Sono chiari i segni della ristrutturazione neogotica del secolo scorso. |
mercoledì 29 settembre 2010
Badia a Passignano
Passignano era uno dei castelli più potenti della Val di Pesa e la sua esistenza è storicamente documentata a partire dal XI°-XII° secolo, sebbene il colle ove sorge fosse sicuramente già sede di un 'guardingo' in epoca Longobarda. A differenza di tutti gli altri insediamenti fortificati dell'area, Passignano ha avuto un storia completamente diversa, tanto che oggi lo ritroviamo praticamente intatto, anche grazie a discutibili rifacimenti del secolo scorso.
San Giovanni Gualberto, fondatore dell'ordine Vallombrosano, costruì qui l'Abbazia di San Michele Arcangelo nel 1049 e da allora, lentamente ma inesorabilmente, durante i due secoli successivi gli abati si impossessarono anche del castello circostante acquistandone tutti gli edifici e innalzando, nell'area un tempo occupata dalle abitazioni, un grandioso complesso monastico fortificato, più simile a una fortezza che ad un luogo di preghiera. L'aspetto è quello di un classico fortilizio del XIV° secolo, a pianta quadrangolare e rafforzato da torri agli angoli, racchiudente tutti gli edifici monastici. Dal 1866 il monastero di Passignano fu soppresso e il 'castello' fu trasformato in villa-fattoria. Del primitivo insediamento che sorgeva all'esterno dell'Abbazia resta oggi solo una splendida casa-torre del duecento e la chiesa parrocchiale di S.Biagio, con affreschi del XV° secolo.
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