mercoledì 29 settembre 2010

Montecastelli Pisano

Montecastelli, borgo murato dominato dalla Torre dei Pannocchieschi, sorge nel comune di Castelnuovo Val di Cecina. Da Firenze si raggiunge seguendo la superstrada FI-SI fino all'uscita Colle Val D'Elsa Sud, da qui si seguono le indicazioni per Casole d'Elsa, poi Monteguidi e infine Montecastelli.



Il fronte esterno della torre.
L'antichissimo borgo fortificato di Montecastelli Pisano sorge su una spoglia collina a dominio della vallata del torrente Pavone, sul versante opposto a quello ove si erge la possente Rocca Sillana. La sua strategica posizione ha da sempre posto il 'castello' al centro di lotte fra il Comune e i Vescovi di Volterra. Soprattutto questi ultimi, basandosi sul diritto nascente da una serie di diplomi emanati a loro favore da vari imperatori, cercarono di esercitare la loro influenza insediando come feudatari nel borgo membri della famiglia dei Pannocchieschi.
Il campanile della parrocchiale e la Torre dei Pannocchieschi
Alla fine del 13° secolo la popolazione di Montecastelli riuscì a liberarsi dal dominio ecclesiastico ed a giurare fedeltà al comune di Volterra. Questo non fece cessare le dispute fra i due contendenti che proseguirono fino al 1370, anno nel quale intervenne Firenze inglobando il castello fra i suoi possedimenti. Di nuovo controllato da Volterra, Montecastelli resistette nel 1447 all'assedio delle truppe del Re di Napoli Alfonso di Aragona e poi, seguendo le sorti di tutto il contato volterrano e di Volterra stessa, tornò sotto il definitivo dominio fiorentino. Ancora oggi il paese conserva un aspetto tipicamente medievale, con strette stradine, vicoli angusti, passaggi coperti e case in pietra grigia [il centro storico è stato recentemente ben restaurato] ed è dominato dalla Rocca-Torre dei Pannocchieschi, possente fortilizio oggi in rovina e non accessibile.
La porta di accesso al borgo.
Il torrione ha forma quadrata, è dotato di base lievemente scarpata e redondone in pietra che la separa dal muro a piombo, ingresso a livello del primo piano [l'apertura sul fronte è sicuramente posteriore] della cui scala in pietra, ben più recente come costruzione, restano soltanto i supporti e, nella parte superiore della facciata rivolta a sud, si apre una bella finestra con arco a tutto sesto (sul lato opposto una simile apertura è oggi tamponata) che ci fa supporre l'uso abitativo dei piani alti.
La finestra istoriata posta sul fianco destro della parrocchiale.
Fra gli scarsi resti della cinta muraria del borgo è da segnalare la porta di accesso che si apre nel fronte sud, interamente costruita in blocchi squadrati di pietra e con la cerniera del portone ancora integra, dalla quale si gode uno splendido panorama sulla verde vallata.

Di fianco alla Rocca sorge la splendida chiesa parrocchiale romanica dedicata ai Santi Jacopo e Filippo. Eretta dal vescovo Ildebrando Pannocchieschi nel 1186 conserva ancora oggi quasi intatta la sua struttura originaria. La facciata, la parte più significativa dell'edificio, presenta un paramento murario in conci squadrati con tre grandi arcate centrali: le due interne cieche e la centrale ad incorniciare la porta. Un cerchio semplice sormonta l'ingresso mentre l'interno è a tre navate divise da pilastri decorati con capitelli scolpiti. Sul lato esterno destro della navata si apre una finestra ad arco acuto nella cui architrave è scolpita una scena di caccia e sempre su questo lato svetta il campanile con base quadrata.

Uscendo da Montecastelli in direzione di Castelnuovo Val di Cecina troviamo, a testimonianza dell'antichità degli insediamenti umani della zona, il piccolo ipogeo etrusco chiamato 'Buca delle Fate'.

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