Il castello, costruito alla sommità di uno sperone roccioso, si trova in un luogo strategicamente importante, sia perché facilmente difendibile, sia perché posto a controllo delle strade tra l'Oltregiogo ovadese e la pianura alessandrina, in un'area di forti contrasti tra il Monferrato e la Liguria.
La costruzione del castello si è sviluppata nei secoli intorno alla possente torre circolare databile tra il XII e XIII secolo. Costituito inizialmente da una struttura poligonale destinata alle truppe di sorveglianza, il castello, compreso inizialmente nel feudo dei Malaspina, viene trasformato in residenza nobiliare dalla famiglia alessandrina dei Trotti intorno alla metà del '400. Successivamente, i Grimaldi, illustri patrizi genovesi, lo acquistano nel 1570 e vi risiedono per più di 200 anni, completandone la costruzione alla fine del 1700 con la maestosa facciata occidentale.
La Torre è costituita da 5 ambienti sovrapposti, vi si accede attraverso una scala elicoidale all'interno del muro perimetrale. Piccole feritoie illuminano le stanze, mentre la merlatura è stata distrutta da un fulmine a fine '800. Utilizzata per secoli come prigione, conserva, attraverso la fuliggine sulle pareti e i graffiti incisi sui muri, memoria di chi vi è stato rinchiuso.
La Cappella, di ampie dimensioni e tuttora in uso, è stata commissionata da Giovanni Battista Grimaldi III alla fine del'700 alla base dell'ala occidentale del castello. L'interno è riccamente decorato a trompe l'oeil, con l'aggiunta di stucchi policromi.
Il giardino risale alla metà del '700 quando Battista Grimaldi decide di ampliare lo spazio antistante al castello per creare, uno splendido belvedere sulla valle dell'Orba. Il giardino, recentemente restaurato, è diviso in 3 parti secondo lo schema barocco: il giardino all'italiana, il boschetto o giardino romantico, e il giardino segreto con erbe aromatiche e officinali, di ispirazione monastico medievale.
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