Lungo la strada che collega Grassina con S.Polo svettano, in località omonima, i resti dell'antico castello di Quarate.
L'emergenza più significativa, e più antica, è quella di una torre, sulla quale è cresciuto un olivo, che probabilmente rappresentava il cassero. Le ridotte dimensioni, la costruzione in pietre di arenaria regolari e parallele ela presenza di una porta la cui chiave di volta è purtroppo crollata, lascerebbero datare la costruzione tra il XII e il XIII secolo.
Delle mura che cingevano il colle restano invece poche tracce.
Vicino alla torre sorge il palagio duecentesco a pianta rettangolare, anch'esso in arenaria, sovrastato da una torre scapitozzata e impreziosito da un antico portone.
Molte delle aperture presenti sulla torre cimata e sul lato occidentale sono frutto di interventi tardo-medievali così come i barbacani collocati agli angoli del palazzo.
Fra il Palagio e la torre si trova la cappella, dedicata a San Michele Arcangelo, parrocchia fino al Quattrocento, periodo al quale è databile l’attuale edificio.
Quarate è citato in un documento del 1098 come possedimento della famiglia dei Quaratesi. Il nome deriva da questo casato che fondò il borgo e il castello. Nel quattrocento venne qui aperto uno Spedale per i pastori transumanti, le colline circostanti erano attraversate dalle greggi fin da epoce antichissime, lungo la via Maremmana. Oggi il complesso è proprietà privata.
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