mercoledì 29 settembre 2010

Eremo di Rosia



La facciata dei locali monastici.
Lungo l'antica 'Via Massetana' poco distante dal Ponte della Pia che scavalca il torrente Rosia e dal Castello di Montarrenti troviamo i ruderi dell'Eremo, detto anche di Santa Lucia. Un tempo convento romitorio degli Agostiniani, fondato grazie al patrocinio dell'importante famiglia Senese degli Spannocchi, proprietaria della tenuta di Spannocchia, nella quale sorge la costruzione. Il primo documento nel quale è ricordato risale al 1225. Per tuto il medioevo il complesso fu importante punto di riferimento per viaggiatori e pellegrini che da Siena si recavano verso le Colline Metallifere e la Maremma.


Scarsi resti della Chiesa
Oggi non restano che poche tracce della Chiesa dedicata ai Santi Antonio e Lucia, una parte del presbiterio e le fondamenta dei muri del perimetro esterno, dai quali si deduce che l'edificio era ad unica navata coperto con volte a crociera e che le mura dovevano avere l'aspetto dicromo, dato dall'alternanza di fasce in cotto con altre in pietra calcarea. Ancora imponenti sono i resti dei locali monastici seppure anch'essi in rovina, bella la facciata sul lato del chiostro, oggi scomparso, nella quale si aprono grandi arcate sestiacute, dalle quali qualcuno ha pensato bene di asportare le cornici. Questo edificio fu adibito, fino a pochi decenni fa, a casa colonica della tenuta.


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