinario, nulla che potesse essere considerato qualcosa fuori dal normale. Meravigliati ed incuriositi i due frati si precipitarono nel refettorio dove altri due frati erano intenti a guardare la TV. Alle loro domande sul perché quella campana avesse suonato i due frati del refettorio risposero di non aver udito nulla e nulla aveva udito il parroco e soprattutto Gino il campanaro. L’immediata ispezione al campanile non dette risposte: la cella campanaria era chiusa a chiave e le campane e le relative corde erano assolutamente immobili. Questo il primo evento poco rilevante, se preso come fatto episodico. L’eco portato dal vento delle campane della chiesa di San Pietro poco distante o addirittura un’allucinazione dei due frati. Ma alle 22 precise della stessa sera ecco di nuovo i rintocchi chiarissimi del Cendino all’interno della chiesa, inconfondibile alle orecchie dei frati. Uscendo però dalla chiesa nulla si udiva dei forti rintocchi, come se una barriera insonorizzata invisibile impedisse al suono di superare una zona ben circostanziata. Anche con le porte della chiesa spalancate chi era all’esterno non udiva nulla, chi era nella chiesa era assordato dallo scampanio. Quella notte i frati non chiusero occhio perché il misterioso evento si ripeté nel dormitorio a mezzanotte e successivamente alle due.
Nov
20
Il Mistero Di Canneto ( parte 1 )
Submitted by Staff on Mar, 2007-11-20 08:17
Gli incidenti
Dal 15 Gennaio 2004 a Canneto si verificano fenomeni che non corrispondono a nessuna spiegazione logica, i più recenti annoverano la continua anomala attivazione dei segnali acustici di allarme delle centraline dei rivelatori di incendio (Fig.1 e 2)
![](http://xs221.xs.to/xs221/07471/rileva1%5B1%5D.jpg)
Fig.1
![](http://xs221.xs.to/xs221/07471/rileva2%5B1%5D.jpg)
Fig.2
l’anomalia su parti elettriche sui motori di due imbarcazioni, come anche di autovetture, e la più recente di cui per adesso è stata data notizia solo a noi dal proprietario di un ciclomotore,che si è trovato una parte di motore fuso nonostante il veicolo fosse fermo. Ancora incendi spontanei come quella di un terreno incolto tra la ferrovia ed il mare,l’incendio più devastante risale a poco meno di 8 mesi fa nell’abitazione del signor Paolo Pizzuto , i fenomeni di autocombustione degli impianti elettrici sono più sporadici da quando hanno istallato le videocamere per monitorare tutta la zona (Fig.3 e 4) ,
Nov
15
Il mistero della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci
Submitted by Staff on Gio, 2007-11-15 07:44
![](http://www.principecorsininews.com/wp-content/uploads/2009/01/battle_of_anghiari.jpg)
Uno dei misteri di Leonardo da Vinci ha i giorni contati: entro un anno sara' infatti svelato il mistero della 'Battaglia di Anghiari', il leggendario affresco dipinto da Leonardo da Vinci nel 1503 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, perduto da quasi 450 anni.
Il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli ha dato oggi nel capoluogo toscano il via ufficiale alla grande operazione di recupero.
I primi risultati del progetto, coordinato dal Comitato scientifico insediat
Set
4
Mistero a Venezia
Submitted by Staff on Mar, 2007-09-04 16:40
![](http://www.edicolaweb.net/venezi1g.jpg)
Esiste un Mystero molto intrigante su Venezia - la mia città - al quale sto lavorando da anni: nell'isola di Torcello c'è una sconcertante pietra, incisa a bassorilievo, assicurata con ganci metallici a un muro della piazzetta.
Vi sono esposti anche diversi altri reperti antichi - alcuni d'epoca romana, altri molto precedenti - dal momento che sulla piazzetta si affaccia il museo di quest'isoletta che, com'è noto, fu il primo insediamento dei popoli che avevano trovato rifugio nella laguna durante la fuga dai barbari. In quest'anfratto lagunare, dove oggi risiedono solo 24 persone, un tempo venivano fabbricate le navi della Serenissima, quando l'Arsenale di Venezia (il più antico del mondo) non esisteva ancora. Torcello esisteva infatti molto prima di Venezia, e la Cattedrale di Torcello - evidentemente ispirata a quella di Santa Sofia di Costantinopoli - è la più antica d'Europa.
Ago
29
Le mummie di Ferentillo
Submitted by Staff on Mer, 2007-08-29 07:59
![](http://img151.imageshack.us/img151/1680/lamummiediferriollaje6.jpg)
Ci troviamo in Umbria ed esattamente a Ferentillo in provincia di Terni, ci si arriva percorrendo la SS 209 Valnerina da Terni in direzione Macerata/Norcia, il percorso comincia ad essere suggestivo da subito infatti prima di raggiungere la nostra meta si attraverserà una valle dove lo spettacolo della natura trova la sua massima rappresentazione nelle splendide cascate delle Marmore, di li a poco si arriva in zona Ferentillo.
Il paese, adagiato lungo una gola sovrastata da due rocche, è di aspetto medievale e sorge alla confluenza del torrente Salto del Cieco nel Nera; il fiume Nera divide l'abitato in due parti, Mattarella e Precetto. Le origini del paese risalgono al secolo VIII e la sua storia è legata a quella dell'Abbazia di S. Pietro in Valle.
Ago
21
Il mistero dei diari di Mussolini
Submitted by Staff on Mar, 2007-08-21 10:27
![](http://www.ilcapoluogo.com/archivio/28774555288773074_6_Mussolini.jpg)
Vi presentiamo qui di seguito due articoli sul ritrovamento dei cinque diari di Benito Mussolini:
C'è da augurarsi che i diari di Benito Mussolini scoperti da Marcello Dell'Utri siano veri, ma il condizionale è indispensabile finchè i cinque volumi autografi non verranno sottoposti a severissime analisi calligrafiche e storiografiche, nonchè a perizie sulla età della carta e dell'inchiostro.
Ago
15
La tortura bianca
Submitted by Staff on Mer, 2007-08-15 20:35
![](http://www.areapress.it/archivio/SOFTWARE14969BrainMicrochip.jpg)
"Hanno installato qualcosa nel mio corpo": è dal maggio 2002 che il detenuto veneziano Paolo Dorigo, attualmente agli arresti domiciliari, denuncia la presenza nella sua testa di un "intruso", ovvero un microchip sottocutaneo che gli sarebbe stato inserito nel condotto uditivo. Questo microchip, secondo Dorigo, sarebbe il principale strumento di una vasta operazione tecnologica di annientamento psicofisico e di controllo mentale praticata contro di lui.
Fantasie? Ipotesi assurde? Così le autorità carcerarie e giudiziarie interpellate hanno sempre liquidato queste denunce, ma gli ultimi esami medici effettuati da Dorigo gettano una luce inquietante sul caso: una TAC effettuata il 5 ottobre rivela la presenza di una piccola areola radiopatica nei tessuti molli in prossimità del timpano sinistro . Un secondo esame datato 3 novembre conferma la presenza di un corpo estraneo non meglio identificato nel condotto uditivo sinistro . Altre lastre effettuate più recentemente hanno rivelato la presenza complessiva di cinque sagome in vari punti della testa, di cui non è stata fornita un esauriente spiegazione medica .
Ago
14
La misteriosa morte di Pier Paolo Pasolini
Submitted by Staff on Mar, 2007-08-14 19:24
![](http://www.museocinema.it/it/images/pasolini2.jpg)
Pier Paolo Pasolini fu ucciso nella notte fra l'1 e il 2 novembre 1975, sul lungomare di Ostia. Il corpo fu ritrovato la mattina successiva, su una strada accidentata che portava ad un campo di calcio amatoriale. Fu chiaro da subito che il regista-poeta era stato vittima di un'aggressione particolarmente brutale: il corpo presentava ferite gravissime alla testa e al torace, ed inoltre erano evidenti i segni del passaggio di un auto; si scoprirà poi, tramite l'autopsia, che la morte era sopraggiunta per la rottura del cuore, in seguito al passaggio dell'autovettura sul torace, ma che le percosse subite avevano già provocato un'emorragia cerebrale. Inoltre, disseminati nell'area, si trovarono resti degli attrezzi usati per il pestaggio, o almeno di alcuni di questi (un paletto ed una tavoletta di legno, macchiati di sangue), e così pure si trovò la camicia dello scrittore (anch'essa imbrattata di sangue), ciocche di capelli eccetera: alcuni di questi reperti erano a 90 metri al corpo, e testimoniavano il disperato tentativo di fuga di Pasolini dal luogo dove aveva avuto inizio l'aggressione.
Fantasma "monacello"
![](http://www.associazionefinisterre.it/cinti/imagocinti/monacello2.jpg)
Nel Napoletano ad esempio, terra assai magica da lunga data, la credenza nel folletto, chiamalo «Munaciello», è tuttora ben radicata ed assume le forme più varie e curiose: T.C. Dalbono, nella sua opera «Le Tradizioni Popolari», del 1845, osservava che ben poche tradizioni possono vantare una diffusione e una popolarità pari a quella del Munaciello. «A quale vecchietto o vecchietta del nostro volgo potreste nominare il 'monacello' senza udirne contare prodigi? Qui s'incontra neppure la consueta difformità di pareri, e a quanti farete inchiesta di questo spiritello, tutti vi diranno che è il folletto abitatore delle case remote, che si annunzia col far mille dispetti e si diletta a fracassar le porcellane racchiuse negli armadi e rovesciare a terra quanti piatti sono su per le scansie della cucina. Tra i caratteri distintivi del monacello c'è quello di tirare sassi, e mostrarsi la notte fonda, penetrando a porte chiuse in casa. Questo spirito, a forma di gnomo, si posava sul petto della persona addormentata, quasi sempre donna, e il suo peso (non si è mai capito che peso poteva avere uno spirito) ma non gli consentiva la respirazione regolare e ritmica.
Questo malessere era il segno della presenza del monacello, si diceva anche che avesse un carattere molto scherzoso a volte, divertendosi a fare il solletico nei piedi.. mentre i suoi occhi spargono una luce rossiccia ed è celerissimo nella fuga. Dell'esistenza del monacello erano convintissimi i pastori ed i guardiani che dormivano nelle masserie. Raccontavano, senza saperlo spiegare, che molte volte al mattino nelle stalle trovavano le code delle giumente annodate a forma di treccia. Lo stesso grande ermetista napoletano G. Kremmerz, si è interessato a questo spiritello di stampo partenopeo, riguardo al quale, sulla sua importante rivista « II Mondo Secreto », ebbe a scrivere in questi termini: «...sotto il nome di 'Monaciello', l'ignoranza della buona gente confonde molte manifestazioni occulte attribuibili a differenti cause che, una per una, nei singoli casi, meriterebbe un esame speciale. Perciò il voler caratterizzare con uno studio speciale tutti i fenomeni straordinari legati a questi esseri, come i più creduli insistono, è indegno della gente che studia serenamente il Mondo occulto.
Però la questione importante ed in tesi generale da porsi è questa: la scienza dei maghi crede possibile la manifestazione di esseri benefici o malefici che non siano spiriti di defunti, a persone o famiglie intere? Esistono nell'Invisibile esseri vivi e non mai vissuti come uomini e capaci di rendere servizio agli uomini? La nostra scienza risponde si alle due domande. Oltrechè le tradizioni di tutti i popoli, la conferma è data da coloro che veramente hanno avuto occasione di entrare in relazione con esseri di questa specie non vi è veggente che non confermi questa curiosa ed impressionante tradizione popolare. Ma, ripeto, non tutti i casi che passano come attribuibili a questi spiriti elementari sono veramente devoluti ad essi. Questi esseri hanno passioni come gli uomini; amano, odiano, sono benefici e possono diventar malefici. Una volta che cominciano a manifestarsi ad una persona o ad una famiglia l'odio o la simpatia loro si manifesta immediatamente...
Questo però universalmente nel mondo degli uomini e non solamente in Italia o a Napoli, dove prendono il nome di Monaciello dalla costante o quasi costante loro apparizione in forma di frati. I Chabblers del nord Europa non sono che questi stessi esseri che nel sud d'Italia pigliano tal nome. Il Christian, degli Chabbiers racconta che secondo la tradizione del paese di Galìes ogni buona donna deve assolutamente guardarsi dal maledire uno di questi spiriti o di fare il segno della croce secondo i cattolici perché l'incantesimo sarebbe rotto e lo spirito fugato; mentre il segno della croce, i requiem, le avemarie, non fanno scappare i monacielli di questi paesi, ciò che significa che gli esseri del mondo plastico invisibile prendono anche la religione del paese in cui scorrazzano, ma benefici sempre per coloro che sono discreti...
Questi monacielli sono, in proporzioni diverse, tal quale si immaginano le fate dai contemporanei, tal quale sono le fate per chi le ha viste. Donano o distruggono. Sembrano raccontini per i fanciulli tutti questi eppur non sono che storie reali e più frequenti di quanto ordinariamente non si creda. Qualche volta 'amano' nel senso più largo e più concreto della parola... I succubi e gli incubi di cui un' intera letteratura antica e moderna, religiosao non, si potrebbe mettere insieme, non formano che un lato solo del problema di questi amori...». Il nome «Munaciello», deriva in effetti dal tipico aspetto di questo folletto, che appare appunto «come un nanetto vestito da frate, con fibbie d'argento ai sandali e lo zucchetto rosso (detto «scazzetella») in capo».
Si ritiene che chi riesce ad impossessarsi di questo caratteristico copricapo, sia molto fortunato; un po' come chi riuscisse a trovare la fine dell'arcobaleno, dove secondo una poetica leggenda popolare dovrebbe essere nascosta una bella pentola di monete d'oro! Tuttavia l'impresa non è affatto facile, sia perché lo spiritello appare assai raramente, sia perché, se il colpo dovesse fallire, il Monaciello si vendicherebbe inesorabilmente dell'incauto, sacrilego ladruncolo. In ogni modo, a quel che si dice nella penisola sorrentina, chi fosse in grado di rubargli il berretto, potrebbe facilmente vedersi offrire quale riscatto, «molto denaro o addirittura un tesoro».
Sempre sui monacelli, questo è un brano di Carlo Levi che ne fa una dettagliata descrizione:
I monachicchi sono degli esseri piccolissimi e allegri, corrono veloci qua e là , e il loro maggiore piacere è di fare ai cristiani ogni sorta di dispetti.Fanno il solletico sotto i piedi agli uomini addormentati, tirano via le lenzuola dai letti, buttano sabbia negli occhi, rovesciano bicchieri pieni di vino, si nascondono nelle correnti d'aria e fanno volare le carte, e cadere i panni stesi in modo che si insudiciano, tolgono la sedia di sotto alle donne sedute, nascondono gli oggetti nei luoghi piu' impensati, fanno cagliare il latte, danno pizzicotti, tirano i capelli, pungono e fischiano come zanzare. Ma sono innocenti.. i loro malanni non sono mai seri, hanno sempre l'aspetto di un gioco, e per quanto fastidiosi, non ne nasce mai nulla di grave.
Il loro carattere e' una saltellante e giocosa bizzarria, e sono quasi inafferabili.
Portano in capo un cappuccio rosso, più grande di loro, e guai se lo perdono, tutta la loro allegria sparisce ed essi non cessano di piangeree di desolarsi finchè non l'abbiano ritrovato. Il solo modo di difendersi dai loro scherzi e' appunto di cercare di afferrarli per il cappuccio.. se tu riesci a prenderglielo, il povero monachicchio scappucciato ti si butterà ai piedi, in lacrime, scongiurandoti di restituirglielo.
Ora, i monachicchi sotto i loro estri e la loro giocondità infantile, nascondono una grande sapienza, essi conoscono tutto cio'che c'è sotto terra, sanno il luogo nascosto dei tesori.
Per riavere il suo cappuccio rosso, senza cui non può vivere, il monachicchio, ti prometterà di svelarti il nascondiglio di un tesoro. Ma tu non devi accontentarlo fino a che non ti abbia accompagnato.. finchè il cappuccio è nelle tue mani, il monachicchio ti servirà , ma appena riavrà il suo prezioso copricapo, fuggirà con un gran balzo, facendo sberleffi e folli salti di gioia, e non manterrà la sua promessa.
Questa specie di gnomi o di folletti si vedono frequentemente, ma acchiapparli è difficilissimo..
LA NOTTE DEL MONACELLO
In una masseria accadevano cose strane. In piena notte si udivano i cavalli, rinchiusi nella stalla, nitrire e battere gli zoccoli sul pavimento. Una notte, Filippo, il massaro, decise di nascondersi nella stalla e spiare tutto ciò che succedeva all'interno di essa. Ben presto si addormentò per la stanchezza ma fu subito svegliato dalle bestie che iniziarono ad agitarsi. Tentò di sollevarsi ma un forte peso allo stomaco gli impedì di mettersi in piedi. Cercò in tutti i modi di alzarsi ma non ci riuscì.Dopo tanta agitazione riuscì a calmarsi e si ricordò di una storia narratagli dalla nonna di una vicenda molto simile causata da un "monacello". Doveva a tutti i costi prendergli il cappuccio rosso per averlo in suo possesso!Appena sentì quel forte peso sullo stomaco, come un fulmine, afferrò un pezzo di stoffa al livello dello stomaco ma, alla luce della lampada, si accorse che era solo un pezzo della sua camicia. Filippo, comunque, si sentiva liberato da quella morsa e andò a dare una occhiata ai cavalli e… cosa molto strana, tutti avevano delle treccine alla coda! Erano così perfette che solo il monacello sarebbe stato in grado di poterle fare!
Il mostro del fiume Po
![](http://www.chupacabramania.com/immagini/immagini_creature/creatura_ro.jpg)
![](http://www.chupacabramania.com/immagini/immagini_creature/orma_creatura_ro.jpg)
A partire dall'anno 1986 sulle rive del fiume Po vi sono state numerose segnalazioni della presenza nel fiume di una creatura sconosciuta.
In località lontane tra di loro come Ro Ferrarese, Cologna, Budrio, Polesella è stata segnalata la presenza di una creatura con caratteristiche molto simili, sempre la stessa creatura che potrebbe essersi spostata?
LA DESCRIZIONE DELLA CREATURA:
-Pelle ricoperta di squame simile ad un rettile.
-Non umana con muso allungato, occhi gialli o rossi fosforescenti, bipede, alta più di 2 metri.
-Zampe artigliate e palmate probabilmente per poter nuotare è una creatura anfibia.
-La creatura emette urli molto forti.
Le segnalazioni di questa creatura sono state studiate per molti anni da Sebastiano Di Gennaro, professore italiano il quale ha chiamato la creatura in questione Homo Saurus ed è presidente del centro ufologico USAC.
Una ricostruzione della testa della creatura tratta dal sito dell'Usac
![](http://www.chupacabramania.com/immagini/immagini_creature/testa_hs.jpg)
Di Gennaro ha scritto un libro raccogliendo le descrizioni della creatura: "Homo Saurus"
CONCLUSIONI
La creatura misteriosa del Po potrebbe essere una creatura non terrestre ma extraterrestre?
Potrebbe essere un alieno rettiliano o rettiloide?Ricordate i protagonisti del telefilm degli anni 80 The Visitors?
FONTE: http://www.chupacabramania.com
Rol era un sensitivo? La risposta nel suo diario
Submitted by Staff on Mer, 2007-03-28 21:59
![](http://www.paranormale.com/Image/gustavoadolforol.jpg)
Torino - Il generale americano, James Lee Dozier, fu rapito a Verona il 17 dicembre 1981 da un commando terroristico delle Brigate Rosse. Dopo 42 giorni fu liberato a Padova, grazie a un blitz dei Nocs. Qualcuno aiutò le forze dell’ordine italiane a scoprire la sua prigione, ma chi? I verbali non lo chiarirono. Una strana coincidenza adombrò ulteriormente un caso misterioso: a pochi giorni dall’operazione, il presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, scrisse un telegramma che recitava più o meno così: «Vorremmo esprimerle il nostro più sentito ringraziamento per aver contribuito con il suo aiuto metafisico alla liberazione del generale americano James Lee Dozier». Il telegramma fu spedito a Torino, in Via Silvio Pellico al civico 3. In quegli anni, al quarto piano del palazzo di Via Pellico, continuavano a verificarsi fenomeni inspiegabili. In un’abitazione del quarto piano viveva Gustavo Rol, l’uomo considerato da molti come “il più grande sensitivo del Novecentoâ€. Centinaia di testimoni sono pronti a giurare sulle sue incredibili capacità soprannaturali.
Mar
15
Caso Falcidia, dopo tredici anni arrestato il marito
Submitted by Staff on Gio, 2007-03-15 23:34
![](http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/cronache/200703images/falcidia01g.jpg)
Dopo quasi tre lustri dall'omicidio della dottoressa Antonella Falcidia, viene incastrato Vincenzo Morici, anch'egli medico. Le indagini erano ripartite nel febbraio del 2006 dopo che un sostituto procuratore della Repubblica aveva letto un libro di Carlo Lucarelli
Mar
4
L'omicidio di Samuele e l'ipotesi esoterica
Submitted by Staff on Dom, 2007-03-04 13:22
![](http://notizie.interfree.it/adnkronos/img/2006/12/ADN20061204150450_file/franzoni_annamaria_inf--200x200.jpg)
Quello del piccolo Samuele é un delitto assurdo, misterioso e atroce, senza spiegazioni. Tutta questa maledetta storia non sembra inquadrabile in alcuna modalità omicidiaria, non c’é movente e l’arma che ha colpito a morte sembra essersi volatilizzata nel nulla. Sulla tragedia di Cogne sembrano spirare, da abissi insondabili, vapori sulfurei, misteriosi e terrificanti. In quel delitto crudele vi é un’assenza totale di umanità e una volontà , sinistra e gelida, che ha dilaniato le carni di quel bambino. La tenebra di quell’atto feroce, é calata sulle valli silenziose e innevate del piccolo centro, come una sorta di oppressione maligna, che sembra adombrare un sentiero infero, di cui non si conosce, ancora, l’esatta ubicazione.
Feb
28
La morte del duce, Benito Mussolini
Submitted by Flojokachu on Mer, 2007-02-28 14:01
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/c/c7/Mussolini_e_Petacci_a_Piazzale_Loreto%2C_1945.jpg/400px-Mussolini_e_Petacci_a_Piazzale_Loreto%2C_1945.jpg)
La morte di Benito Mussolini, capo del fascismo (e, al tempo, della Repubblica Sociale Italiana), avvenne in circostanze drammatiche e non ancora del tutto accertate. Non c'é ancora chiarezza sulle modalità dell'esecuzione di Mussolini e Claretta Petacci intorno al 28 aprile 1945, nei pressi di Dongo, La circostanza continua ad alimentare polemiche e congetture tanto fra i simpatizzanti del fascismo, quanto fra gli oppositori, mentre fra gli storici e i giuristi si dibatte ancora, oltre che sulla qualificabilità dell'atto come esecuzione di una condanna a morte comminata dal CLNAI o come semplice atto d'impulso, sugli eventuali moventi specifici e sugli eventuali mandanti.
I grandi misteri del monte Musinè (Val di Susa)
Submitted by Staff on Ven, 2006-12-01 19:59
![](http://www.cmbvallesusa.it/images/musine.jpg)
L'8 marzo 1996 un oggetto luminoso veniva osservato per oltre un quarto d'ora da due escursionisti mentre scendevano dal Monte Musine', in Val di Susa, nelle vicinanze di Torino. Secondo il racconto dei due testimoni, l'oggetto aveva una forma simile ad un cilindro dai riflessi giallo-verdi con le estremita' arrotondate e sembrava sostenersi, oscillando leggermente, su un cuscino di luce bianco-gialla.
Nov
30
Dialoghi con l'Entità A
Submitted by Staff on Gio, 2006-11-30 19:02
![](http://www.cesnur.org/religioni_italia/s/spiritismo_05.jpg)
Per circa cinquant'anni presso il Centro Italiano di Parapsicologia Umanistica (C.I.P.) di Napoli sono state tenute sedute medianiche sperimentali, con trance ad incorporazione. Il medium, Corrado Piancastelli - che ha voluto mantenere l'anonimato fino al 1991 - ha descritto ed analizzato questa sua particolare esperienza paranormale nel volume Il sorriso di Giano pubblicato dalle Edizioni Mediterranee di Roma.
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